
		![]() Immagine della sfinge, Giza  | 
	
Dove si trova 
l'Egitto? 
L’Egitto è situato nel nord-est del continente 
africano, ed è compreso tra il 32°e il 23° parallelo. Si estende per 994.300 Kmq, 
e confina: a nord con il mare Mediterraneo, ad est con mar Rosso e il deserto 
Arabico, a sud confina con 
il Sudan, e ad ovest con i promontori e il deserto Libico. Infatti l'Egitto 
si estende in un territorio in gran parte desertico.
Come è diviso questo stato geograficamente?
Questo stato è diviso in due parti: Basso e Alto Egitto.
Basso Egitto: questo indica la regione del delta del Nilo.
Alto Egitto: questo invece indica la vallata che, costeggiando le sponde del 
Nilo, sorpassa la pianura di Gizeh e arriva fino ai confini meridionali del 
Sudan.
La capitale dell'Egitto è il Cairo. 
Altre città notevoli sono Alessandria, Sharm el Sheikh, El Alamein, Giza, 
Memphis e Sakkara, Dashur, El Fayoum, Abydos, Denderah, Luxor e Karnak, 
Necropoli di Tebe, Esna, Edfu, Kom Ombo, Aswan, Abu Simbel, Hurghada-Soma Bay, 
Quseir, Sinai, Dahab, Nuweiba e Taba.
Come è diviso questo stato politicamente?
L'Egitto è una repubblica 
dal 
18 giugno 1953; 
esso si auto-definisce una repubblica araba e socialista. La 
Costituzione organizza il potere politico secondo un
sistema semi-presidenziale 
multi-partitico con bicameralismo asimmetrico. Si 
divide in 
potere esecutivo, diviso tra il Presidente e il Primo ministro, e il potere legislativo, che è 
esercitato dal Parlamento bicamerale.
Inoltre abbiamo: l'assemblea del Popolo (Maijlis al-Sha'ab), 
composta da 454 deputati eletti a suffragio universale diretto ogni 5 anni, 400 
con sistema proporzionale, 44 in collegi uninominali e non più di 10 nominati 
dal Presidente; e il Consiglio Consultivo (Maijlis el-Shura), composto di 264 
consiglieri, per 2/3 eletti direttamente e per 1/3 nominati dal Presidente per 
un mandato di 6 anni (con rinnovo di metà consiglio ogni 3 anni). 
Il 19 
marzo 2007 
il Parlamento Egiziano approvò 34 emendamenti alla Costituzione, ma 
l'opposizione non partecipò al voto; gli emendamenti miravano ad alcuni punti 
fermi,quali:
-proibire che i partiti usino la religione come fondamento 
dell'attività politica; 
-consentire una nuova legge anti-terrorismo, concedendo 
alla polizia ampi poteri di arresto e sorveglianza; 
-attribuire al presidente il potere di sciogliere il 
parlamento; 
-infine terminare il controllo giudiziario sulle elezioni.
Dall'aprile 2008 l’Egitto è diviso in 29 muhāfaza, (=Governatorati). 
In genere quest'ultimi prendono il nome dalla città principale. Ogni 
Governatorato e' retto da un governatore che viene designato dal presidente 
della repubblica.
Com'è la 
situazione climatica?
Il clima dell'Egitto è caratterizzato da una stagione 
calda, da maggio a settembre, e da una stagione fresca, da novembre a marzo.
Nei mesi invernali, la temperatura media arriva ai 20 °C 
sulla costa del Mediterraneo e fino a 26 °C ad Assuan, mentre le massime 
raggiungono rispettivamente 31 °C e 50 °C. La temperatura notturna invernale 
invece non scende sotto gli 8 °C.
Durante l’estate invece, le 
	temperature massime in media sono pari a 36 gradi, mentre le minime sono 
	pari a 22 gradi. Il mese più caldo è luglio, con temperature massime 
	superiori anche a 40 gradi. 
Il clima più piovoso è quello di Alessandria, che riceve 
19 cm di pioggia ogni anno, mentre quello di Assuan è quasi completamente 
asciutto.
Tra marzo e aprile dal Deserto Occidentale soffia il 
khamsin, un vento che può arrivare a 150 km l'ora.
Questo clima ha reso la gran parte del territorio 
