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Il marketing al servizio delle nuove religioni
giapponesi
Ella Tenant, Far Eastern Economic Review, Hong Kong
Nel paese si contano circa 200mila nuove religioni.
Le tecniche per fare proseliti sono quelle del marketing, e spesso il
confine tra impresa e setta religiosa è molto sfumato.
Ma i fedeli crescono a vista d'occhio.
Tokyo, 2 Marzo 1995
Il Giappone è un vero e proprio focolaio di nuove religioni:
il paese ne vanta ben 200mila, la maggior parte delle quali sono nate a
partire dalla fine del Diciannovesimo secolo. Può sembrare un numero
sorprendente, dato che più del 70 per cento dei 125 milioni di abitanti
del Giappone non pratica alcuna religione (almeno secondo quanto risulta
dai dati forniti dall'Agenzia per gli affari culturali). Ma bisogna tener
conto del fatto che i leader dei vari gruppi religiosi non sono dei comuni
maestri spirituali. Per fare nuovi adepti e mantenerli nei propri ranghi,
questi personaggi uniscono al tradizionale zelo missionario moderne strategie
di marketing.
Alcune di queste nuove religioni sono nate da imprese commerciali.
Il Kofuku-no-Kagaku (chiamato dai suoi adepti "Istituto per la ricerca
nel campo della felicità umana"), per esempio, cominciò la
propria attività nel 1986 come casa editrice. Adesso vanta ben 8.250.000
seguaci, tra membri veri e propri e abbonati alla sua rivista mensile.
La struttura fiscale del Giappone fornisce degli ottimi motivi per dare
una forte impronta religiosa a società nuove o già esistenti;
le organizzazioni religiose regolarmente registrate godono di numerose
concessioni per quanto riguarda il pagamento delle tasse, i diritti di
proprietà commerciale, i prestiti e la vendita di prodotti. Sono
anche esenti dalle tasse sulle donazioni, sugli abbonamenti e sulle quote
d'iscrizione. Le imprese religiose in più rapida espansione, quindi,
hanno una struttura societaria molto sviluppata.
Le nuove religioni già affermate, come la Tenrikyo, la Omotokyo
e la Soka Gakkai, rappresentano precedenti ondate religiose e vengono attualmente
considerate delle sette riconducibili allo scintoismo o al buddismo tradizionali.
I giapponesi sono soliti definire le nuove arrivate, ossia quelle nate
dagli anni Ottanta in poi, le "nuove" nuove religioni; tra queste, la Kofuku-no-Kagaku,
la Agonshu e la Aum Shinrikyo. Queste nuove confessioni manifestano una
vitalità e un dinamismo in netto contrasto con le caratteristiche
dei gruppi religiosi più antichi, i cui nuovi adepti sono, di solito,
figli di persone che già appartengono al gruppo, piuttosto che nuovi
convertiti.
Chi non ne fa parte considera queste organizzazioni religiose dell'ultim'ora
alla stregua di pure e semplici speculazioni commerciali. Ma i loro adepti
sostengono che il principale richiamo esercitato da questi gruppi è
la prospettiva, per chi entra a farne parte, di migliorare la propria vita
seguendo gli insegnamenti spirituali che vengono impartiti. La maggior
parte delle nuove religioni è stata fondata da persone che sostengono
di aver ricevuto un messaggio o una rivelazione divini, di solito durante
una grave malattia o in seguito a un trauma. I più carismatici tra
i componenti di questi gruppi spesso li abbandonano per dar vita a nuove
fazioni.
Per farsi pubblicità, molti nuovi gruppi ricorrono al potere
dei mass media. L'Agonshu, per esempio, organizza ogni anno un imponente
Star Festival a Kyoto. Tuttavia, l'approccio di tipo commerciale del Kofuku-no-Kagaku,
che fonde con successo i criteri di un'impresa commerciale con quelli religiosi,
ha stabilito un precedente tra le "nuove" nuove religioni.
L'Istituto fa affidamento su geniali strategie di marketing: vende
cassette audio, video e libri " più di 300 titoli, molti dei quali
scritti dal fondatore del gruppo, Ryuho Okawa " attraverso la rivista dell'Istituto
e la distribuzione nelle principali librerie. Spesso i nuovi titoli diventano
dei best seller. Inoltre, organizza regolarmente conferenze e manifestazioni,
che vengono trasmesse via satellite in tutto il Giappone. Le produzioni
più spettacolari dell'Istituto sono riservate ai soli adepti, ma
i giornali portano spesso alla ribalta la Kofuku-no-Kagaku. Nel luglio
scorso, i festeggiamenti per il trentottesimo compleanno di Okawa hanno
riempito tutti i 50mila posti della Tokyo Dome, e sono sembrati più
degni di una Star Trek Convention che di un raduno religioso.
Parte essenziale del fascino di Okawa è la credenza che egli
sia l'incarnazione di El Cantare, uno "spirito primario" che, secondo i
seguaci di questa religione, riunisce in sé le anime del fondatore
del buddismo, Gautama Siddharta, e di Ermete Trismegisto. Gli adepti del
Kofuku-no-Kagaku, pertanto, considerano Okawa una reincarnazione di Buddha,
e lo onorano come una divinità.
