Liceo
Berchet - Milano
Il complesso episcopale
Nel 386
durante il drammatico conflitto che vede
Ambrogio contrapposto all'imperatore e al
partito ariano, il complesso della cattedrale
parrebbe articolato in due blocchi: la
basilica nova, rivendicata
dall'imperatore Valentiniano II e
identificata con Santa Tecla, e il vecchio
complesso incentrato sul battistero di Santo
Stefano e costituito da due chiese, quella
episcopale maggiore e quella minore.
Santa
Tecla e San Giovanni alle Fonti
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Il doppio giro absidale di Santa
Tecla
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Dopo l'editto
di Milano del 313, Milano incominciò a
subire profonde e radicali trasformazioni.
Venne costruita la basilica dedicata al
Salvatore, poi conosciuta come Santa Tecla
(IV secolo). I resti ritrovati sotto
l'odierna piazza del Duomo, in quello che
diverrà poi il centro religioso e civile
urbano, indicano che si trattava di una
basilica (45x68 m) a cinque navate, con
divisione, mediante transenna,
tra corpo longitudinale e presbiterio,
chiusa sul fondo da un abside. I
resti trovati sotto le fondamenta del duomo
testimoniano la presenza di due giri
absidali: uno tardo romano anteriore e uno
ambrosiano posteriore.
Il
Battistero
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Il battistero e la fonte
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Nella zona absidale
di Santa Tecla si trovano il battistero di
San Giovanni alle fonti e la cosiddetta
"aula biabsidata", probabilmente
una basilica funeraria o una basilica per i
catecumeni. Il battistero di San Giovanni
alle fonti presenta una costruzione a pianta
ottagonale con nicchie, alternativamente
rettangolari e semicircolari. nelle prime
sono aperti quattro ingressi. All'interno
otto colonne su plinti
dovevano sostenere un tamburo su
cui era impostata la cupola. Il centro del
vano è occupato da una vasca, anch'essa
ottagonale, rivestita di marmi bianchi. La
leggenda vuole che nel 387 SantAgostino
sia stato battezzato da Ambrogio proprio
in questo sito.
Santo
Stefano alle Fonti
Il battistero
di Santo Stefano compare a nord dell'abside di
Santa Maria Maggiore. La vasca è da
considerare una venerabile reliquia del
primitivo battistero della Basilica Vetus,
probabilmente quello in cui Ambrogio fu
battezzato nel 374. Il fonte, irregolarmente
ottagonale, risulta costruito su una
massiccia piattaforma di ciottoli legati da
malta biancastra. La piattaforma fondale è
coperta dalle strutture in mattoni della
primitiva piscina, entro le quali è ricavato
un condotto in laterizi per lo scarico delle
acque. La vasca in origine doveva disporre di
almeno due scalini ed essere rivestita di
marmi.