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ABITAZIONI E ATTIVITA'
la vita dei Lapponi si basa sulle renne |
I Lapponi presentano una civiltà che ha molti caratteri originali. Un certo numero della popolazione si dedica all’agricoltura, senza tuttavia trascurare la pesca; altri, sulle coste, sono prevalentemente pescatori, ma la maggioranza della popolazione si dedica all’allevamento delle renne ed è quindi seminomade, spostandosi con le mandrie d’estate in latitudine e longitudine. La vita dei Lapponi è basata sulla renna selvatica o addomesticata. Essi si nutrono del suo sangue, della sua carne e del suo latte: durante l’inverno il latte viene ghiacciato in piccole forme e consumato così; la “zuppa di sangue” fatta di scorza pestata o di farina e sangue costituisce un piatto assai importante e viene conservata liquida durate l’inverno entro otri fatti con lo stomaco della renna stessa. La renna è usata inoltre come animale da tiro. Morta essa fornisce la materia prima per fare abiti, berretti, scarpe, stringhe e corde.
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La
dimora estiva di questa popolazione ricorda lontanamente la tenda conica delle
popolazioni dell’Asia, ma ne differisce per una doppia ossatura speciale.
La prima intelaiatura consiste in due legni le cui estremità vengono fissate nel
terreno: i due archi di cerchio da essi formati sono disposti secondo due piani
verticali e paralleli; questi due archi sono riuniti da tre bastoni orizzontali:
uno alla sommità degli archi (a questo verrà appesa la pentola), gli altri due
dall’una e dall’altra parte. Su questa intelaiatura vengono disposti i paletti
ce formano l’intelaiatura esterna conica ricoperta di pezzi di tessuto di
materiale diverso.
I
Lapponi costruiscono i loro accampamenti dove possono fornirsi di acqua potabile
e di combustibile. Per facilitare gli spostamenti, essi portano con sé poche
cose. Non esistono mobili, a parte la cassa da viaggio e la culla sospesa al
soffitto.
RELIGIONE
Attualmente tutti i Lapponi sono cristiani, prevalentemente protestanti, ma la
vecchia religione sciamanista ha lasciato le sue tracce nei costumi del popolo.
CERIMONIA BATTESIMALE LAPPONE
C’è una particolare cerimonia purificatrice che segue la nascita: dopo il
battesimo cristiano, con un’altra cerimonia il bambino riceve un altro nome
lappone, generalmente quello di un antenato e che dovrebbe essere stato rivelato
alla mare in sogno. La cerimonia durante la quale viene dato questo nome è
generalmente eseguita da una donna, spesso dalla madre stessa. Un’altra donna,
per lo più la nonna, fa dono al bambino di un oggetto di rame usato durante la
cerimonia, che viene posto sul neonato come amuleto, sotto il braccio se è un
maschio, sul petto se è una femmina. Il bambino è così dedicato alla dea “donna
creatrice”. In seguito, se egli non cresce abbastanza robusto, la cerimonia può
essere ripetuta cambiando nome.
LE PREVISIONI DEL TEMPO
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Nell'arte della previsione del tempo i Lapponi hanno inventato dei riti
complicati. Per predirne l'avvenire, lo stregone (detto naid o noide) utilizzava
un tamburo magico di forma ovale, diviso in 3 o più settori, a rappresentare gli
spiriti del cielo, la terra e l'uomo, raffigurati da molti simboli. Il mago
poneva sopra il tamburo una bacchetta magica o degli anelli di rame. Poi cantava
battendo il tamburo ed entrava in estasi. Frattanto l'indicatore( bacchette o
anelli) si disponeva in un certo modo sopra i simboli del tamburo, e ciò
permetteva al mago di prevedere il futuro. La divinità principale sembrava
essere stata il Dio del tuono. Tra le altre divinità importanti era la Madre-
Terra ( Madar-Ahkkn), che presiedeva alle nascite e aveva grandi poteri
guaritori. Credevano che, al momento della morte, l'anima e il corpo si
separassero definitivamente; spesso veniva abbandonata la capanna dove era morto
qualcuno. Come presso molti popoli nordici, l'orso era uno dei più importanti
animali rituali, e molti tabù e credenze lo riguardavano.
LA CERIMONIA DEL TAMBURO
I saami hanno una cerimonia del tamburo. Il tamburo ha una funzione
importante nelle pratiche religiose. Lo sciamano lo usa durante le sue funzioni.
Il tamburo viene usato come oracolo o per trovare una direzione. Durante il
periodo del tamburo ciascuna famiglia lo usa per evocare gli dei e gli spiriti.
Denunciato come "strumento del diavolo" dai missionari cristiani il tamburo
venne confiscato e gli sciamani perseguitati. Molti tamburi vennero distrutti o
regalati come souvenir alle famiglie aristocratiche e reali d'Europa. Oggi
esistono solo 70 tamburi che si trovano principalmente nei musei in Svezia ed in
Norvegia. I Saami stanno tentando di farli tornare nelle loro terre da dove sono
partiti.