desertico dove mancano del tutto i corsi d'acqua ma non le dune e rilievi 
pietrosi disgregati, nei secoli, dai forti venti e dalle brusche variazioni 
termiche tra il giorno e la notte. 
Qual è la storia dell'Egitto?
La storia dell'Egitto viene inizia con l'unione dell'Alto e 
Basso Egitto da parte di Narmer, primo sovrano intorno al 3200 a.C. 
Attraverso momenti imperiali ed altri di anarchia, l'Egitto mantenne la sua 
indipendenza fino alla metà del I millenio a.C., quando cadde sotto il controllo 
persiano.
Conquistato da Alessandro Magno nel
IV 
secolo a.C., rimase sotto il controllo dei suoi successori, i
Tolomei, fino alla conquista
romana al 
30 a.C. Alla divisione dell' impero romano l'Egitto divenne parte dell'Impero 
romano d'Oriente. Nel
VII secolo 
fu conquistato dagli
Arabi che resero il paese una provincia del loro
califfato. 
Una prima autonomia il paese la riguadagnò coi
Tulunidi e, dopo la riconquista
abbaside, 
il paese fu conquistato nel X secolo dai
Fatimidi.
Saladino  
pose sotto il proprio dominio l'Egitto, partire dal XII secolo. Successivamente 
dai 
mamelucchi, 
turchi e 
circassi. Infine dagli
Ottomani.
Ai primi di luglio 
1798 
l'Egitto fu invaso via mare da un corpo di spedizione francese  guidato da
Napoleone Bonaparte. Lo scopo principale dell'invasione fu quello di mettere 
in difficoltà l'Inghilterra. 
L'occupazione francese durò fino all'estate del
1800, quando le 
ultime truppe comandate dal generale Menou si arresero agli anglo-turchi.
Dai primi del
XIX secolo 
l'Egitto fu tenuto in piedi da
Mehmet Ali 
Paşa, il quale avviò una dinastia vicereale.
Nel 1881, 
sfruttando l'estrema debolezza del dominio turco e giustificando il tutto con la 
necessità di proteggere gli investimenti europei nella zona del
Canale di Suez, il
Regno 
Unito e la 
Francia obbligarono l'Egitto a nominare due loro esperti alla guida dei 
dicasteri delle Finanze e dei Lavori Pubblici. Più tardi
Londra occupò 
l'Egitto reggendolo fino al
1922, senza 
definirne uno stato giuridico preciso e indicandolo come un semplice 
possedimento della Corona.
Il 
28 
febbraio 1922 
venne riconosciuta una formale indipendenza, sotto la veste istituzionale
monarchica, 
pur perdurando, di fatto, l'occupazione militare britannica. Tutto ciò proseguì 
fino al 
1952, 
quando il 
23 
luglio un colpo di Stato dei
Liberi Ufficiali, guidato dal generale
Muhammad Neghib e dal colonnello
Gamāl ʿAbd al-Nāṣser, proclamò la repubblica, deponendo la dinastia fondata 
da Mehmet Ali e imponendo pochi anni dopo il definitivo ritiro delle truppe 
britanniche dalla zona del Canale e dalle basi militari che ancora gestiva.
Il 
23 giugno 
1956 Nasser venne eletto Presidente della Repubblica, ed il
26 luglio 
fu decretata la nazionalizzazione del Canale di Suez, ponendo termine al 
controllo 
franco-britannico, e bloccando questa importante via di comunicazione. La 
situazione precipitò nel mese di ottobre; a seguito di attacchi terroristici 
nelle zone di confine,  il
20 ottobre,
Israele 
invase il
Sinai, puntando sul Canale di Suez; il 29 ottobre
1956, truppe 
britanniche e francesi occupano la zona del Canale, il
31 ottobre 
bombardano Il Cairo e il
5 novembre 
occuparono Porto Said. Il 6 novembre 
l'Unione 
Sovietica spinge la Francia e il Regno Unito ad interrompere le ostilità 
verso l'Egitto, minacciando un intervento diretto nel conflitto.
 A Nassar, morto in questo periodo, gli succede il vice presidente
Anwar al-Sādāt, il quale sferrando una nuova offensiva verso Israele nel 
1963, viene ucciso il
6 ottobre 
del 1981 in un 
attentato. A quest'ultimo succede
Hosni 
Mubarak.
		![]() Cartina dell'Egitto  | 
	
