VISITA

 

 L'itinerario di visita prende avvio con la donazione Jesi, selezionata raccolta di dipinti e sculture d maestri italiani del XX secolo.

 

Segue il settore dedicato ai fondi oro e ai dipinti tra Trecento e Quattrocento con i capolavori di Gentile da Fabriano, di Mantegna, di Giovanni Bellini e di Carpaccio.  

 

Si passa dunque ai vasti saloni napoleonici in cui sono esposte le tele, gi affreschi staccati e le tavole di maggior dimensioni, come la Predica di San Marco in Alessandria di Gentile e Giovanni Bellini, il Ritrovamento del corpo di San Marco di Tintoretto, varie opere di Veronese, il polittico di Vincenzo Foppa, la Crocifissione del Bramantino e altri importanti dipinti veneti e lombardi quattro-cinquecenteschi.
 

Sale dedicate ad altre scuole del XV secolo (fra cui, ben rappresentate, quella ferrarese e quella marchigiana) precedendo l'ambiente in cui sono raccolti altri capolavori della Pinacoteca: il Cristo alla colonna di Bramante, la Pala Montefeltro di Piero della Francesca e lo Sposalizio della Vergine di Raffaello.

 

Si prosegue poi verso la sezione della pittura del Seicento, che si apre con le tele dei Carracci e la Cena di Emmaus di Caravaggio.
 

Il Settecento è rappresentato soprattutto da opere di maestri veneti, come Tiepolo e i vedutisti Canaletto, Guardi e Bellotto.
 

Concludono la visita i dipinti ottocenteschi, dal neoclassicismo di Appiani al romanticismo di Hayez, fino ai Macchiaioli e alla versione preliminare del celebre Quarto Stato di Pellizza da Volpedo.

La piantina della Pinacoteca

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