La Pinacoteca ha
sede nel grande palazzo barocco di Brera, che ospita anche altre istituzioni: la
Biblioteca Nazionale Braidense, l'osservatorio di Brera, l'Orto Botanico,
l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e l'Accademia di Belle Arti.
L'edificio era stato costruito nell'antica, incolta terra "braida" (parola che
nella bassa latinità aveva il significato di campo suburbano), da cui ebbe il
nome brera, il Palazzo quanto il quartiere.
Il palazzo si apre su un cortile circondato da un elegante porticato, al centro è situato un monumento di Napoleone Bonaparte ideato da Antonio Canova.
Sorge su un antico convento dell'ordine degli Umiliati, una delle più potenti associazioni religiose del milanese.
Soppresso l'Ordine, il convento passò nel 1572 ai gesuiti, che vi installarono le proprie scuole e che, nel 1591, dettero incarico all'architetto Martino Bassi di costruire un nuovo e più grandioso collegio. La fabbrica fu continuata, a partire dal 1615, dal più famoso Francesco Maria Richini e terminata dopo la sua morte, dal figlio Giandomenico, dal Quadrio e dal Rossone nel 1773.
L'alto ingegno del Richini lasciò il segno nel superbo cortile rettangolare, la cui pavimentazione a ciottoli è appena ricoperta da un leggerissimo strato d'erba. La corte è caratterizzata dal solenne sovrapporsi di due ordini di arcate, rette da colonne binate, da cui sprigiona un bellissimo effetto di chiaroscuro nel gioco spaziale dei pieni e dei vuoti.
ORIGINI E STORIA DELL'ACCADEMIA
LA PINACOTECA DIVENTA INDIPENDENTE
LA STATUA DI NAPOLEONE COME MARTE PACIFICATORE