Per secoli le barriere
fisiche hanno relegato la popolazione sudamericana in cinque "isole"
demografiche: le coste atlantica, pacifica e caraibica più due enclaves interne,
la Bolivia e la zona di Manaos.
Per superare questa condizione di isolamento, nel settembre 2000 dodici
governi sudamericani hanno lanciato un'iniziativa per l'Integrazione
dell'Infrastruttura Regionale Sud Americana (IIRSA).
Assi
di integrazione e sviluppo |
Il miglioramento delle infrastrutture nei settori
trasporti, telecomunicazioni ed energia, oltre all'integrazione tra la Comunità
Andina e il Mercosur, che rilancia il ruolo geograficamente strategico della
Bolivia, rappresentano la svolta necessaria per consolidare lo sviluppo
economico del continente.
Per formare uno spazio geo- economico unico l'IIRSA ispirandosi al modello
europeo del "corridoio economico di integrazione", ha concepito otto Assi
di Sviluppo e di Integrazione, veri e propri ponti tra zone ad alta densità
demografica. Ciascun asse comprende le direttrici geografiche lungo cui si
concentra il maggior flusso di beni e persone.
L'IIRSA ha i seguenti obiettivi:
- favorire l'integrazione dei mercati per
incrementare il commercio interregionale
consolidare le catene produttive attraverso un
miglioramento delle infrastrutture per puntare ad un inserimento più
competitivo nei mercati esteri
creare una piattaforma logistica moderna e aperta
agli scambi con l'estero
Nel 2002 il livello degli investimenti diretti esteri
verso l'America del Sud è sceso del 33% rispetto all'anno anteriore (meno 18%
per la Comunità Andina, dove predominano le attività di sfruttamento degli
idrocarburi, e meno 37% per il Mercosur più Cile, dove i settori maggiormente
ricettori di IDE ( una forma di partecipazione svolta da un'azienda (società
madre) in un'impresa di un paese straniero), sono telecomunicazioni, servizi
finanziari e commercio.
La caduta del valore delle azioni di molte imprese
transnazionali, le restrizioni al credito alle imprese, la fine del ciclo delle
privatizzazioni e le crisi che hanno colpito Argentina, Uruguay e Venezuela
hanno ridimensionato l'interesse degli investitori stranieri.
Se i governi locali manterranno ferma la volontà di trasformare progressivamente
il sub-continente in uno spazio geo -economico unico, è probabile che si
assisterà ad una reattiva risposta da parte dei capitali privati extra
regionali, in grado di mettere a sistema e utilizzare le riserve potenziali e
ancora poco esplorate che la regione offre dal punto di vista naturale,
energetico, del mercato interno.
Nell'area meridionale dell'America del Sud il
sistema infrastrutturale è relativamente avanzato. In questi casi, l'accento è
posto sulla necessità di garantire il buon mantenimento della rete stradale
esistente e sviluppare il traffico su rotaia.
Le dotazioni energetiche naturali sono notevoli e diversificate, ma sovente la
domanda raggiunge le possibilità dell'offerta. Il bacino fluviale composto dai
fiumi Paraguay – Paraná offre grandi possibilità sia per quanto riguarda la
generazione di energia idroelettrica, sia per il trasporto di merci.
Laddove le barriere geografiche sono più imponenti,
come nel caso del bacino amazzonico, l'IIRSA è impegnata a garantire la
fattibilità di progetti transnazionali e a vigilare affinché i singoli progetti
provochino il minor impatto negativo sull'ambiente circostante e sulle
popolazioni indigene.
È qui che si gioca il futuro dello sviluppo sostenibile dell'America
meridionale, ed è perciò urgente adottare una visione strategica regionale.
L'IIRSA dovrà cercare di sfruttare al meglio le
possibili complementarietà economiche tra le zone della selva (che rappresenta
il 70% del territorio) e la costa. Vi sono grandi margini per aumentare il
commercio di prodotti alimentari tipici del clima temperato costiero e della
sierra e di materiali per costruzioni, tessuti, confezioni e fertilizzanti in
direzione Oceano Atlantico, e di prodotti elettronici, motociclette, carta e
cellulosa, alluminio e soia in direzione Oceano Pacifico.
Il principale mercato dei prodotti di origine andina è
Manaos, nuova capitale dell'eco-turismo e zona franca industriale, collegata da
reti logistiche inefficienti e costose.
In futuro grandi quantità di semilavorati a basso costo provenienti dall'Asia
potranno arrivare negli Stati del Brasile settentrionale attraverso l'asse
amazzonico, e di qui verso i Paesi dell'Atlantico meridionale e viceversa.
Attività come l'eco-turismo, l'artigianato con certificazione di origine, la
ricerca scientifica, il bio - commercio sono inoltre comuni a tutti i Paesi che
insistono sulla selva amazzonica.
Alcuni dei problemi dell'Asse Centrale dell'Amazzonia
sono condivisi con l'asse Andino. Qui esistono solo due linee stradali
longitudinali che collegano il Perù al Venezuela, passando per l'Ecuador e la
Colombia: la Panamericana e la Marignal de la Selva.
L'80,5% della popolazione dei cinque Paesi che
conformano la Comunidad Andina de Naciones (pari a 92 milioni di persone) vive
nella zona d'influenza dell'asse. Il commercio avviene in primo luogo per via
marittima e in seconda istanza attraverso la Panamericana.
Lo sviluppo dei settori energetico, trasporti e telecomunicazioni lungo la
dorsale dell'asse dovrà tenere in considerazione l'esistenza e l'importanza dei
corridoi biologici e degli ecosistemi andini, prestando particolare attenzione
alle sorgenti dei corsi d'acqua della costa orientale della cordigliera.
Le principali rotte di trasporto Nord-Sud sono oggi
congestionate, e i passaggi di frontiera sono lunghi, a causa delle inefficienze
dei servizi logistici, bancari e doganali e delle differenze legislative tra i
due lati della frontiera. Le connessioni Est-Ovest verso le città e i porti sono
scarse e costose, obbligando a valicare la cordigliera.
È nel settore energetico che è maggiore la necessità
di un'integrazione tra i mercati. La regione dispone del 3,8% delle riserve
mondiali di gas naturale, prevalentemente concentrate in Venezuela e Bolivia, ma
i centri di estrazione e lavorazione sono poco collegati tra loro.
Il governo brasiliano definisce l'integrazione
regionale come la principale priorità del suo Paese, e gli Stati Uniti hanno
accettato tale proiezione continentale, ottenendo in cambio un ammorbidimento
della posizione brasiliana sull'ALCA (l'Area per il Libero Scambio delle
Americhe, i cui negoziati dovrebbero, ottimisticamente, concludersi nel dicembre
2004). Alcuni organismi di credito stanno approfondendo il
tema delle Partnership Pubblico- Privato per gli investimenti. Si tratta di
migliorare le possibilità che il settore pubblico ha di offrire all'utenza
nazionale un livello adeguato di servizi in infrastruttura, i cui investimenti
sono però di responsabilità del settore privato.
Per questo va garantita la stabilità macroeconomica, la continuità delle regole
del gioco, la credibilità e la sicurezza giuridica.