Un’ uragano è una violenta tempesta che
si forma da una circolazione ciclonica sopra un’ oceano. La sua vita nasce da un
sistema disorganizzato di perturbazione e i suoi venti si estendono in genere
sino a 100 km dal suo centro, toccando a volte i 300. Le tre condizioni
principali per la sua formazione sono le acque calde dell’oceano, l’umidità
provocata dall’evaporazione e il vento che, soffiando sulla superficie del mare,
forma delle spirali di aria interne rivolte verso i punti alti dell’atmosfera.
Tali movimenti di aria vanno a formare fasci di temporali che, aiutati nella
loro salita dall’ effetto riscaldante delle scariche elettriche dei fulmini, si
rafforzano all’incontro con i venti leggeri tipici di certe altezze e formano
una struttura che, se resta intatta, dà origine all’uragano.
Al centro vi è, una zona di bassa pressione detta “occhio” cui roteano intorno
venti (tale movimento intorno all’ occhio del ciclone avviene in senso
antiorario nell’ emisfero Boreale e orario in quello Australe), fulmini e
pioggia violentissimi, e dove i fenomeni sono nulli e la nuvolosità è scarsa, e
una barriera infernale chiamata eyewall, che può rinforzarsi o indebolirsi
durante il vagare dell’uragano e costituisce la sua parte più distruttiva. Tutto
inizia con una “depressione tropicale”, un insieme di nubi e temporali e venti
al di sotto dei 38 nodi, classificabile con un numero nella scala del National
Hurricane Center. Se i temporali si rinforzano e i venti superano i 38 nodi,
s’instaura una “tempesta tropicale”; e infine se i venti superano i 64 nodi
l’intenso sistema tropicale acquista una circolazione ben definita e prende
forma l’uragano.