Gran parte dei fiumi dell’America meridionale sfocia nell’oceano Atlantico e appartiene ai tre grandi sistemi fluviali del Rio delle Amazzoni, dell’Orinoco e del Paraguay-Paraná. Questi grandi fiumi sono principalmente navigabili e consentono di penetrare facilmente nelle regioni interne. Essi sono caratterizzati da un bacino idrografico molto ampio, riempito dalle molte precipitazioni equatoriali, che si verificano frequentemente in queste zone, e dai loro affluenti provenienti per lo più dalle Ande, bacino che con le sue inondazioni nutre le foreste pluviali per più di sei mesi all'anno. Queste aree inondate, chiamate "igapo" dagli indigeni, offrono maggiori territori per la riproduzione e più fonti di cibo per loro.
Comunque tutti i fiumi rientrano, secondo gli esperti, in tre grandi categorie, a secondo della qualità delle proprie acque: acque nere, acque chiare ed acque bianche. I ruscelli dalle acque nere sono quelli in cui il materiale organico colora l'acqua di scuro. Nonostante ciò la colorazione dell'acqua è trasparente perché la melma in sospensione è quasi assente, il più noto tra questi è probabilmente il Rio Negro.
Le acque chiare sono trasparenti ed incolori, di solito i fiumi di questo tipo nascono in zone con rocce molto antiche e dure, come in Brasile e nella Guyana, che non si erodono facilmente e non rilasciano sostanze nell'acqua.
Invece i fiumi dall'acqua bianca nascono o scorrono in aree dove le rocce di recente formazione sono soffici (come le Ande) e dilavano grandi quantità di materiale inorganico che rende l'acqua torbida. 
Come abbiamo già fatto notare nella pagina sul territorio, abbiamo deciso di fare un approfondimento su
il fiume con il maggior bacino della Terra che è pari al 34% dell’intera superficie dell’America meridionale, il Rio delle Amazzoni.

Oltre a questo fiume, ne esistono altri fiumi importanti che hanno un corso diverso; nel Brasile nordorientale scorre, attraverso gli altipiani orientali, il São Francisco, mentre fiumi minori solcano i versanti caraibico e pacifico delle Ande: di questi il più importante è il Rio Magdalena, che riceve le acque del Cauca. Anche questo sistema, che defluisce a nord attraverso le valli andine per sfociare poi nel mar dei Caraibi, offre una via d’accesso verso l’interno. I numerosi fiumi che scendono dalle Ande verso la costa del Pacifico hanno corsi brevi e rapidi; essi però hanno consentito per secoli l’agricoltura in Perù, Cile e nell’Argentina nordoccidentale, dove l’irrigazione è fondamentale.  

Per quanto riguarda i bacini lacustri, essi sono situati nelle regioni andine, a quote elevate (per esempio: i principali sono il lago Titicaca, il Poopó, il Buenos Aires, l’Argentino e il Nahuel Huapí), oppure ai piedi delle Ande stesse. A causa della complicata topografia della catena, spesso l'acqua si è accumulata in bacini chiusi, formando così laghi naturali.
Alti invece una volta facevano parte del fiume che, cambiando il suo corso, li ha isolati. Altri ancora sono all'interno di smisurate isole di detriti nei fiumi principali. Durante la stagione secca molti di questi laghi diventano quasi delle isole di fango ed i pesci che vi rimangono intrappolati sono facile preda di aironi ed altri predatori.

  

Approfondimenti:

 

IL RIO DELLE AMAZZONI

IL LAGO TITICACA

CASCATE

 

Cascate dell'Iguazù

Il Rio delle Amazzoni

 

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