Le coste sudamericane affacciate sul mar Caraibico sono poco articolate; presentano tuttavia due grandi golfi: quello di Darien e quello del Venezuela. Le coste dell’oceano Atlantico sono basse e sabbiose, con numerose paludi e lagune, prive di grandi golfi. I fiumi presentano estuari ampi e profondi. Le coste del Pacifico, infine, sono costituite dai versanti occidentali delle Ande. Per questo motivo sono in massima parte alte e rocciose. A sud, nella regione della Patagonia, esse sono incise da stretti e profondi fiordi, simili a quelli lungo le coste della Norvegia. Poco numerose e di dimensioni non molto grandi sono le isole. Nell’Atlantico, al largo del Venezuela troviamo Trinidad e Tobago. Nell’estremo Sud sorgono le Falkland, colonia britannica, chiamate isole Malvine dagli Argentini, che di tanto in tanto ne rivendicano la proprietà. Nel Pacifico sorgono le Galapagos; al largo del Cile troviamo San Felix e Juan Fernandez. Ancora più a sud della Patagonia in continente termina con le isole della Terra di Fuoco.

La morfologia del subcontinente sudamericano mostra antichi rilievi ad est, estese pianure al centro e rilievi recenti ad ovest. Il territorio può essere suddiviso in tre grandi aree:

-         l’America andina, che comprende i rilievi occidentali;

-         l’America equatoriale, che comprende gli antichi rilievi orientali e i grandi bacini idrografici dell’Orinoco e del Rio delle Amazzoni;

-         l’America pratense, cioè il triangolo meridionale occupato da parte del bacino del Paranà-Uruguay e dal tavolato della Patagonia, oltre che dalla sezione meridionale della cordigliera andina.

 

Le Ande sono la prosecuzione del sistema orografico terziario che interessa l’America settentrionale e centrale. Esse corrono per circa 7500 km, dall’istmo di Darien allo stretto di Magellano, fra gli 8º di latitudine Nord e i 55º Sud. Anche le Ande si presentano come un fascio di catene (cordigliere), ma tale caratteristica non è uniforme: in Ecuador si trova ad esempio la sola Cordigliera Real.

Vasti altipiani si aprono nell’area peruviano-boliviana, ove sono concentrati i maggiori laghi (Titicaca, di 8300 km², e Poopo); laghi salmastri (salares) si trovano nel tratto cileno-argentino delle ande, ove l’Aconcagua (6595 m) costituisce il rilievo più elevato dell’intero continente.

Il vulcano Altar (Equador, 5319 m) spicca sulla foresta amazzonica

A sud del 42º parallelo la catena costiera si abbassa fino a scendere sotto il livello del mare, emergendo solo con le vette, che assumono così l’aspetto di una teoria di isole allineate presso la costa. Il versante occidentale delle Ande è in genere rapidamente inclinato verso l’Oceano Pacifico, sul quale incombe direttamente o ne è separato da una sottile striscia di pianura costiera; tale morfologia prosegue sotto il livello dell’oceano, ove a breve distanza dalla costa (mediamente 60 km) si trovano lunghe e strette fosse oceaniche, profonde oltre 6000 m, estese dal Perù settentrionale fino al Cile centrale, cioè in corrispondenza del tratto andino comprendente le quote più elevate.

Il versante andino orientale è, invece, inclinato assai più dolcemente e sfuma spesso in aree caratterizzante dalla presenza di rilievi di più antica origine (Llanos dell’Orinoco, Montaña alto-amazzonica, Patagonia argentina). Le Ande sono ricche di vulcani e soggette a intensi fenomeni sismici. A levante delle Ande il Sudamerica si pare in grandiosi bacini. Quello del Rio delle Amazzoni è il più grande del mondo (7 050 000 km²). Esso è limitato a sud dall’altopiano del Mato Grosso e da quello del Brasile, entrambi prodotti da movimenti orogenetici arcaici, e a nord dall'altrettanto antico massiccio della Guyana, oltre il quale si trova il bacino dell'Orinoco, assai più piccolo ma pur sempre imponente (948 000 km²). Tra l'uno e l'altro esiste un canale naturale (Casiquiare) che, caso unico al mondo, mette in comunicazione le acqua dei due bacini.

Veduta area del Rio de la Plata

Il Rio de la Plata apparve ai primi esploratori come l'inizio di un canale che avrebbe potuto permettere di raggiungere facilmente il Pacifico meridionale, quindi la via delle Indie. Ben presto ci si accorse che non si trattava del passaggio a Sud Ovest (che fu poi scoperto da Magellano a latitudini meridionali assai più elevate), ma semplicemente di un grandioso estuario, nel quale confluiscono l'Uruguay e il Paranà, i quali raccolgono con i loro numerosi affluenti, tutte le acque scorrenti a oriente della cordigliera andina, a sud della soglia costituita dal Mato Grosso. I rilievi sudamericani non andini di più antica origine hanno subito movimenti orogenetici nell'era terziaria che hanno sollevato i bordi lungo la costa atlantica. Il fenomeno si nota in particolare nel Sierras dell'altopiano del Brasile, che contrastano vivamente con i tavolati e le Chapadas (penepiani a debole inclinazione) dell'interno. Un gran golfo primitivo è stato colmato dalle sedimentazioni dei numerosissimi corsi d'acqua che ora confluiscono nel Rio delle Amazzoni, il quale assume verso la foce dimensioni colossali, motivate dalla sua eccezionale portata: mediamente 100 000 m³ al secondo. Come il Rio de la Plata, il Rio delle Amazzoni sfocia con un grandioso estuario. Il territorio dell'estremo Sud, infine, è un grande triangolo, che dal Gran Chaco si protende fino allo stretto di Magellano. Al suo centro la pianura prosegue a sud del Rio de la Plata con le Pampas argentine; più a sud la Patagonia è costituita da rilievi pre-andini.

 

Variabili Climatiche Patagonia Foresta Amazzonica Pampa

 

una suggestiva immagine della foresta amazzonica

 

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