L'Artide è una regione chiave per la ricerca scientifica. Studi recenti si
stanno occupando del ruolo dell'Artide nel clima globale; predicendo e
monitorando i cambiamenti negli ecosistemi artici, anche riguardo all'ambiente
ed alla salute umana. La ricerca nell'Artide contribuisce alla conoscenza
dell'intera terra, tentando di scoprire i processi fisici, chimici, biologici,
geologici e sociali nel profondo nord.
Lo studio scientifico dell'Artide è stato
condotto nel corso della storia con "spedizioni", che ebbero come obiettivo
anche quello di raggiungere il Polo Nord, trovando il "passaggio
nord-occidentale" per le rotte marine, o cercando balene o altre specie che
potevano avere un ruolo proficuo nell'ambito commerciale.
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Oggi, tuttavia, le imbarcazioni che guidano le
spedizioni sono state sostituite da stazioni di ricerca scientifica temporanee
poste sulle distese di ghiaccio marine o su terra ferma, ed a volte
anche da stazioni permanenti. Più recentemente, l'osservazione scientifica
dell'Artide si è evoluta tecnologicamente. Sono stati disposti satelliti e
strumenti automatici sul ghiaccio, in acqua, o su terra ferma, che spediscono i
risultati delle ricerche direttamente per via satellitare ai laboratori.
Un'altra tecnica moderna per studiare l'Artide è quella di utilizzare sensori
computerizzati per monitorare i comportamenti ed i cambiamenti dei sistemi
Artici, come l'atmosfera o l'oceano, a volte producendo cambiamenti negli
ecosistemi per testare le reazioni con cui i sistemi naturali potrebbero
rispondere.
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Nel 1990 venne fondato il Comitato per la Scienza
Artica (IASC). L'IASC facilita la coperazione delle ricerche in Artide sotto
tutti gli aspetti, con la promozione di programmi interdisciplinari e fornendo
supporti in tutta la regione. Essa è senza dubbio un'importante mezzo di
contatto tra le componenti della comunità scientifica artica. Sono molte le
nazioni che prendono parte all'IASC: il Canada, la Cina, la Danimarca (e la
Groenlandia), la Finlandia, la Francia, la Germania, l'Islanda, l'Italia, il
Giappone, la Danimarca, la Norvegia, la Polonia, la Russia, la Svezia, la
Svizzera, la Gran Bretagna, ed infine gli USA.