DALLA GRANDE DEPRESSIONE ALLA GUERRA:

Dal 1929 al 1933 il prodotto nazionale lordo si ridusse della metà, le esportazioni crollarono, la disoccupazione balzò al 20-30%. Richard Bennett, nuovo primo ministro conservatore, aumentò i contributi alle province per affrontare la crisi occupazionale ed elevò le tariffe sulle merci d'importazione per proteggere l'industria, ma l'economia non diede segnali di ripresa. Bennett annunciò allora riforme ancora più radicali che, tuttavia, non gli evitarono la sconfitta alle elezioni del 1935, vinte dal liberale Mackenzie King. Nel 1939, quando la Gran Bretagna entrò in guerra, il Canada si schierò contro le potenze dell'Asse.

IL DOPOGUERRA:

Nel 1948 a Mackenzie King successe Louis Saint-Laurent. Terranova e Labrador diventarono province canadesi: con questa unione, nel 1949, la confederazione fu completata. Il successo dei liberali fu assicurato dal grande boom economico del secondo dopoguerra. Furono scoperti giacimenti di petrolio nella provincia di Alberta e depositi di minerali di ferro a Ungava, nel nord del Québec e nel Labrador. Nel decennio successivo numerose centrali idroelettriche furono costruite in tutto il paese. La crescita economica fu ulteriormente incentivata dall'arrivo di circa un milione e mezzo di immigranti, principalmente dalla Gran Bretagna e da altri paesi europei, che fornirono manodopera a basso costo. Mentre si allentavano gli antichi vincoli con la Gran Bretagna, il paese cominciò gradualmente a entrare nell'orbita politica degli Stati Uniti. Nel 1949 il Canada entrò nella NATO e, durante la guerra di Corea, truppe canadesi presero parte alle forze delle Nazioni Unite.