Il Manzoni e il romanzo
storico
Le diverse componenti della visione manzoniana del popolo
La resa artistica del tumulto
A) Il Manzoni e il romanzo storico
Dopo la virata di cui abbiamo parlato nel commento al cap. precedente, ci
aspetteremmo una variazione di tonalità narrativa anche in questo: ed invece il Manzoni
ci mette subito di fronte ad una pagina di grande respiro storico. Il
passaggio dalla vita del villaggio alla vita della grande città è sottolineato proprio
dal grande affresco storico della carestia e del tumulto di San Martino. Una pagina che
rientra a pieno titolo dunque nel genere del romanzo storico: ma ancora
una volta, deve essere chiaro l'obiettivo che il Manzoni si prefigge con questa pagina,
bene espresso dallo studioso marxista Lukács:
"Il suo tema non è, come sempre in Walter Scott, una concreta crisi della storia nazionale, bensì la situazione di perenne crisi di tutta la vita del popolo italiano in conseguenza della divisione dell'Italia e del carattere feudale-reazionario che le continue piccole guerre e la soggezione a potenze straniere avevano impresso alle singole parti del paese".
Il Manzoni in queste pagine del tumulto è stato accusato di avere voluto assumere il punto di vista di un aristocratico che giudica il popolo e non si identifica mai neppur lontanamente con esso, essendo egli comunque più in alto e in una situazione di distacco. Invece il Manzoni vuole qui ancora una volta denunciare gli errori delle rivoluzioni fallite, ed ha sicuramente in mente il Saggio storico sulla rivoluzione napoletana di Vincenzo Cuoco, suo interlocutore negli anni della gioventù, a Milano. Scopo dello storico e dell'intellettuale è quello di avviare il popolo sulla via di una corretta ribellione all'ingiustizia, ammaestrandolo per impedirgli clamorosi errori, che si ritorcono poi contro di esso, causando stragi e morte.
B) Le diverse componenti della visione
manzoniana del popolo
Che il Manzoni anche in questo momento così importante del romanzo riveli la
complessità della sua formazione, è fatto ovvio, soprattutto alla luce delle
osservazioni più volte fatte. Più precisamente esistono nella descrizione e narrazione
del popolo in questo capitolo tutte e tre le componenti della Weltanschauung
manzoniana: la romantica, l'illuministica e la cristiana. Per comodità
didattica, vediamole separatamente:
C) La resa artistica del tumulto
Il carattere della narrazione è sicuramente vigoroso, con la consueta esattezza
e ricchezza realistica di particolari. Tutto è incentrato su quattro sequenze
fondamentali:
Il narratore entra in esse sempre in modi diversi, o rivelandosi chiaramente, o sotto mentite spoglie. Egli si serve a questo scopo del personaggio di Renzo, il quale in parte è portavoce del pensiero dello stesso autore, a volte invece viene visto secondo il modulo narrativo del contadino inurbato, con tutta la sua ingenuità su cui il narratore sorride, con distacco ed umana simpatia (cioè egli si fa "compagno di ventura" di Renzo stesso). Accanto all'impegno ideologico, dunque, con le sue diverse matrici, romantica, illuministica, cristiana, esiste ancora una volta l'artista che riesce a mettere magistralmente la storia, con tutta la sua complessità, al servizio della sua fantasia creatrice.