Droga proveniente dal Sudamerica

Negli ultimi decenni alcuni paesi del Sud America, soprattutto la Colombia, ma anche Perù, Bolivia, Ecuador, Guatemala sono al centro del traffico mondiale della droga. La droga prodotta in Sud America viene esportata in tutto il mondo ed in particolare negli Stati Uniti. Tradizionalmente la Colombia è uno dei principali produttori della droga che arriva negli Stati Uniti, il Messico è invece il trampolino perfetto che permette a questa droga di arrivare alla sua destinazione finale. In Messico inoltre vengono prodotte 5 tonnellate di eroina. Mentre in Colombia ed in Messico la guerra ai cartelli ha fatto migliaia di morti portando ad un clima sociale insicuro e pericoloso, gli Usa continuano a promettere aiuti a quei governi che dimostrano interesse a combattere il traffico e la fabbricazione della droga. Il governo di Washington continua a giudicare i paesi ed i governi latinoamericani in base alla volontà di sconfiggere il narcotraffico.

In molti paesi produttori di droga i governi non si impegnano a combattere il traffico di droga poiché essa rappresenta spesso la loro principale risorsa economica                            

 

LA STORIA DEL CARTELLI COLOMBIANI DELLA DROGA


Pablo Escobar (1949-1993)

I cartelli della droga sono le mafie locali che controllano il traffico illegale di droga in Colombia, rendendola il più grande produttore mondiale di cocaina, ed 3° paese nel mondo per la produzione di marijuana. I più importanti cartelli sono quello di Medellin, di Cali, oltre ad altri raggruppamenti locali a Bogotà, a Santa Marta, a Bucaramnga e in altre città.
La cocaina veniva nascosta nei tacchi delle scarpe o all’interno delle fodere di valigie o cappotti e portata fuori dal paese dai “mulas” (persone pagate per trasportare le droghe all'estero). I cartelli acquistavano la pasta di cocaina in Bolivia e in Perù e la raffinavano in laboratori clandestini per poi distribuirla negli Stati Uniti, soprattutto attraverso la Florida.
Negli anni ‘80 il cartello di Medellin divenne così potente con i suoi leader, tra cui ricordiamo Pablo Escobar, Jorge Luis Ochoa, Gonzalo Rodrìguez Gacha e Carlos Lehder considerati gli uomini più potenti e ricchi del mondo, tanto da fondare non solo giornali ma anche partiti come il Movimiento Nacional Latino creato da Lehder.Nel 1983 entrò in attività Tranquillandia, la più grande raffineria di cocaina nel mondo, situato nella zona degli Llanos che ebbe però breve durata; infatti nel 1984 la polizia capeggiata dal ministro di giustizia Rodrigo Lara Bonilla fece irruzione nel laboratorio arrestando tutti coloro che vi lavoravano e confiscando parecchi aeroplani, armi e veicoli carichi di quintali di sostanze. Tutti i principali esponenti del cartello, eccetto Lehder, dovettero rifugiarsi a Panama dove proposero al presidente Belisario Betancur un patto di pace offrendosi di pagare le loro risorse monetarie lo sviluppo nazionale e tutti i debiti esteri della Colombia, chiedendo in cambio la cancellazione della pena di estradizione. Il governo non a accettò. In seguito fu assassinato il ministro di giustizia Rodrigo Lara Bonilla, principale artefice dello smantellamento di Tranquillandia. Altri assassini furono compiuti in seguito Guillermo Cano, editore de El Espectador, il principale giornale Colombiano. Nel Febbraio del 1987 fu estradato Carlos Lehder. Da qui la situazione proseguì in un crescere di tensione fino all' uccisione del candidato alle presidenziali Luis Carlos Galàn nell’agosto del 1989. Il governo ingaggiò quindi una vera e propria guerra civile contro i cartelli. Il presidente Barco confiscò ranch, abitazioni, aeroplani ed altri valori tra cui droga ai trafficanti. Questi risposero con attentati terroristici di una certa entità in tutto il paese incendiando le fattorie dei politici locali ad Antioquia, facendo esplodere bombe in banche, redazioni di giornali, sedi di partiti politici e case private a Bogotà, Cali, Medellin e Barranquilla. L'epilogo della guerra arrivò con l'uccisione di Gonzalo Rodrìguez Gacha, leader del cartello. Pablo Escobar ed altri esponenti di rilievo nel cartello furono imprigionati. Il narcoterrorismo ebbe un arresto, ma il traffico di droga continuò.
Il governo cantò finalmente vittoria sopra il cartello di Medellin, però non riuscì ad arrestare quella che era la crescita degli altri cartelli come quello di Cali che, nel 1994, si ritenne controllasse oltre l’80% del mercato di cocaina di New York.
Il cartello di Cali, guidato dai fratelli Rodrìguez Orejeula, amministrava l’industria della droga in modo più tranquillo e manageriale di quello di Medellin. A tutt’oggi il commercio di droga continua purtroppo ad esistere, a causa di tutti quei paesi detti civili che speculano sul consumo della droga e non hanno voglia di rivedere e rivalutare le leggi in materia. Il cartello di Cali controlla oggi  il 70% della cocaina destinata agli USA ed all' Europa.

 

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