Fausto Ghisalberti nacque a Lodi il 22 dicembre del 1892. Servì come soldato durante la prima guerra mondiale e fu ferito nell'ottobre del 1915 al Col di Lana, e fu anche decorato sul campo di una medaglia al valor militare, sul Monte Grappa nel 1917. La sua carriera di studioso si fermò al liceo, e non fu mai caratterizzata dall'ìmpegno della ricerca universitaria: ma non andrà dimenticato che negli anni venti e trenta il Liceo Classico era una scuola che non escludeva, anzi prevedeva, l'attività di ricerca; e, per ciò che riguarda il Berchet, non si contano le pubblicazioni  annuali dei professori che vi insegnavano. Il legame col mondo scientifico del prof. Ghisalberti fu soprattutto con l'Accademia dei Lincei, che gli conferì nel 1933 il Premio ministeriale dell'Accademia dei Lincei per le scienze filologiche. La sua attività di medievalista iniziò fin dai tempi universitari: il settore specifico in cui profuse i suoi primi sforzi fu quello della fortuna di Persio, Virgilio e Ovidio nei secoli XII, XIII e XIV. Furono numerose le pubblicazioni del professore presso la detta Accademia, come pure presso l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere: particolarmente apprezzati per esempio i saggi Paolo da Perugia commentatore di Persio (apparso nel 1929), e Arnolfo d'Orléans cultore di Ovidio nel secolo XII (apparso nel 1933).

Fu l'eccezionale conoscenza del mondo classico e di quello medievale, acquistata anche grazie alla consultazione di rari ed importanti manoscritti, e allo studio degli scoliasti, che attirò su di lui l'attenzione del dantista Michele Barbi, che lo invitò a collaborare alla sua importante rivista «Studi Danteschi». Il Ghisalberti divenne per il Barbi un supporto che ben presto si rivelò insostituibile. Infatti, quando a partire dal 1934 iniziò ad occuparsi dell'edizione nazionale dell'opera omnia del Manzoni, voluta dal Centro Nazionale di Studi Manzoniani, il Barbi trovò nel Ghisalberti la figura del collaboratore ideale. Numerosissimi sono gli articoli e gli studi sul Manzoni, pubblicati sugli «Annali Manzoniani», o per il Centro Manzoniano, come pure editi dalle più importanti case editrici milanesi (Mondadori, Rizzoli, Hoepli).


Il prof. Ghisalberti al Berchet.
Nel 1927 ha 35 anni.

Il prof. Ghisalberti
(1933-1934)

Il prof. Ghisalberti
(1958-59)