Il luogo di nascita delle perturbazioni tropicali è solitamente sito tra il 5° e il 15° grado di latitudine Nord e Sud negli oceani tropicali. Qui, infatti, si trovano i fattori necessari allo sviluppo di tali perturbazioni e cioè la temperatura elevata delle acque superficiali (sopra i 26°C) e l'assenza di vento (calme equatoriali).

In queste zone vi è un forte riscaldamento degli strati bassi dell’atmosfera favorito anche dalla costante azione della radiazione solare, che unito all’assenza di vento, favorisce la convezione dell’aria, cioè il suo moto verticale verso l’alto, la quale poi

Una schematizzazione di come è fatto un uragano

raffreddandosi produce la condensazione liberando grandi quantità di calore latente. Per innescare invece la rotazione di tale

massa d’aria interviene una forza (detta di Coriolis) che rende possibile la rotazione in senso antiorario nel nostro emisfero, con velocità sempre maggiori mano a mano che ci si avvicina al centro del vortice. Innescata la rotazione entrano in gioco due nuove forze: quella di gradiente e quella centrifuga.

Lo sviluppo dura generalmente dalle 12 alle 72 ore. Durante questa fase la pressione al centro del vortice è in continua diminuzione, ma i venti non raggiungono ancora velocità elevate.

Infatti questo avviene a quasi completo sviluppo del vortice quando la pressione crolla e i venti raggiungono e superano i 150 Km/h. Raggiunta la maturità, la pressione cessa di calare mentre aumenta l’area interessata da forti piogge e battuta dai venti che può raggiungere anche un raggio di 380 Km.

Gli uragani diminuiscono d’intensità quando il loro carburante si esaurisce o perché il ciclone si sposta sulla terraferma non ricevendo così l’apporto di calore-umidità dal mare, oppure perché si sposta verso latitudini più alte dove le acque superficiali sono più fredde. Indebolendosi, l’uragano prima diviene una tempesta tropicale, poi una semplice perturbazione extratropicale che a volte, dopo aver risalito tutta la costa americana, giunge in Europa, passando per l'Atlantico-Europeo.


 

Torna alla Home Page

Torna a Uragani