I fondatori di altre organizzazioni religiose si recano magari in India
per procurarsi sacre reliquie o per ricevere messaggi divini; l'Istituto,
invece, si vanta di avere come leader Buddha in persona. In effetti, i
suoi seguaci sono convinti che il Kofuku-no-Kagaku non possa essere paragonato
agli altri "nuovi" nuovi gruppi. Credono inoltre di essere i soli a dover
compiere la missione di "reintegrare la religione" nella società,
cominciando dal Giappone.
[...]
L'Istituto possiede una particolare capacità di attrarre l'interesse
del pubblico. Nel settembre scorso, ha organizzato la proiezione, in tutto
il paese, di un film intitolato Le terrificanti rivelazioni di Nostradamus.
Prodotto dal fondatore dell'istituto, Ryuho Okawa, questo film interpreta
le profezie del celebre veggente del Sedicesimo secolo secondo la visione
del mondo del Kofuku-no- Kagaku, e si basa su un best seller editoriale
uscito con lo stesso titolo nel 1991. Nel film si sostiene che la degenerazione
della razza umana è responsabile degli eventi predetti da Nostradamus,
tra cui le guerre mondiali, la diffusione del comunismo e l'ascesa del
materialismo.
Secondo Hissho Yanai, un ex redattore dell'Asahi Shimbun che attualmente
fa parte dello staff del Kofuku-no-Kagaku, la gente va in massa a vedere
questo film perché esso offre una speranza per l'umanità,
nonostante le visioni fosche e catastrofiche di Nostradamus. "Questa speranza",
dice Yanai, "risiede nella profezia secondo cui il mondo si salverà
se e quando verranno rivelate le leggi del sole". Non è certo una
coincidenza, quindi, che uno dei libri scritti da Okawa s'intitoli proprio
Le leggi del sole; per promuovere il libro, i responsabili del gruppo sostengono
che, in esso, vengono rivelate le leggi di Buddha "per la nuova era".
Nel film si sostiene anche che, rinascendo a nuova vita, le persone
non mantengono necessariamente la stessa nazionalità che avevano
nella vita precedente. Yanai dice che questa asserzione ha avuto un forte
impatto sugli spettatori: "Quando la gente capisce che una persona può
essere americana in una vita e giapponese in quella successiva, non rimane
più ancorata al proprio ristretto modo di pensare".
Yanai sostiene fermamente che lo scopo principale del Kofuku-no-Kagaku
è quello di diffondere gli insegnamenti di Buddha, non quello di
far soldi. Ma il gruppo ha bisogno di denaro contante per finanziare le
proprie attività. "Poiché il nostro scopo è quello
di diffondere questi insegnamenti in tutto il mondo", dichiara Yanai, "ci
è necessario ricorrere a strategie di marketing. E per farlo in
maniera efficace, abbiamo bisogno di una forte organizzazione e di una
buona gestione".
Il perfezionamento di questi ultimi due fattori ha permesso al gruppo
di organizzare manifestazioni pubbliche su vasta scala. Recentemente, è
riuscito anche a sospendere le sue normali attività per inviare
delle squadre di soccorso a Kobe, al fine di aiutare i sopravvissuti del
terribile terremoto che ha colpito la zona nel gennaio scorso. Scopo ultimo
dell'Istituto è diventare una religione a livello mondiale e creare
l'Utopia sulla Terra. I membri del gruppo sono convinti che ogni individuo
sia in grado di cambiare se stesso e quindi, in ultima analisi, il mondo
intero, attraverso la riflessione e una vita vissuta nel rispetto delle
otto regole della via buddista: retta visione, retto pensiero, retta parola,
retta azione, retto modo di vivere, retto sforzo, retta volontà
e retta meditazione.
Il boom della spiritualità si estende oltre i confini giapponesi.
Secondo il sociologo John Clammer, professore della Sophia University di
Tokyo, la popolarità delle nuove religioni è conseguenza
degli stress che la vita moderna, in una società post-materialistica,
impone all'individuo. Nuove religioni "stanno emergendo nelle economie
industriali che hanno sperimentato l'opulenza e il materialismo, diventando
parte di una più ampia consapevolezza a livello globale", dichiara
Clammer. "Si tratta di un fenomeno che non riguarda esclusivamente il Giappone,
bensì fa parte di un boom delle religioni in tutto il mondo".
Yanai si appoggia a questa tesi per spiegare il rapido aumento nel
numero dei seguaci del Kofuku-no-Kagaku. Durante gli anni di rapido sviluppo
economico del dopoguerra, afferma l'ex giornalista, la gente ha dimenticato
la propria spiritualità per concentrarsi su come guadagnare più
denaro. "Adesso, poiché Buddha è rinato dopo 2.600 anni,
la gente sta prendendo in considerazione il suo messaggio", conclude Yanai.
(A. E G. C.)
Dal numero 70 di Internazionale del 17 Marzo 1995
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