<


Foresta Equatoriale nella Repubblica democratica del Congo.

L'Africa equatoriale è un vasto territorio a cavallo dell'equatore ed è separata dal nord Africa dalla barriera naturale del deserto Sahariano. Questo segna una frontiera, oltre che geografica e ambientale, anche etnica: a nord vivono berberi e arabi; in questa regione, invece, popolazioni che si usa definire "nere". Proprio perché abitata in prevalenza da popolazioni che appartengono a una delle tre grandi varietà della specie umana, quella negride, l'Africa equatoriale è anche chiamata l'Africa nera.
Il continente a cui appartiene la regione che stiamo trattando è un continente assai antico che costituiva il nucleo centrale dell'antica Pangea e perciò anche questo territorio ha subito millenari processi di erosione e livellamento e presenta forma compatta e massiccia, un insieme di tavolati orizzontali e territori quasi piatti; le coste poco frastagliate sono punteggiate da rare isole, come Capo Verde o l'arcipelago di Sao Tomè e Principe situati comunque a notevole distanza dalla terra ferma. I tavolati hanno avuto origine da periodici sollevamenti della crosta terrestre; altri movimenti tettonici hanno formato avvallamenti interni su cui si sono riversati i corsi dei fiumi. L'Africa equatoriale, pertanto, non possiede grandi sistemi di montagne, solamente nell'Africa occidentale se ne presentano alcuni in prossimità delle coste. E' delimitata  ad est dalla Rift Valley, il cui nome, appunto, significa valle della spaccatura poiché consiste in una profonda fossa tettonica, risultato di antichissimi movimenti della crosta terrestre, che inizia nel Golfo di Aqaba, Mar Rosso, e si estende per una lunghezza di oltre 6.000 km fino alla costa del Mozambico. In prossimità del confine tra il Corno d'Africa e l'Africa Equatoriale, si sono formati grandissimi  e numerosissimi laghi che costituiscono la principale zona lacustre della Terra.. Il principale di questi è il Tanganica, ma troviamo anche il Lago Edoardo, il Lago Alberto e il Lago Kivu.
Questa parte d'Africa è la più ricca di fiumi, tra cui il Congo (4.200 km) e il Niger (4.160 km). Entrambi i fiumi gettano le loro acque nell'Oceano Atlantico e, se il primo possiede una portata assai abbondante, poiché nasce e scorre in una regione che, avendo un clima equatoriale, presenta frequenti precipitazioni, il secondo ha una portata irregolare dato che lambisce il deserto del Sahara, attraversa la savana sub-sahariana,  per poi discendere nel Golfo di Guinea.


Giraffa in una riserva in Camerun.

Questa zona del continente prossima all'Equatore, esposta ai raggi solari più di altre zone del pianeta e perciò ha una durata del dì costante e presenta una sola stagione, dato che le temperature sono sempre le stesse, assai elevate, durante tutto l'arco dell'anno, così come le precipitazioni, abbondanti, distribuite uniformemente durante il corso dell'anno. Nelle basse altitudini è presente una foresta densa e lussureggiante che ospita una grande varietà di specie vegetali e animali. Nella zona guineense la foresta si trasforma e si dirada, e si trasforma in savana, poiché le precipitazioni diminuiscono progressivamente, vedendo l'alternanza tra stagioni di pioggia a stagioni asciutte, mentre la temperatura comincia  a subire delle oscillazioni. Questo è il territorio in cui vivono i grandi mammiferi simbolo del continente africano, i leoni, gli elefanti, le giraffe, i rinoceronti, le zebre e gli ippopotami.

Il territorio di queste regioni è piuttosto fragile: contiene, infatti, forti concentrazioni di ossido di ferro, da cui deriva il colore rossastro della terra, e materiali laterici che tendono a cementarsi. La stessa copertura di terra è molto sottile, facilmente asportabile da agenti atmosferici quali vento e acqua, e perciò in costante pericolo di erosione e desertificazione. Le piogge, molto abbondanti in quest'area come abbiamo già riferito, penetrano scarsamente nel sottosuolo, poiché questo è ricoperto dalla vegetazione fitta. Certo molto più ricco è il sottosuolo, contenente ingenti ricchezze; anche se lo sfruttamento delle risorse è difficoltoso per l'insufficienza delle vie di comunicazioni e delle infrastrutture in generale, l'estrazione mineraria è una delle attività economiche più sviluppate del continente. Negli stati bagnati dal Golfo di Guinea sono state scoperte ingenti quantità di petrolio, anche off shore, cioè al largo, sotto i fondali marini: la regione senz'altro più produttiva da questo punto è senz'altro la zona del Delta del Niger, chiamato per questo anche Oil River.
Numerosi giacimenti di uranio sono stati recentemente scoperti nell'area del Sahel, che occupa la parte settentrionale degli stati dell'Africa Occidentale. L'ex Zaire, attuale Repubblica democratica del Congo, è il maggior produttore mondiale di diamanti insieme al Sudafrica.
Altre risorse naturali di cui abbonda l'Africa Equatoriale sono le immense foreste, da cui si ricavano legnami pregiati: questa risorsa importantissima, però, non viene sfruttata ottimamente, con un programma di riforestazione delle aree disboscate, e pertanto la regione sta andando incontro ad una progressiva desertificazione a causa della deforestazione selvaggia.

Può essere utile, allo scopo di informarsi ulteriormente sugli effetti deleteri di questa sul nostro pianeta, consultare la pagina relativa alla deforestazione, nell'ambito del lavoro sul surriscaldamento globale, redatto dalla classe IV D nell'anno scolastico 2007-2008: la deforestazione.


Africa Occidentale
Africa Centrale

    Indietro