vista della pampa |
Con il nome di Pampa si indica un'immensa
regione che si estende a sud e a ovest della linea segnata dal Paraná e dal Río
de la Plata fino al Colorado, compresa tra le Ande e il mare. È una terra
pianeggiante, apparentemente senza confini, nuda e sterminata.
Comunemente vi si distinguono due parti: la Pampa orientale, che abbraccia le
province di Buenos Aires (tranne l'estremità meridionale), la parte
nord-occidentale della provincia di La Pampa, la sezione meridionale della
provincia di Santa Fe e il settore orientale della provincia di Córdoba; la
Pampa occidentale, che si estende verso nord-ovest incuneandosi tra il Río
Salado a est, il rilievo della Puna a nord e la cordigliera a ovest.
La Pampa orientale, detta anche pampa húmeda per la maggior piovosità nei
confronti della pampa seca occidentale, comprende circa un sesto
dell'intera Argentina e costituisce la parte più vitale del Paese. Si presenta
come un grande bassopiano formato da una coltre di löss giallastro,
finissimo, con intercalati depositi fluviali e ceneri vulcaniche, ricoperto in
superficie da uno strato, spesso 20-30 cm, di terra nera, assai fertile. Dal
livello del mare si innalza insensibilmente verso ovest, giungendo fino a un
centinaio di metri. Dolci ondulazioni vi creano numerose conche, che raccolgono
laghi e stagni e impediscono lo scolo delle acque al mare.
pampa |
Nella parte meridionale le rocce antiche che
formano il basamento affiorano nelle groppe e nei dossi delle sierre di Tandil e
de la Ventana. Si tratta di due sistemi di colline e basse montagne: il primo,
che non supera i 450 m di altitudine, si estende per circa 300 km da nord-ovest
a sud-est fino a Mar del Plata; il secondo, a nord di Bahia Blanca, è più breve
ma molto più elevato (1243 m nel Cerro Tres Picos). La Pampa occidentale, detta
anche regione del Monte, si differenzia da quella orientale per i notevoli
rilievi che si alternano alla pianura. Sono le sierre pampeane e preandine, che
si allineano da nord a sud ai piedi del rilievo della Puna, prima basse e rade e
poi, con l'avvicinarsi delle Ande, sempre più elevate e frequenti. Formano
gruppi o fasci di cordoni più o meno paralleli, e sono separate da aree
pianeggianti idrograficamente chiuse, coperte da incrostazioni saline (salinas).
Il gruppo più orientale è costituito dalla Sierra de Córdoba; a nord-ovest,
oltre la depressione delle Salinas Grandes, si innalza, con caratteri già di
alta montagna, la Sierra de Aconquija, che raggiunge i 5550 m; infine, addossato
alle Ande e con morfologia e idrografia assai complicate, con valli
longitudinali spesso raccordate da altre trasversali, si eleva il complesso
fascio di La Rioja, la cui parte principale prende il nome di Sierra de Famatina,
alta fino a 6000 metri.
Il clima della Pampa e delle sierre preandine, ad eccezione di una breve fascia
ad ovest del Paraná che rientra nel clima subtropicale monsonico della
Mesopotamia, è temperato steppico, con estati calde (20-25 °C in gennaio),
massimi assoluti assai elevati e inverni miti (8-13 °C in luglio). Queste
caratteristiche mutano lungo la costa per effetto dell'azione mitigatrice del
mare, sensibile soprattutto d'estate per l'influsso della corrente fredda delle
Falkland. Le precipitazioni, il cui regime è estremamente variabile da un anno
all'altro, cadono solitamente sotto forma di violenti acquazzoni durante la
stagione calda, mentre d'inverno si verificano in linea di massima solo nella
Pampa orientale. Ha quindi minore piovosità la Pampa occidentale, perché
evidentemente i venti atlantici si liberano della loro umidità sulla Mesopotamia
e sul Chaco, e quelli occidentali sulle Ande. Le piogge pertanto diminuiscono da
1000 mm annui a 250 mm procedendo da est verso ovest e da nord a sud. Tuttavia
in alcune zone, specialmente ad est della Sierra de Aconquija, si verificano
piogge orografiche, con un massimo nei rilievi presso San Miguel de Tucumán di
circa 2000 mm, concentrate nel periodo estivo.
