Cartina del Corno d'Africa

-UNA REGIONE VOLTA A ORIENTE
l'Africa orientale si affaccia sul Mar Rosso, il golfo di Aden e l'oceano Indiano. Nell'interno è delimitata dalla grande frattura continentale, la Rift Valley, e dal confine fra l'Etiopia e il Sudan. Essa comprende 9 stati: l'ERITREA, l'ETIOPIA, GIBUTI, la SOMALIA, il KENYA , l'UGANDA , la TANZANIA, il RUANDA e il BURUNDI.
Gli elementi che caratterizzano maggiormente la regione sono due: il fatto di essere rivolta verso oriente e la notevole presenza di rilievi e altipiani.
La posizione verso oriente ha avuto, lungo il corso dei secoli, una notevole importanza.
Fin dall'antichità, le popolazioni dell'Etiopia furono in contatto con quelle dell'Arabia e del regno di Israele. Nel Medioevo, poi, lungo le coste dell'oceano Indiano molte città divennero importanti e floride grazie agli scambi commerciali con i paesi asiatici, compresi l'India e la lontana Cina. Più recentemente, durante il periodo coloniale, diverse centinaia di migliaia di persone provenienti dal subcontinente indiano, allora sotto il dominio britannico, si stabilirono in questa parte d'Africa, soprattutto nelle colonie inglesi Kenya, Uganda e Tanganica, che dopo l' indipendenza si unì al piccolo Stato di Zanzibar e divenne l'odierna Tanzania.

-ALTIPIANI E GRANDI LAGHI
In questa regione prevalentemente montuosa possiamo distinguere tre zone: l'altopiano etiopico, l'area dei Grandi Laghi e una limitata fascia costiera pianeggiante.
L'altopiano etiopico, chiamato anche Acrocoro Etiopico, è un "groviglio" di massicci montuosi separati da profonde vallate. Il monte più elevato è il Ras Dascian, che tocca i 4620m. Una caratteristica delle montagne etiopiche è di avere le sommità, chiamate ambe, spianate dall' erosione. La regione del lago Vittoria, insieme ai vicini laghi della Rift Valley, è detta regione dei Grandi Laghi. Ricordiamo che dagli altipiani quest'area si innalzano le cime più elevate dell'Africa: il Kilimangiaro (5895m), il Kenia (5199 m) e il Ruwenzori (5109 m). proprio al confine fra la Repubblica democratica del Congo e l'Uganda.
Le alte terre dell'Africa orientale godono di un clima particolarmente mite. Pur essendo sull' Equatore o in prossimità di esso, l'elevata altitudine riduce la temperatura: si tratta del gradevole clima tropicale di alta quota.
al contrario la zona costiera è torrida, in particolare quella bagnata dal Mar Rosso dove, nella regione chiamata Dancalia, nella parte settentrionale dell'Etiopia, si estende il deserto infuocato in cui non di rado si toccano i 50°C anche nella stagione meno calda.

-UN CROGIUOLO DI ETNIE
Dal punto di vista antropico la situazione dell'Africa orientale è assai più complessa di quella che abbiamo visto nell'Africa sudanese, guineese e centrale, dove si riscontra una netta predominanza di Sudanesi o di Bantu.
Qui le etnie sono più numerose e differenziate, sia perché lungo i secoli gli abitanti di questa parte d'Africa hanno avuto numerosi abitanti hanno avuto numerosi contatti con popolazioni di altri continenti, sia perché popoli africani appartenenti a etnie differenti qui si sono incontrati, sovrapposti e talvolta fusi fra loro.
L'Etiopia in particolare è un vero crogiuolo di etnie: semplificando, possiamo dire che è prevalentemente abitata da popolazioni affini agli Indoeuropei, ma sono presenti anche gli Arabi e i Somali, e nel Sud vivono popolazioni nilotiche.
In Kenya, Uganda, Tanzania, Ruanda e Burundi e le popolazioni sono invece in gran parte bantu.

-LINGUE E RELIGIONI
Anche le lingue sono numerose: in Eritrea e in Etiopia prevale l'aramaico, in Somalia il somalo, in Kenya e in Tanzania lo swahili, in Ruanda e Burundi lingue locali bantu.
Fra le lingue europee l'italiano parlato in Somalia e un poco anche in Eritrea e in Etiopia; l'inglese in Kenya, Uganda, Tanzania, Etiopia e nella parte settentrionale della Somalia, che fu colonia britannica prima di essere riunita al resto della Somalia stessa, ex colonia italina; il francese in Ruanda, Burundi e Gibuti: i primi due furono possedimenti del Belgio, il terzo della Francia.
Grande varietà anche di religioni: in Etiopia il cristianesimo è praticato fin dai primi secoli della nostra era, grazie ai cristiani copti, che abbiamo già incontrato parlando dell'Egitto; i cristiabi, cattolici o protestanti, sono la maggioranza in Kenya, Uganda, Tanzania, Ruanda e Burundi, mentre in una parte dell'Etiopia, in Eritrea, in tutta la Somalia a Gibuti è dominante la religione musulmana.


-L'INSTABILITA' POLITA DI UNA REGIONE POVERA
Politicamente, l'Africa orientale è un'area molto tormentata. In particolare, ricordiamo la guerra di oltre vent'anni combattuta per l'indipendenza dell'Eritrea, l'ex provincia dell'Etiopia affacciata sul Mar Rosso, conclusasi solo nel 1993.
Anche fra Etiopia e Somalia esistono forti tensioni, perchè entrambe accampano diritti sull'Ogaden, una vasta regione situata fra i due Stati mentre Uganda, Burundi e Ruanda hanno avuto al loro interno negli ultimi decenni guerriglie e le lotte sanguinose per questioni etniche.
L'insieme dei 9 Stati della regione copre una superficie di oltre 3,6 milioni di kmq, con una popolazione di circa 180 milioni di abitanti: la densità, 50 abitanti per kmq, è quasi il doppio della media continentale (26 abitanti per kmq). In particolare, sono da sottolineare la fortissima densità del Burundi (246 abitanti per kmq) e quella ancora più alta del Ruanda (302 abitanti per kmq). Questa è la regione meno ricca di giacimenti minerari di tutta l'africa.
L'agricoltura
invece fornisce molti prodotti, fra i quali il caffè, le banane, l'agave sisalana e il cotone.
L'allevamento bovino, anche se generalmente praticato con metodi tradizionali, è assai diffuso, perchè favorito dal particolare clima e dalla ricchezza dei pascoli: il 50% del totale dei capi si trova in Etiopia.
il turismo è importante per il Kenya, che ha località marine di grande bellezza, come Malindi e Mombasa, e possiede grandi parchi nazionali dove la fauna è ancora ricca e varia, oltre a una discreta rete stradale e buone attrezzature alberghiere.

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