Mari e fiumi
I mari che bagnano l'Egitto sono il mar 
Rosso e il mar Mediterraneo. 
Il 
Mar Rosso ha una superficie di 43.000 km2 e prende il nome da un tipo di alga 
color rosso. Da un punto di vista fisico questo mare viene considerato un golfo 
dell'Oceano Indiano. Esso, situato tra l'Africa e il Medio Oriente, è ricco di 
fauna nei suoi fondali marini; i coralli, i pesci e gli altri organismi marini 
di codesto sono assai famosi per essere in maggior numero in tutto l'Oceano 
Indiano. Molto famosa anche la sua splendida e affascinante barriera corallina, 
composta da formazioni rocciose sottomarine costituite e accresciute dai 
coralli, e da determinate specie di pesci, le quali possono anche osservarsi ad 
occhio nudo.
L'Egitto ha pochissimi fiumi. Il 
Nilo
è l'unico degno di essere chiamato tale, anche perché è il più lungo al 
mondo e il più importante dell'Africa.
La popolazione
La popolazione egiziana è stimata in 55 milioni di abitanti con una forte 
crescita demografica, dal 1927 la popolazione è quadruplicata. L'indice di 
incremento demografico annuo si aggira attualmente intorno al 15‰ anche se il 
governo ha attuato una politica di controllo demografico, ma con poco successo.
Circa il 90% della popolazione discende direttamente dagli antichi Egizi. Le 
minoranze etniche sono numericamente poco rilevanti. Esse sono composte dai 
Nubiani, che vivono nella parte meridionale della valle del
Nilo, da 
delle tribù arabo-berbere che vivono nel 
Deserto Occidentale e per finire i Beja nel
Deserto Orientale. 
La densità della popolazione è di 50 abitanti per Km² ma in realtà il 98% della 
popolazione vive nella valle del Nilo e nel
Delta che accupano solo il 5% del territorio egiziano quindi in realtà 
la densità della supera normalmente i 1.000 abitanti per Km² fino ad arrivare ai 
30.000 nella città e dintorni del Cairo.
Il 94% della popolazione è di religione mussulmana sunnita ma è presente una 
minoranza cristiana, 6%, in prevalenza copti. 
La lingua
In Egitto vengono parlate tre lingue: quella araba (la 
principale), quella inglese e quella francese.
L'alfabeto 
arabo consiste in 28 consonanti, più un grafema 
particolare  
e alcuni simboli grafici particolari. Tre di queste consonanti hanno un valore 
semi-consonantico, che serve anche ad indicare l'allungamento degli unici tre 
suoni vocalici esistenti nell'arabo classico:
-a → ا 
-u → و 
-i → ي 
| 
		 Alfabeto Arabo  | 
	|||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 
		 ص  | 
		
