Dal punto di vista etnico la popolazione è costituita principalmente da
berberi e arabi, ai quali si affiancano minoranze ebraiche ed europee; le lingue
più parlate sono l'arabo, alcuni dialetti berberi, parlati dal 40% della
popolazione e il cui insegnamento è stato recentemente introdotto nelle
scuole, ed il francese, ritenuta la seconda lingua più importante. La
religione più importante è quella musulmana, che pratica il 99,8 % della
popolazione, vi sono poi minoranze cattoliche ed ebraiche. E' un paese a
debole alfabetizzazione e a forte natalità: la popolazione al di sotto dei
15 anni è addirittura il 30% del totale.
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Suggestiva veduta di un viale
di Rabat, capitale marocchina.
I popoli del Marocco sono:
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chleu
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gnawa
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Masiri
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Berberi
L'ISLAMIZZAZIONE E IL COLONIALISMO
Dopo il dominio romano, durato quattro secoli (dal 42 d.C.), e l'invasione
vandalica (V secolo), il Marocco fu conquistato tra il VII e l'VIII secolo
dagli arabi. Arabizzati e islamizzati, gli indigeni berberi seguirono spesso
dottrine musulmane eretiche. Dopo una prima formazione statale autonoma
sotto gli Idrisiti (fine dell'VIII secolo) seguì un periodo di quasi
completa anarchia, in cui il Marocco fu disputato fra gli Omayyadi di Spagna
e i Fatimiti di Tunisia ed Egitto. Si successero quindi i due grandi imperi
berberi degli Almoravidi e Almohadi (XI-XII secolo); dalla caduta degli
Almohadi, la storia marocchina riprese però una fisionomia puramente
regionale, subendo una regressione sociale, messa in atto, seppur
inconsciamente, da loro stessi. Sotto i Filali, ancora oggi regnanti, la
penetrazione europea, già iniziata nel XVI secolo, toccò l'apice quando il
Marocco (a eccezione della regione mediterranea del Rif, allora appartenente
alla Spagna) divenne un protettorato francese nel 1912.
Negli anni del colonialismo, le tecnologie introdotte dai francesi diedero
forte impulso all' agricoltura e alla pesca; grazie a queste
innovazioni adesso il Marocco esporta orzo, agrumi e datteri, tipici della
regione maghrebina. Fatto che si ripercuote sul terziario, facendo del
commercio con l'estero una delle principali risorse del Marocco.
PROBLEMI DEL "NEONATO" MAROCCO
Il Marocco, dopo l'Indipendenza, ottenuta 40 anni fa, si trovò ad affrontare
nuove problematiche sociali. Prima di tutto fu costretto ad una rapidissima
progettazione e attuazione di impianti di irrigazione efficienti, così come
delle efficienti reti di trasporti ed un settore industriale con basi più o
meno solide; questo però con l'aiuto fondamentale della sinistra francese,
ancora insediata nello stato francese per offrire aiuti per ripagare i danni
commessi durante la sottomissione imperialista - coloniale. Ma la partenza
improvvisa di vecchi padroni coloniali aveva lasciato il paese senza un
sistema politico operativo da cui un governo moderno potrebbe essere
stabilito. La mancanza di operatori pubblici e di una certa organizzazione
statale condusse il Marocco ad un periodo nero, dal quale il popolo
marocchino riuscì a sollevarsi dopo parecchi anni di sofferenze, scoprendo
di trovare come elemento necessario per lo sviluppo la figura di un leader a
capo di una monarchia costituzionale.
Per approfondire questa ricerca:
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