Biografia La testimonianza dei suoi famigliari
La testimonianza di due ex allievi La testimonianza dei docenti del Berchet

Il preside Raffaele Barbarito
in una foto apparsa sulla rivista Gente del 1976

Questa pagina viene da noi dedicata al Preside Raffaele Barbarito, che fu a capo del Berchet dall'a.s. 1969-1970 al 1974-1975. Si trattò di anni cruciali per la storia del nostro paese, e pertanto anche del nostro liceo, che, come crediamo di aver mostrato nelle precedenti sezioni storiche, ha sempre rispecchiato, come in un microcosmo, quello che accadeva nelle grandi situazioni politiche e sociali ad esso esterne.
Vista l'estrema vicinanza a noi di quegli anni (soprattutto per chi era giovane allora, o allora prestava servizio dentro il liceo), abbiamo ritenuto opportuno presentare l'eccezionale figura di questo preside attraverso testimonianze le più dirette, e quindi più vive, nonché - speriamo - le più obiettive possibili, da diversi punti di vista: quello dei suoi famigliari, che hanno vissuto dall'interno della famiglia il suo impegno quotidiano al Berchet, quello di due ex allievi di quel fatidico quinquennio, ed infine quello di alcuni docenti di allora e di oggi, che sono ormai testimoni da un quarto di secolo della vita del liceo.
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Il Preside Barbarito, accompagnato dalla prof. Matilde Garelli,  viene premiato
dal sindaco di Milano, Agnasi, nel 1974, per i Giochi Studenteschi femminili.


1980 - Il Liceo Berchet risulta nel catalogo delle propriet� del Comune di Milano
(Archivio Civico di Milano) (Riproduzione di Cesare Badini)


Il preside Barbarito appena nominato
Sottotenente, nel 1933.

Il preside Barbarito nasce il 30 marzo 1907 a San Cipriano Picentino, in provincia di Salerno. Frequenta a Salerno i primi gradi di studio, e si matura nel Liceo Scientifico di Caserta nel 1925. Frequenta la Facoltà di Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, dove si laurea nell'a.a. 1930-31. Inizia dopo la laurea il periodo di servizio militare. Frequenta il corso di Allievi Ufficiali a Pola in Istria, da dove esce Sottotenente.
Ottiene nell'aprile '34 l'abilitazione all'esercizio della professione d'ingegnere, e ne segue un breve periodo di lavoro nell'industria. Ma ben presto prevale in lui la "vocazione" all'insegnamento: inizia la lunga carriera scolastica che durerà per sempre, se si prescinde dalla pausa della seconda guerra mondiale.
Insegna dapprima in scuole private (per es. un collegio di Cantù), e nel 1935 ottiene una seconda laurea in Matematica e Fisica all'Università di Milano. E' del 1936 il matrimonio, da cui nasceranno tre figli.
Allo scoppio della guerra, nel giugno 1940, è richiamato come Tenente, ed inviato a La Spezia con l'incarico di supervisore delle forniture militari per l'artiglieria. Viene in seguito inviato a Civitavecchia e imbarcato per l'Albania, dove partecipa alle operazioni di guerra sul fronte greco-albanese (settembre 1940 - aprile 1941).


La batteria dove il preside Barbarito era in servizio in Albania. Lo si riconosce
sull'estrema sinistra, secondo della fila, con una sigaretta tra le dita.

Con l'occupazione della Grecia rimane in quel paese per alcuni mesi, con le truppe di stanza in quel territorio.
Di ritorno in Italia, trascorre un periodo, sempre in servizio, fra Albenga e Arona, dove viene colto dall'Armistizio dell'8 settembre '43. Il Reggimento di appartenenza si scioglie, e il preside Barbarito decide di riprendere appena fosse possibile l'insegnamento, e non volendo aderire alla Repubblica di Salò, insegna in scuole solo private, fino ad avvenuta liberazione.

Inizia l'attività nelle scuole statali italiane: dapprima al Liceo Classico "B. Cairoli" di Vigevano (a.s. 1945-46), poi al Liceo Scientifico "Leonardo Da Vinci" di Milano (dall'a.s. 46-47 al 65-66). Passa quindi al Liceo Scientifico "Vittorio Veneto" di Milano (a.s. 66-67, e 67-68), ed in questi anni vince il Concorso per Preside nei Licei.


Il prof. Barbarito presiede una commissione di maturit�, al Liceo "U. Foscolo" di Pavia,
nell'estate del 1966.

Con il '68 inizia pertanto la sua attività di capo istituto: prima è incaricato sempre al Vittorio Veneto, poi ottiene la nomina ministeriale all'Istituto Magistrale di Lecco. Infine dal 1969-70 fino al 1974-75 è in servizio presso il Liceo Classico "G. Berchet". Avendo chiesto anticipatamente di poter usufruire del pensionamento anticipato per aver prestato servizio durante la guerra (grazie a una legge del 1971-72), lasciò il posto di preside al Berchet, ma volle continuare ad insegnare (in alcune scuole private, per due anni al Liceo Ebraico di Milano).
E' da segnalare inoltre l'attività, che lo accompagnò per tutta la carriera, di autore di libri di testo di matematica per le scuole superiori, in particolare il testo di geometria, redatto in collaborazione con la prof. Elsa Canni Giacconi, pubblicato da Paravia, che ebbe molto successo e fu adottato in tutti i licei d'Italia per almeno tre decenni.

L'attaccamento e l'amore per la scuola non vennero mai meno nel preside Barbarito anche negli ultimi anni: oltre a continuare l'attività d'insegnante con lezioni private, egli fu per molti anni di seguito Presidente di commissione alla maturità scientifica.


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