Lo sviluppo economico dell’America meridionale rivela caratteri omogenei dovuti all’originaria colonizzazione spagnola e portoghese. Incentrata sullo sfruttamento delle risorse naturali (minerali e prodotti agricoli), dipende in maniera determinante dalle quotazioni di mercato e dall’andamento della congiuntura internazionale. Caratteristica comune a tutto il subcontinente è l’economia di ciclo, ovvero la concentrazione di tutte le attività di uno o più paesi in un singolo settore produttivo, momentaneamente prospero (oro, argento, petrolio, zucchero, caffè, caucciù, banane, cereali, carne, lana, ecc.): alla conclusione di un ciclo, determinata da molteplici fattori (sovrapproduzione, concorrenza straniera, innovazione tecnologica) seguono periodi di grave crisi che lacerano la struttura sociale dei paesi interessati. La dipendenza dell’economia dell’America meridionale è aggravata dalla situazione di grave indebitamento sui mercati internazionali e dalla continua svalutazione cui è stato posto un freno in alcuni paesi (Brasile, Argentina) agganciando le valute nazionali al dollaro USA. Negli anni ’90 si sono affermate tendenze liberiste (riduzione della spesa pubblica, privatizzazioni, abolizione delle barriere doganali). Significativo è il processo di integrazione economica (dal 1995) dei paesi del Cono sud ( Mercosur). 

INVESTIMENTI ESTERI

 IL COMMERCIO TRIANGOLARE

MERCATO INTERNAZIONALE DELLA DROGA

MERCATO INTERNAZIONALE D'ARMI

 

 Back