Anno scolastico 1919-20
Cortile del Liceo Beccaria: la classe IIIB del Ginnasio Superiore
Luchino e Luigi Visconti sono al centro nell'ultima fila
(Fotografia cortesemente inviata dal professor Marco Poli)

Luchino Visconti nasce il 2 novembre 1906 da una delle più importanti famiglie della società italiana dei primi del secolo, discendente da quei Visconti che avevano tenuto per un paio di secoli la signoria di Milano.
Il giovane Luchino ebbe modo così di frequentare il nostro Liceo, nel cui archivio sono ancora conservate le pagelle con i voti che egli meritò negli anni del Ginnasio, e precisamente negli a.s. 1922-23 e 1923-24, anni in cui frequentò il ginnasio superiore d'indirizzo moderno (ricordiamo che il Liceo Classico, prima della riforma Gentile del 1926, aveva due indirizzi, uno moderno ed uno classico).
Chi volesse, può vedere alcuni documenti agli atti nell'archivio del nostro Liceo, che riproducono i risultati ottenuti da Visconti adolescente in prima liceo.

Il nostro intento, nell'occuparci di un personaggio di straordinario spessore artistico come Luchino Visconti, vuole essere quello di fornire una guida, seppure modesta, attraverso tutta la storia della sua filmografia, seguendone le tappe principali.

Seguendo la cronologia della sua produzione, ci siamo occupati dei seguenti film, di cui proponiamo sia un semplice inquadramento storico-critico, sia le nostre personali reazioni seguite alla visione:

Ossessione Il primo lungometraggio di Visconti, del 1943, che esprime in modo del tutto originale una visione della società alternativa a quella fascista e che è il risultato delle riflessioni di un gruppo di amici redattori della rivista Cinema, con Clara Calamai e Massimo Girotti
Bellissima Una critica dall'interno del neo-realismo ormai impoveritosi in una macchina commerciale esteriore e spietata, del 1951 e dedicato al talento ed alla straordinaria personalità di Anna Magnani
Senso Il primo film ad ambientazione storica di Visconti, tratto da una novella di Camillo Boito ed ambientato all'epoca della terza guerra d'indipendenza italiana, del 1954, con una splendida Alida Valli e Farley Granger
Rocco e i suoi fratelli All'indomani della formazione dei primi governi di centro-sinistra, una penetrante analisi del fenomeno della immigrazione meridionale, e una mirabile ripresa della meditazione verghiana di Visconti, del 1960, con un giovanissimo Alain Delon
Il gattopardo Ispirato al celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa, un superbo panorama del definitivo declino della aristocrazia alla metà dell'ottocento, del 1963, con Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale
La caduta degli dèi Il primo film della trilogia tedesca di Visconti, del 1969, che mette mirabilmente in scena la penetrazione del nazismo negli strati altoborghesi della Germania degli anni trenta, con Helmut Berger e Dirk Bogarde
Morte a Venezia Tratto dal romanzo Der Tod in Venedig di Thomas Mann, ma con importanti adattamenti del soggetto, rivela in Visconti uno dei lettori più attenti e dei critici più profondi del celebre scrittore tedesco, del 1971, con Dirk Bogarde e Bjorn Andersen
Ludwig La drammatica vicenda di un re "decadente", Ludwig II di Baviera, in cui Visconti, ripiegando su sé stesso, intravede un proprio autoritratto fantastico, con una forte spinta identificatoria in questo sovrano "diverso", del 1972, con la grande interpretazione di Helmut Berger
L'innocente L'ultimo film dell'ormai gravemente malato Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Gabriele D'Annunzio, ma con alcune profonde modifiche, del 1976, con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli