
Con l’acronimo “JOIDES “ (Joint Oceanographic Institutions for Deep Earth Sampling) si indica un gruppo di 22 istituzioni di ricerca oceanografica.
Il primo programma di perforazione 
delle acque oceaniche è stato il“ Deep 
Sea Drilling Programme” 
(DSDP,1968-1983), evoluto poi in “Ocean drilling Programme (ODP,1983-2003)
 e dal 2003 l’istituzione si può 
ritrovare in “Integrated Ocean Drilling program”. Il DSDP è nato dal raccordo 
tra il National Science Foundation e lo 
Scripps Institution of Oceanography,  San Diego, che 
progettarono la nave   di cui si avvalse 
il programma,l a “Glomar Challenger”. 
Le fu dato il nome di Glomar Challenger in 
omaggio ai risultati dei rilevamenti oceanografici della Challenger e  in 
omaggio al Global 
Marine Drilling, istituzione che contribuì alla realizzazione della nave.
A partire dall’agosto 1968, la nave salpò per una spedizione scientifica di un anno, per conto del DSDP (Programma di Trivellazioni d’Alto Mare), incrociando la Dorsale Medio Atlantica tra Sud America e Africa e compiendo trivellazioni in 10 siti diversi. I campioni ricavati hanno portato alla conferma della teoria della tettonica a zolle e a quella del rinnovamento del fondo marino nelle zone del Rift. Inoltre nel 1970, mentre effettuavano ricerche nel Mar Mediterraneo, i geologi a bordo della nave issarono carotieri contenenti gesso, anidrite, salgemma e altri minerali che si formano spesso dal prosciugamento di acqua marina. Queste furono le prime solide prove dell’antico essiccamento del Mar Mediterraneo, e della crisi di salinità nel Messiniano. Un’altra scoperta del DSDP è l’età geologica del fondo marino che conta 200 milioni di anni. Nel 1975 è iniziata la fase internazionale del progetto che ha visto affiancarsi agli USA anche Germania, Giappone, Unione Sovietica e Francia. Un grande progresso tecnologico è stato l'utilizzo di propulsori potenti che ha permesso di recuperare facilmente i sedimenti. Un altro progresso tecnologico è stato un dispositivo di monitoraggio sismico nei fori.
Dal 11 agosto 1968, al 11 novembre 1983 il Challenger 
Glomar raggiunto l'impressionante 
realizzazioni di perforazione seguente: 
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		Distanza totale penetrata al di sotto del fondale marino |  | 
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		Totale intervallo animato |  | 
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		core totali recuperati e memorizzati |  | 
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		Il recupero complessivo core | 
		
		57% | 
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		Numero di nuclei recuperati | 
		
		19,119 | 
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		Numero di siti indagati | 
		
		624 | 
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		Numero di fori | 
		
		1,053 | 
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		Numero di spedizioni completato | 
		
		96 | 
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		penetrazione più profondo sotto il fondo dell'oceano |  | 
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		massima penetrazione in crosta basaltica | 
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		Deepest acqua (D. Lgs 60 Sito 461A) |  | 
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		Distanza totale percorsa | 
		
		375,632 mila miglia nautiche | 
|  Glomar Challenger |