Pierre Elliott Trudeau (Montreal 1919), primo ministro canadese (1968-1979, 1980-1984). Tra il 1966 e il 1967 svolse funzioni di segretario parlamentare del primo ministro Lester Pearson, quindi fu ministro della Giustizia. Al ritiro di Pearson dalla scena politica nel 1968, Trudeau assunse la leadership del Partito liberale e la guida del governo. Sebbene molto sensibile alla causa della minoranza francofona, all'inizio fu assertore del principio di "un solo Canada", opponendosi a ogni ipotesi separatista. Si fece anche promotore di una politica di maggiore indipendenza dagli Stati Uniti, sia in politica estera sia sul piano economico.
Quando il Partito separatista del Québec assunse il governo nella provincia nel 1976, Trudeau affermò l'urgenza di modifiche costituzionali che permettessero di garantire l'unità nazionale, incontrando però la ferma opposizione delle altre province. Rassegnate le dimissioni dopo la sconfitta elettorale del 1979, nel giro di un anno tornò alla guida del governo. I suoi sforzi di "nazionalizzare" il British North America Act, che aveva costituito sino ad allora la Costituzione canadese, diedero frutto quando la regina Elisabetta d'Inghilterra firmò la legge costituzionale del 1982, riconoscendo la completa indipendenza del Canada. Nel 1984 Trudeau si ritirò dalla politica attiva, trasmettendo i suoi incarichi al nuovo leader liberale John Napier Turner.
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