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Walter Molino, autoritratto, anni '30
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Walter Molino
La firma di Walter Molino tratta da un disegno del 1936
Uno studente al Regio Liceo-Ginnasio "Giovanni Berchet"
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Breve biografia

Marina Molino, figlia di Walter e Nerina Morra,
e  Robi Ronza ci inviano questo ricordo.

"Nato a Reggio Emilia, Walter Molino (1915-1997) all’età di quattro anni giunge a Milano, dove la sua famiglia si era trasferita e dove abiterà sino alla fine dei suoi giorni.
La sua infanzia e giovinezza non sono state facili. Quando infatti Mussolini prende il potere, il padre, progettista ferroviario di fermi ed espliciti sentimenti antifascisti, viene licenziato e da allora in poi non riesce più a trovare se non occasioni di lavoro precarie e discontinue. Grazie alla sua straordinaria e precoce attitudine al disegno, incoraggiata dal padre egli stesso pittore di qualità e suo primo maestro, l’appena quindicenne Walter diventa allora una delle fonti di sostentamento della sua famiglia. Nel 1935 esordisce sui settimanali popolari della Casa Editrice Universo: Il Monello, Intrepido e Giovinetto. In seguito è tra i fondatori e i principali collaboratori del Bertoldo (1936/1943). Collabora inoltre a Marc'Aurelio (1931/1973).
Alla fine degli anni Trenta si dedica molto al fumetto avventuroso. Disegna Virus, il mago della foresta morta (testo di Federico Pedrocchi), fumetto di fantascienza pubblicato su L'Audace. In seguito, crea graficamente Capitan l'Audace (sempre scritto da Pedrocchi), L'Amazzone Bianca, La compagnia dei sette e prosegue il Kit Carson di Rino Albertarelli. Altri suoi fumetti, Luciano Serra pilota, Zorro della metropoli (soggetto di Cesare Zavattini) e Virus, il Polo V.
Nel gennaio 1941 viene scelto da Achille Beltrame come suo successore nel prestigioso ruolo di autore delle copertine de La Domenica del Corriere, il maggiore settimanale illustrato dell’epoca: un incarico che manterrà fino al 1966. Nel medesimo anno 1941 comincia anche a disegnare per il Corriere dei Piccoli il personaggio comico Pin Focoso. Dal 1942, illustra inoltre le copertine e gli interni de Il romanzo mensile.
Nel drammatico biennio 1943-1945 alcune sue caricature di Hitler cadute in mano alla polizia nazifascista gli costano l’arresto e la minaccia della deportazione.
Nel 1945, collabora col giornale umoristico-politico Candido di Giovanni Guareschi.

Dal 1946, per il settimanale Grand Hôtel (di cui crea anche il mitico logo della testata), realizza copertine e romanzi sentimentali a fumetti con la tecnica della 'mezzatinta' (acquerello e/o china diluita). Notevole la sua galleria caricaturale di divi della televisione e del cinema, opere raccolte in volume e premiate nel 1967 al Salone dell'umorismo a Bordighera.
Vasta è stata anche l'attività di Molino come pittore.

Di lui hanno detto: Indro Montanelli «Walter Molino ha un talento scandaloso nel riconoscere, e quindi nel tradurre in segno nella carta, le caratteristiche del volto che fanno la personalità di ciascuno»; Giovanni Mosca «Walter è per me legato al ricordo del Bertoldo, il settimanale dei giovani non rassegnati al conformismo»; Marcello Marchesi «Molino trasforma la realtà in poesia, rispettandola»; Oreste del Buono: «Quadri di fatti e misfatti, di povera gente o somme autorità, colte in momenti significativi, senza adulazione, ma senza neppure denigrazione, con affettuosa comprensione e leale pietà»."

Walter Molino, Marina, bronzo 1958
Walter Molino, Marina 1958
(fusione a cera persa, h 220 mm)

Milano, Eredi Molino
Walter Molino, Marina, olio su masonite 1958
Walter Molino, Marina 1958
(olio su masonite, cm 37x47)
Milano, Eredi Molino

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Le riproduzioni dei ritratti scultoreo e pittorico di Marina sono tratti da Walter Molino, Cinquantanni si attività / Walter Molino caricaturista / Walter Molino illustratore / L'altra faccia di Walter Molino: pittore - scultore - incisore (a  cura  del Circolo Culturale G. Fantoni Lunigiana, COMUNE DELLA(sic) SPEZIA, Assessorato alla cultura e turismo, 23 Febbraio - 15 Marzo 1991)

Walter Molino, Nerina Morra 1935-6
Walter Molino, Nerina Morra 1935-6
(Tempera su carta)
Milano, Eredi Molino

Nerina Morra, studentessa del Liceo Berchet,
nel 1940 sposa Walter Molino

«Ci vedevamo nei corridoi del liceo e,un giorno,
gli ho chiesto sfrontatamente di farmi
una caricatura e, quando me l'ha portata,
dietro c'era una dichiarazione d'amore.
Ricordo, con un po' di gelosia,
che era sempre sotto braccio
con Dino Risi, con il quale
aveva delle grandi affinità intellettuali»
Nerina Morra
in la Repubblica 27/4/1994 p.VII
La sigla WM di Walter MOlino del 1936
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