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IL
JOIJK
Il jojk è un modo speciale di cantare ed ha una lunga e ricca tradizione. E' un
tipo di canzone unica in Europa è un canto senza musica, modulato sulle melodie
del vento e del silenzio della tundra. Il jojk era una parte importante della
religione saami e perciò dimenticato in quei villaggi dove è giunta la
cristianità. Quando nasce un bambino si canta un jojk per sapere che tipo di
persona sarà questo nuovo essere. E' solito che i genitori cambino il nome del
figlio per qualche tempo o per diversi periodi: se il bimbo piange o sembra
essere triste. Essi pensano che le anime dei defunti vogliano tornare a vivere e
danno al bambino i loro nomi.
LA BEFANA DEI SAAMI
I Saami venerano la madre delle renne e la dea Sole Beiwe. Beiwe viaggia
con sua figlia, Beiwe-Neia, attraverso il cielo su un carro di ossa di renne,
portando cibo per le renne. Durante il solstizio d'inverno gli adoratori di
Beiwe macellano bianchi animali ed infilzano la loro carne in stecche di legno
legate con nastri lucenti. Ungono, poi, le loro porte di casa di grasso così
Beiwe può mangiare e riprendere il suo faticoso viaggio.
LE CAPITALI SAAMI
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Karasjok (Kárásjohka), la ”capitale” del Sápmi norvegesi, ospita numerose delle istituzioni sami, tra cui Sametinget (il parlamento sami norvegese istituito nel 1989) con il suo edificio unico, il museo nazionale della cultura sami - ”De Samiske Samlinger”, la NRK Sámi Radio, la biblioteca nazionale dei Sami ed il centro per artisti sami, per menzionarne alcuni.
È una cittadina interamente basata sul turismo. Si può visitare un vero accampamento dei sami e un gruppo di renne sull’altopiano, ascoltare lo “joik”, il canto dei sami, e assaggiare i piatti sami nel loro ambiente naturale, perfino partecipare anche ad un’escursione con cani da slitta o in motoslitta sugli altopiani innevati o combinate lo spettacolo dell’aurora boreale con la cultura e un’avventura sami.
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La città di Kiruna è la città più a Nord della Svezia situata al confine tra la Norvegia e la Finlandia, ed è ritenuta la capitale della Lapponia svedese. Con 19,000 abitanti Kiruna si trova sopra il circolo polare artico e da sempre è famosa per le sue miniere di ferro. È anche la sede del parlamento sami svedese, istituito nel 1993.I fenomeni suggestivi che si possono ammirare a Kiruna sono il sole di mezzanotte in estate e l'aurora boreale in inverno. Il nome Kiruna viene dalli lingua sami Giron e significa pernice bianca un bianco uccello nativo delle aree nordiche. Questo uccello è dipinto nello stemma della città insieme al simbolo del Ferro.
Inoltre
nel paese di Jukkasjärvi
appena fuori Kiruna, si trova Il primo albergo di ghiaccio al mondo. Quest’anno
l’Icehotel sarà completato tra l’8 e il 29 dicembre. Sarà grande 5.000 m2
con 82 camere, un bar e una chiesa. Accanto all'hotel ci sono chalet di legno e
delle camere appena costruite per chi non vuole dormire al freddo!
Persino i letti sono di ghiaccio, ma non si sente freddo poiché ci si poggia su
una base costituita da asticelle di legno, un materasso e una spessa pelle di
renna.
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Rovaniemi (Roavenjarga in lingua sami
settentrionale) è la capitale amministrativa della Lapponia, la provincia più
settentrionale della Finlandia, ha una popolazione di 35.400 abitanti; è anche
la sede del parlamento sami finnico, istituito nel 1996.
Il nome Rovaniemi è stato spesso ritenuto di origine lappone, in quanto "roavve"
in Sami indica una collina boscosa. Nei dialetti della Lapponia meridionale "rova"
significa invece cumulo di pietre o roccia.
Situata a ridosso del
Circolo Polare Artico, in corrispondenza dell'incrocio dei grandi fiumi
Kemi e Ounasjoki, questa città, nonostante si sia sviluppata intorno alla
collina di Ounasvaara, continua ad essere parte integrante della natura locale.
Le quattro incantevoli stagioni della Lapponia offrono all'intera regione
un'ampia gamma d'attrazioni uniche ed inimitabili. Rovaniemi è conosciuta come
importante centro turistico e come antico nodo commerciale. L'attività economica
è incentrata sul terziario, il commercio e la produzione di soluzioni legate
alle tecnologie informatiche. Il turismo avventura rappresenta un altro
importante settore economico di Rovaniemi, che le permette di cooperare
attivamente con numerosi operatori a livello internazionale.