Con questo lavoro gli studenti Mauro Grandi e Laura Guarnieri
della classe II B a.s. 1998/99 vogliono presentare l'opera di Tzvetan Todorov intitolata La
conquista dell'America e il problema dell'altro: con essa il Todorov vuole mostrare
attraverso il racconto della "storia esemplare" della conquista, il
comportamento dell'uomo quand'esso è messo di fronte all'altro assoluto.
L'opera è rigidamente suddivisa nelle seguenti sezioni, che abbiamo ritenuto
opportuno mantenere anche nel nostro lavoro:
Scoprire | La figura di Colombo ed il suo universo mentale |
Conquistare | Cortés e Moctezuma: il confronto tra spagnoli ed indiani |
Amare | Eguaglianza o ineguaglianza; Las Casas, il difensore degli indiani |
Conoscere | Tipologia dei rapporti con l'altro; Duràn e Sahagùn |
La profezia di Las Casas | Una riflessione sulla morale della "storia esemplare" della conquista dell'America |
Queste sezioni coprono il periodo storico compreso tra la scoperta
vera e propria, nel 1492, e la fine del XVI° secolo, presentando alcuni personaggi
emblematici di queste fasi: nella sezione Scoprire, il
protagonista è Colombo, di cui l'autore cerca di scoprire l'universo mentale e le sue
idee circa la nuova terra ed i suoi abitanti; in Conquistare,
i protagonisti diventano due, cioè Moctezuma e Cortés, attraverso i quali vengono
analizzati i due contrapposti schieramenti, indiani e spagnoli, che si affrontano nella
conquista del Messico.
La sezione Amare vuole invece presentare il periodo storico
successivo alla conquista, dominato dal problema dell'eguaglianza o ineguaglianza tra
spagnoli e indiani; oltre a questo dibattito, è presentata la figura di Las Casas, il
grande difensore degli indiani; in Conoscere poi, il Todorov
effettua una interessante analisi della "tipologia dei rapporti con l'altro",
presentando anche due figure di studiosi degli indios, Duràn e Sahagùn, che
hanno raccolto le conoscenze, la storia, la cultura e tutto ciò che era possibile trovare
sul popolo azteco, prima che finissero per sempre nelloblio. Il loro gigantesco
lavoro di raccolta, durato in entrambi i casi fino alla morte, ci permette oggi di
conoscere qualcosa, praticamente tutto quello che sappiamo viene da queste fonti, sulla
civiltà azteca e sui suoi costumi.
Infine, nella sezione La profezia di Las Casas, il
Todorov, partendo da una profezia-maledizione del frate domenicano, ci conduce ad una
profonda riflessione sul nostro modo di rapportarci all'altro, al diverso; questo
argomento, secondo l'autore, è per il nostro mondo assolutamente vitale, giacché ormai
ci stiamo tutti avviando, volenti o nolenti, ad una globalizzazione totale.
L'altro, conclude il Todorov, "deve essere scoperto", poiché, nel caso
contrario, la storia delle conquista dell'America dovrebbe mostrarci, con sufficiente
chiarezza, le conseguenze di questo mancato riconoscimento.