		 ش  | 
		
		 س  | 
		
		 ز  | 
		
		 ر  | 
		
		 ذ  | 
		
		 د  | 
		
		 خ  | 
		
		 ح  | 
		
		 ج  | 
		
		 ث  | 
		
		 ت  | 
		
		 ب  | 
		
		 ا  | 
	
| 
		 ي  | 
		
		 و  | 
		
		 ه  | 
		
		 ن  | 
		
		 م  | 
		
		 ل  | 
		
		 ك  | 
		
		 ق  | 
		
		 ف  | 
		
		 غ  | 
		
		 ع  | 
		
		 ظ  | 
		
		 ط  | 
		
		 ض  | 
	
| 
		 Lettere aggiuntive:  | 
		
		 ة  | 
		
		 
		لا  | 
		
		 ء  | 
		||||||||||
| 
		 Segni diacritici (ḥarakāt):  | 
		
		 َ  | 
		
		 ِ  | 
		
		 ُ  | 
		
		 ّ  | 
		
		 ْ  | 
		||||||||
La religione
La religione egiziana più interessante, è sicuramente 
quella antica, che si componeva di vari culti.
IL CULTO DEGLI ANIMALI
La religione egizia era basata sugli animali-totem. Questo fenomeno si evidenzia 
nelle tribù cacciatrici che adoravano, in segno di buon auspicio, gli animali 
che più spesso venivano cacciati. L'origine di questa religione ha radici 
antichissime, infatti si pensa che gli egiziani fossero una delle città più 
religiose mai esistita. Questa religione, basata sul culto degli animali, fu 
sempre presente tra gli egiziani nonostante il passaggio dalla caccia all'agricoltura. L'abitudine 
di seppellire e fasciare con fascie di lino gli animali sacri, la ritroviamo in 
epoche molto lontane. Sono stati scoperti molti templi un onore di vari animali 
che rappresentavano alcuni dei.
Alcuni di essi sono:
- Api = il bue;
- Anubi = lo sciacallo;
- Altri ancora come il gatto, l'ippopotamo, il coccodrillo, ecc...
Con il passare dei secoli, l'aspetto di questi dei si trasformò parzialmente 
diventando da intero animale, ad un essere con il corpo d'uomo e la testa di 
animale; ma il culto dei Totem rimase sempre vivo negli strati popolari.
LA CIVILTA' DELLA MORTE
L'idea dell'oltretomba era talmente forte da costituire una tra le 
caratteristiche principali della cultura egizia; infatti la vita dopo la morte 
era considerata il seguito di quella terrena. In molte pitture tombali, il 
defunto veniva raffigurato in un banchetto insieme alla sua sposa, amici e 
parenti. Le tombe erano decorate con affreschi raffiguranti la vita quotidiana; 
inoltre si dipingeva una finta porta che aveva un significato simbolico. Al 
defunto venivano offerte le stesse condizioni che aveva in vita e per assicurare 
la salvezza dell'anima, il corpo veniva mummificato. Le tombe dei faraoni erano 
le piramidi, dove l'uomo riposava circondato da immense ricchezze.
RA, ISIDE E OSIRIDE
Dopo la fine del regno nuovo, il centro del culto di Iside fu Philae, 
un'isola sul Nilo in cui le venne dedicato un grande tempio. Il suo sposo, 
Osiride, fu il re d'Egitto e civilizzò il suo popolo con l'insegnamento della 
legge, dell'agricoltura e della religione. Fu assassinato dal suo malvagio 
fratello Seth che sparse i resti del suo corpo. Iside sapendo della sua morte, si 
trasformò in falco e trovò il corpo di lui; così gli infuse una nuova vita con 
il battito delle ali.Osiride risorge e ha un figlio da Iside: Horus.Egli vendicò 
la morte del padre uccidendo Seth e salendo al trono.Osiride attraverso Horus, 
fu considerato fonte di nuova vita e divenne del regno dei morti. Questo mito può 
rappresentare molti eventi, il più importante dei quali è il ciclo della 
vegetazione ( la rinascita annuale della natura ). Un'altra divinità importante 
era rappresentata da Ra, Dio del sole, rappresentato con il corpo di uomo e la 
testa di falco.Si pensava che i faraoni fossero "figli del sole" e che dopo la 
morte raggiungevano il loro padre oltre il tramonto.
ISIDE E I CULTI MISTERICI
Storia della resurrezione di Osiride: Il culto di Iside era diffuso anche in 
molti paesi del Mediterraneo e anche a Roma dove però veniva represso. Nel 48 
a.C. il senato ordinò di abbattere il tempio di Iside a Roma, ma nessuno volle 
farlo, così fu abbattuto dal console che lo aveva ordinato. Il sacerdote di Iside 
a Roma dice alla nobile Paolina che il dio Anubi voleva sedurla; così, con il 
consenso del marito, accettò, ma solo dopo si accorse che quello non era Anubi, 
ma Decio Mundo.Paolina denunciò il fatto al senato e i sacerdoti della dea Iside 
furono cacciati. Oltre al culto della dea Iside, c'è anche quello del Nilo che si 
manifesta in due ricorrenze: " La navigazione di Iside "e il periodo che va dal 
13 novembre al 16 dicembre dove si commemora il ritrovamento del cadavere di 
Osiride.
IL DESTINO DELL'ESSERE UMANO
Gli egiziani pensavano che ogni uomo vivesse lo stesso ciclo di Osiride: muore, 
viene imbalsamato (e quindi salvato dalla distruzione ), percorre il suo viaggio 
verso occidente e infine viene ammesso nel regno dei beati dopo aver superato il 
giudizio davanti a Osiride. Originariamente si pensa va che solo il faraone dopo 
la morte divenisse un dio; poi però il culto di questo dio, favorito dalla 
classe sacerdotale, divenne più democratico. Questo è da porre in relazione con 
la nascita del ceto medio. Si finì poi per ritenere che ogni essere umano potesse 
diventare un dio, a condizione che la sua vita fosse stata buona; così compare 
una precisa valutazione morale. Agli occhi dei posteri, la religione egizia, 
appariva come una filosofia alla quale si rivolsero i sapienti come Pitagora e 
Platone.