Il Titicaca (8.330 km²), lago navigabile più alto al mondo (3.812 m sopra il livello del mare), è situato tra Bolivia e Perù.  Sulla derivazione del suo nome esistono due ipotesi: la prima secondo la quale deriverebbe dal nome dell’isola chiamata Intikjarka, termine che deriva da due parole ayamara e quelchua:  Inti, ovvero Sole, e kjarka, ovvero masso rupestre, la seconda sostiene che derivi da Titi, ovvero gatto o puma, e kaka, cioè pietra: ossia puma di pietra, in quanto dall'alto, il lago avrebbe la forma di un puma che caccia una viscaccia (roditore della famiglia dei cincillà). Per la precisione il Lago Titicaca misura 204 km di lunghezza per 65 di larghezza, ed occupa una area di 8.562 km², dei quali 4.772 km² sono in Perù e 3.790 km² in Bolivia. Grazie alla purezza dell'acqua, il lago è particolarmente trasparente (da 15 a 65 metri), e la qualità della luce è eccezionale; le montagne appaiono molto vicine, distano invece circa 20 o 30 km dal lago. Vi sono due tipi di climi: freddo e piovoso, oppure freddo e secco. Di notte la temperatura si abbassa in modo considerevole, scendendo spesso al di sotto dello zero nei mesi compresi fra giugno e agosto. Durante il giorno tuttavia il sole è invece molto forte.

La formazione geologica del lago è incerta. E probabile che sia nato dallo scioglimento di un ghiacciaio, ma alcuni scienziati sostengono la tesi dell'origine vulcanica. Altri ancora si ostinano a pensare che facesse parte di un grande sistema fluviale che sfociava nell'Oceano Pacifico.

Una leggenda degli indios racconta che il dio sole, con i figli Manco Capac e la sorella-consorte Mama Oello, emerse dalle acque del lago per dare origine alla dinastia inca. Secondo un'altra leggenda, durante la conquista spagnola il Titicaca divenne il deposito segreto dell'oro imperiale. Fra gli oggetti che dovrebbero trovarsi sul fondo c'è una catena d'oro dell'Inca Huascar, che pesava due tonnellate ed era conservata nel Coricancha, il Tempio del Sole di Cuzco; gli Incas l'avrebbero gettata nel lago per evitare che cadesse nelle mani degli spagnoli.

 Gli abitanti della regione vivono pescando nelle sue gelide acque, coltivando patate e allevando lama e alpaca in un territorio roccioso, ad altitudini che per noi sarebbero proibitive. E' questa l'area del paese in cui la tradizione è più forte, dove né gli invasori spagnoli né l'attuale miraggio della modernità sono riusciti a privare le popolazioni indipendenti della loro cultura sebbene essa sia arretrata.

Negli ultimi anni il lago Titicaca e` balzato alla ribalta delle cronache e non soltanto per ragioni turistiche. Questo lago più unico che raro e` al centro di una zona altamente suggestiva, sia per ragioni archeologiche sia per ragioni antropologiche. Lo scenario naturale, fra i picchi delle Ande non potrebbe essere più romantico.

A poca distanza dalla riva meridionale si trovano le rovine dell'antico complesso di Tiwanacu. E` ormai assodato che questo fu un centro religioso che servì per secoli un vasto impero. La civiltà sulle rive del Titicaca arrivò forse prima dello sviluppo della civiltà ellenica in Europa, e Tiwanacu venne probabilmente fondata intorno al 1.500 avanti Cristo. Si tratta, pertanto, di uno dei monumenti più antichi delle Americhe. Nessuno sa cosa causò l'abbandono di Tiwanacu e la scomparsa della sua civiltà, ma si specula che le frequenti alluvioni causate dal lago possano aver sommerso parti vitali della città.

Chiusa in un fazzoletto di territorio peruviano, sul lago si affaccia la simpatica cittadina boliviana di Copacabana. In pochi minuti di navigazione si arriva all'antistante Isla del Sol, che deve la sua fama al fatto di essere il luogo in cui (dice la legenda) nacquero Manco Kapac e Mama Huaca, i primi Inca.

Ma non è solo la bellezza paesaggistica del lago ad attirare archeologi e curiosi, ma anche i molteplici misteri che si dica il lago stesso nasconda.

La leggenda più intrigante e` naturalmente quella che lega Titicaca ad Atlantide. L'età presunta di questa civiltà, che combacerebbe con le notizie storiche tramandateci dai Greci, e le dimensioni della città sommersa alimentano la leggenda. Il problema, naturalmente, e` che nessuno e` ancora riuscito a trovarlo questo continente. La ragione potrebbe essere che Tiahuanaco, e ciò che conosciamo oggi di quella civiltà, costituivano forse soltanto il porto di quello che era un impero ben più vasto, e i resti di quell'impero non sono all’interno del Titicaca ma nelle sue vicinanze.

Il fatto che Tiahuanaco si trovi a 20 km dalle rive del lago può avere soltanto due spiegazioni logiche: o il livello del lago si e` abbassato oppure l'intera zona si e` sollevata. Entrambi possono essere dovuti soltanto a sconvolgimenti terrificanti, più o meno corrispondenti alla leggenda di Atlantide. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che Tiwanacu esistesse già 10.000 anni fa, quando la zona fu scossa dell'ultima grande catastrofe. Gli effetti di quella catastrofe sono difficili da stimare, ma si può credere che abbia completamente cancellato le tracce di una gloriosa civiltà.

Immagine del Lago Titicaca 

 

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