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Liceo Berchet - Milano

Un inno di Ambrogio

 

Vi proponiamo a titolo di esempio uno scritto originale di Ambrogio. Si tratta di uno degli inni, composizioni poetiche che il vescovo creò durante il regno di Valentiniano II, in occasione dell'occupazione della basilica nova da parte del popolo milanese. Gli inni, strutturati su dimetri giambici isosillabici (versi formati da quattro giambi e caratterizzati dal numero costante di sillabe, nella fattispecie otto), erano destinati al canto all'unisono a più voci e il numero pari delle strofe consentiva anche l'esecuzione a cori alterni. Queste poesie entrarono a far parte del patrimonio liturgico della Chiesa e il canto ambrosiano, facilmente apprendibile dal popolo cristiano, ha fatto definire Ambrogio "il padre dell'innodia sacra latina". L'inno Ad galli cantum era evidentemente destinato all'orazione notturna che si innalza prima dell'alba.

 

Ad galli cantum

O eterno Signore di tutte le cose
che governi il giorno e la notte
e fai fluire lo scorrere del tempo
per ristorarci della monotonia dell'ora,

Canta ormai il banditore del giorno
sempre vigile nella notte fonda
come la luce che brilla ai viandanti
e distingue notte da notte.

Destato da questo, l'astro del mattino
sgombra dalle nebbie il cielo,
per lui la schiera dei malvagi
abbandona la via del male.

Per lui il nocchiero raccoglie le sue forze,
per lui si placano i flutti del mare,
anche colui che è Pietra della Chiesa
a quel canto deterse il suo peccato.

Leviamoci dunque con prontezza:
il gallo scuote chi a giacere indugia,
rimbrotta i dormiglioni
e accusa chi si nega.

[...]

Aeterne rerum conditor,
noctem diemque qui regis,
et temporum das tempora,
ut alleves fastidium,

Praeco diei iam sonat,
noctis profundae previgil,
nocturna lux viantibus,
a nocte noctem segregans.

Hoc excitatus Lucifer,
solvit polum caligine,
hoc omnis errorum chorus,
viam nocendi deserit.

Hoc nauta vires colligit,
pontique mitescunt freta,
hoc ipsa petra ecclesiae
canente, culpam diluit.

Surgamus ergo strenue,
gallus iacentes excitat,
et somnolentes increpat,
gallus negantes arguit.

[...]

Per una raccolta completa degli inni vi consigliamo di visitare la pagina della Bibliotheca Augustana

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Tre pagine di innari ambrosiani con esempi di notazione medioevale

 

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