allevamento di bestiame nella pampa |
La scarsità di precipitazioni, la forte
evaporazione e la grande permeabilità del terreno impediscono la formazione di
una vera e propria rete idrografica. I pochissimi fiumi raramente raggiungono il
mare o un grande collettore, e si perdono o in specchi di acqua interni, di
estensione variabile, come la laguna dei Porongos e il Mar Chiquita, o in
saline, come le Salinas Grandes. Nella Pampa occidentale unico corso d'acqua è
il già citato Desaguadero, affluente del Colorado, mentre in quella orientale di
una certa importanza sono il Carcaraná, tributario del Paraná e che a sua volta
riceve modesti affluenti dalla Sierra de Córdoba, e il Salado (640 km),
emissario del lago Chañar, che percorre la provincia di Buenos Aires formando
numerosi meandri prima di raggiungere la baia di Samborombón. Nella zona di
transizione tra la Pampa e il Chaco scorre il Salado del Norte (2000 km), fiume
povero d'acqua e dal corso molto sinuoso e lento; si forma al margine della Puna
da due rami sorgentiferi, il Toro e il Guachipas; nell'entrare in pianura evita
il Chaco, volgendo bruscamente in direzione meridiana, e dopo vari impaludamenti
raggiunge il Paraná presso Santa Fe.
La vegetazione spontanea della Pampa è caratterizzata nella parte orientale,
oltre che dalla mancanza assoluta di alberi, dal predominio delle graminacee
(dei generi stipa, selaria, melica, ecc.), a cui si mescolano leguminose,
solanacee e composite. Nelle depressioni, ove si formano lagune permanenti o
temporanee, crescono i giunchi, e nei terreni salini piante alofile (come l'Halopeplis
gilliensis e la Suaeda divaricata). Nelle sierre del Tandil e de la
Ventana vi è una flora assai ricca, rappresentata da felci, muschi, licheni e da
particolari piante che si adattano ai terreni pietrosi, quali la Plantago
bismarckii e la Baccharis tandilensis. Nella parte occidentale
prevale la formazione chiamata monte, costituita da arbusti e alberi
spinosi appartenenti quasi tutti alle mimosacee, alle cisalpinie e alle acacie,
e da cactacee dei generi opuntia e cereus. Nella provincia di
Tucumán la forte piovosità permette la vita a una vegetazione subtropicale,
estesa anche più a nord nella provincia di Salta, che è data, nella fascia
pedemontana, da alberi (lapacho, palo borracho, cébio) sparsi o uniti in piccoli
gruppi. Sui rilievi, fino a 1400 m, si trovano boschi tra i più belli
dell'Argentina, formati in prevalenza da allori e cedri, e che a maggiore
altezza (ma non oltre i 2500 m) sono costituiti dagli alberi dell'aliso e della
quinoa, presente anche nell'alta Sierra de Córdoba. Sopra i 3000 m si estendono
poi prati alpini, formati da graminacee.
La fauna originaria della Pampa è stata gravemente danneggiata dall'uomo e molti
esemplari sono ora scomparsi o, come per esempio i cervidi, si sono ritirati
nelle zone più aride e deserte. Animali caratteristici sono la vizcacha, un
roditore molto dannoso all'agricoltura, e fra gli uccelli lo ñandú, simile allo
struzzo, e il chajá. Si trovano inoltre donnole, furetti, tartarughe, volpi,
guanachi, che vivono però solo nelle sierre del Tandil e de la Ventana, e
tapiri, diffusi nelle province di Salta e Tucumán. Numerosi sono ancora i
maldentati come l'armadillo, la mulita, frequente soprattutto nella provincia di
Buenos Aires, e il peludo, sparso in tutta la pampa.