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Dove si trova l' Algeria?
L'Algeria si trova anch'essa nell'Africa del Nord,
appartenente al Maghreb, è occupata principalmente dal deserto del Sahara. Essa
confina a nord con il mar Mediterraneo, con la Tunisia
a nord est, con la Libia a est, Niger a sud est, Sahara
occidentale, Mauritania e Mali a sud ovest, per terminare con il
Marocco ad ovest.
La capitale è Algeri, il cui nome deriva da un gruppo di piccoli isolotti
antistanti la costa della città.
Come è diviso questo stato geograficamente?
L’Algeria è il secondo maggior Paese dell’Africa dopo il Sudan. E' membro dell'Unione Africana e della Lega araba, dal momento della sua indipendenza dalla Francia nel 1962; fa parte dell'OPEC dal 1969 e ha contribuito fattivamente alla creazione, nel 1988, dell'Unione del Maghreb Arabo (UMA). Costituzionalmente, l'Algeria è definita come un paese (nell'ordine) musulmano, arabo e amazigh (berbero).
Come è diviso questo stato politicamente?
Secondo la Costituzione del 1976, l'Algeria è una repubblica presidenziale
democratica, sebbene di fatto il ceto militare eserciti ancora una grande
influenza. La costituzione consente libertà di organizzazione dei partiti
politici, purché approvati dal Ministero dell'interno che verifica che non siano
su base confessionale, linguistica, razziale o regionale e che non ammettano né
la violenza né influenze straniere.
Il Presidente della Repubblica è eletto a
suffragio universale, diretto e segreto per un mandato di 5 anni; è
inoltre il capo dello Stato e ha diritto di firmare i decreti
presidenziali, nominare le alte cariche della repubblica, ha diritto di grazia e
di commutazione della pena e di assegnare decorazioni.
Il potere esecutivo è ripartito tra Presidente e Primo Ministro. Quest'ultimo
gestisce i rapporti del governo con il Parlamento in base a un programma di
governo e gestisce l'attuazione delle norme e l'amministrazione pubblica.
Il potere legislativo è bicamerale asimmetrico: l'Assemblea popolare nazionale
conta 389 eletti a suffragio universale diretto per un mandato di 5 anni, mentre
il meno potente Consiglio nazionale conta 144 membri, 2/3 eletti indirettamente
dagli eletti nei consigli locali e 1/3 designati dal presidente, per un mandato
di 6 anni.
Il parlamento controlla l'azione del governo e approva le leggi; il diritto
d'iniziativa legislativa spetta al capo del governo oltre che ai deputati (in
numero minimo di 20).
Nelle elezioni del 2004 Abdelaziz Bouteflika è stato riconfermato presidente
dell'Algeria; il potere esecutivo quindi è fortemente concentrato nelle sue mani.
Ad esempio nei primi anni del suo governo sono stati liberati migliaia di
militanti mussulmani, con l’impegno di non intraprendere azioni violente contro
il governo.
Durante il suo primo mandato Bouteflika lanciò un piano economico quinquennale
(2000-2004), chiamato "Il Piano di Sostegno al Rilancio Economico".
Il piano comprendeva un pacchetto di diversi sotto-piani, tra cui "Il Piano
nazionale per lo Sviluppo Agricolo", mirato all'aumento della produzione
agricola.
Altri sotto-piani comprendevano la costruzione di case popolari, strade ed altre
infrastrutture.
Bouteflika realizzò inoltre anche una riforma fiscale che contribuì alla ripresa
economica.
Com'è la situazione climatica?
Il clima in
questa regione è caratterizzato da estati molto calde (la temperatura raramente
scende al di sotto dei 50 °C) e da inverni
molto miti (la temperatura non scende sotto i 25 °C).
Qual è la storia dell'Algeria?
Legata
principalmente all'area mediterranea, la storia dell'Algeria è una successione
di colonizzazioni da parte inizialmente dai Fenici, seguendo essi i Cartaginesi,
i Romani, i Vandali, i Bizantini, per diventare poi parte dell'impero ottomano,
seguendo sotto il controllo dei Francesi durante il colonialismo. L'indipendenza
fu ottenuta nel 1962, anche se anch'essa fu seguita per un lungo periodo (che si
protrae ancora oggi) da fasi di instabilità. Dell'indipendenza abbiamo però
maggiori notizie, essendo anche il periodo più importante per quanto riguarda la
storia di questo paese.
Durante la seconda guerra mondiale, avvennero molti sbarchi da parte di alleati;
questo fu ciò che spinse la Francia ad occupare il territorio come parte
integrante di essa. Fra i cittadini africani si creò una contrapposizione
politica e nel 1954 fu fondato il CRUA (comitato rivoluzionario per l'Unità e
l'Azione), scatenando una rivolta armata; da qui si scatenò la vera e propria
guerra d'Algeria. Ad attaccare furono guerriglieri algerini, con attacchi
terroristici, ma i Francesi respinsero questi con dure reazioni, tra cui la
tortura. Qui entrò in campo il famoso generale francese Charles de Gaulle e,
dopo aver guidato la Francia a mutamenti istituzionali che portarono la caduta
della quarta repubblica francese, iniziò appunto attorno al 1961 una serie di
negoziati con la repubblica algerina, guidata da Ferhat Abbas, arrivando dunque
nel 1962 all'indipendenza dell'Algeria.
Fiumi
e
Mari
I
fiumi
dell'Algeria sono principalmente due: il Medjerda e il Bagrada. Il primo è lungo circa 400
kilometri, nasce dall'Algeria nord-orientale, anche se scorre per la maggior
parte della Tunisia. Il secondo fiume invece nasce dalla Numidia, sfociando
inizialmente nelle vicinanze di Utica, anche se in conseguenza all'accrescimento
di depositi alluvionali, ora sfocia nel mar Mediterraneo. E' uno dei pochi fiumi
in Africa ad essere dotato di acqua tutto l'anno, essendo inoltre anche
navigabile. L'Algeria, come quasi tutti gli stati citati fin ora, confina a nord
con il mar Mediterraneo.
Le catene montuose principali sono
quelle dell'Atlante Telliano e dell'Atlante Sahariano,
separate da una serie di altopiani.
La popolazione
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La lingua
L'arabo è la
lingua ufficiale. In secondo luogo vi è la lingua nazionale cabila (parlata per
il 27,4% della popolazione). Anche i francese è comunque spesso usato
dall'amministrazione ed è usato come seconda lingua da una gran parte di
algerini.
La religione
Le
religioni principali sono l'Islamismo, nata in seguito alla predicazione di
Maometto, considerato dai mussulmani l'ultimo profeta mandato da Dio; in secondo
luogo, in seguito al condizionamento dei Francesi, il Cattolicesimo.