Torna all'indice dei capitoliCAP. XXX°

Approccio alla lettura
Un nuovo tema narrativo
La vicenda politica

Sottolineatura dei caratteri della personalità di don Abbondio
Ruolo di Perpetua e Agnese
La nuova figura dell'Innominato
Il tema Religioso

 

A) Approccio alla lettura
Vi sono due modi di leggere un romanzo: leggere per trovare ciò che dà un piacere estetico; leggere per scoprire le intenzioni dell’autore e per godere la lettura. Il primo modo è soggettivo, il secondo modo è una fruizione scientifica che chiude l’opera nelle intenzioni pur limitate dell’autore, e che la cristallizza e la monca. Il metodo più legittimo è quello di godere nell’opera tutte le proprie impressioni ma poi di controllarla su dati certi in nostro possesso e relativi alla volontà dell’autore.

B) Un nuovo tema narrativo
Come osserva il Goffis, secondo la chiave di lettura estetica il capitolo è uno dei meno significativi: si conclude la serie di episodi comici derivati da don Abbondio ma si apre un ciclo narrativo che sarà il fulcro dei prossimi capitoli: la peste. Narrativamente il capitolo potrebbe anche essere omesso. Al contrario non è così poiché chi legge il capitolo avverte che esso è parte essenziale del racconto e dei suoi intenti allegorici.

C) La vicenda politica
In questo capitolo concludendosi l’episodio di Lucia si riaffacciano pagine di storia e politica. Il problema politico, che noi lettori spesso dimentichiamo, per Manzoni era uno dei temi portanti del romanzo e la sua passione ispiratrice, accanto a quello etico e religioso. Con questo capitolo inoltre siamo al centro della vicenda politica: una nazione in cui dei cittadini sciocchi ed ottusi vengono vessati e sottoposti ad ogni genere di abuso da piccoli potenti corruttori e corrotti. L’autore sa che se la nazione non sa difendersi, la violenza altrui la farà scomparire. Siamo all’interno di un motivo assai mediato dal Manzoni, quello delle guerre “legittime” tanto diverse da quelle di usurpazione imperialistica, quelle “ingiuste”.

D) Sottolineatura dei caratteri della personalità di don Abbondio
Come detto si svolge qui l’ultimo episodio comico di don Abbondio. Manzoni tuttavia pur compiacendosi della sua stessa narrazione non perde occasione per accusarlo della sua codardia attribuendogli aggettivi dei quali nessuno è positivo. Il pensiero di don Abbondio non riflette in alcun modo il pensiero dell’autore e ancora una volta il curato si presenta come un personaggio assai meschino ed egoista. Egli non crede alle obiezioni del buon senso e ritiene sbagliato qualunque cosa che non gli sia conveniente. Non crede neppure nel bene, perché la conversione dell’Innominato gli suscita soltanto sospetti: vedendo che l’Innominato tiene uomini armati si chiede ottusamente se egli voglia fare il re, ma sbaglia sotto due aspetti: infatti l’Innominato ha sempre fatto il re, e soltanto in questa occasione raduna quegli uomini non per regnare ma per salvare vite.

E) Ruolo di Perpetua e Agnese
Perpetua e Agnese svolgono il ruolo dell’anti-don Abbondio: sono zittite da lui ma a loro volta lo zittiscono e assumono un atteggiamento opposto al suo. Sono donne del popolo e che lo rappresentano come si può ben notare da alcune forme idiomatiche presenti nel racconto.

F) La nuova figura dell'Innominato
L’Innominato inizialmente si presenta come un uomo disarmato che guida una schiera di uomini armati ribadendo che il suo spirito è superiore a qualsiasi forza materiale. L’avanzata dei Lanzichenecchi viene esposta con sfaccettature meno polemiche ma piuttosto in modo più funzionale alla narrazione: poiché il realismo del Manzoni si focalizza maggiormente sulla tragedia degli abitanti delle terre invase. Il personaggio che porta la letteratura di fronte alla storia è il Sarto che nel momento in cui incontra i fuggiaschi al rientro alle loro case commenta che quegli eventi sono degni di essere narrati poiché sono per lui argomenti da tramandare in forma dotta.

G) Il tema Religioso
Il problema morale e civile viene sostituito da altre problematiche che aprono l’ultimo grande tema del romanzo: quello religioso. Si iniziano a narrare le vicende storiche della peste.

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