L'Australia è un continente insulare
situato tra l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico meridionale, nel Sud-Est
asiatico, che costituisce, con la vicina isola della Tasmania, lo stato federale
del Commonwealth of Australia, membro indipendente del Commonwealth. Il
continente è delimitato a nord dal mare di Timor, dal mare degli Arafura e dallo
stretto di Torres; a est dal mar dei Coralli e dal mare di Tasman; a sud dallo
stretto di Bass e dall'oceano Indiano; a ovest dall'oceano Indiano. La
federazione australiana si estende per circa 4000 km da Capo Byron, estremità
orientale dell'Australia Occidentale, e per circa 3700 km da Capo York, a nord,
alla Tasmania, a sud. Con una superficie, compresa la Tasmania, di 7.682.300
km2, l'Australia è il più piccolo dei continenti.
La federazione
australiana (Commonwealth of Australia) comprende sei stati: (Nuovo Galles del
Sud, Queensland, Australia Meridionale, Tasmania, Victoria e Australia
Occidentale) e due territori, il Territorio della Capitale e il Territorio del
Nord. Sono amministrati dall'Australia: il Territorio Antartico Australiano,
l'isola Christmas, le isole Cocos, l'isola Heard e l'arcipelago McDonald,
l'isola di Norfolk, le isole Ashmore e Cartier, e il territorio delle isole del
Mar dei Coralli. La capitale dell'Australia è Canberra.
Il territorio
australiano, prevalentemente pianeggiante, ha un'altitudine media di 300 m. La
vasta zona interna del paese, chiamata Outback, è costituita infatti da pianure
e bassi altipiani; a nord-est i rilievi sono più pronunciati. Il continente è
caratterizzato da coste basse e pianeggianti; le pianure costiere a est, sud-est
e sud-ovest sono le zone più densamente popolate del continente.
Parallelamente alla
costa pacifica, dalla penisola di Capo York, a nord-est, allo stato di Victoria, a sud-est, si estende la Grande Catena Divisoria i cui rilievi hanno
un'altitudine media di 1200 m: essa comprende la New England Range e le Blue
Mountains, nel Nuovo Galles del Sud, e le Alpi australiane, comprendenti le
Snowy Mountains, che si estendono fino allo stato di Victoria. Qui si trova la
cima più elevata del continente, il monte Koßciuszko (2228 m), sede del parco
nazionale Koßciuszko. Alla Grande Catena Divisoria appartengono anche i rilievi
della Tasmania, l'isola situata all'estremità sudorientale del continente, dal
quale è separata dallo stretto di Bass.
Oltre la metà del
territorio australiano è occupata dal Grande Scudo Australiano, che si estende
nella sezione centroccidentale del continente comprendendo parte del deserto
Simpson, alcune catene isolate e zone depresse e pianeggianti quali il Gran
Deserto Sabbioso, il Gran Deserto Vittoria e la Nullarbor Plain, rispettivamente
situati nella zona nordoccidentale, centrale e meridionale. La Nullarbor Plain è
un arido altopiano calcareo (il suo nome significa "senz'alberi"), di formazione
geologica molto antica, praticamente disabitato.
I maggiori rilievi dell'Australia Occidentale si trovano nella catena di
Hamersley, di King Leopold e di Darling, nelle vicinanze di Perth. Nella parte
meridionale del Territorio del Nord si trovano invece i monti Macdonnell e nel
nord dell'Australia Meridionale i monti Stuart e Musgrave. La regione di
Kimberley, nell'Australia Occidentale, e la Terra di Arnhem, nel Territorio del
Nord, sono altipiani rocciosi che presentano singolari formazioni isolate dovute
a fenomeni erosivi.
Tra il Grande Scudo
Australiano e la Grande Catena Divisoria si estende il Grande Bacino Artesiano,
una vasta depressione dove sono situate alcune tra le più fertili pianure
australiane. Esso è formato dai tre bacini di Carpentaria, dell'Eyre e del
Murray. Le pianure ondulate del bacino di Carpentaria formano uno stretto
corridoio che dal golfo di Carpentaria si estende verso l'interno, tra la catena
dei Selwyn e la Grande Catena Divisoria. Più a sud, il bacino dell'Eyre si
estende nella parte centrale e settentrionale del continente, tra il Queensland
sudoccidentale, l'Australia Meridionale nordorientale e il Nuovo Galles del Sud
nordoccidentale. A nord del bacino il territorio è pianeggiante, mentre verso
l'arido interno diventa desertico e roccioso; nel deserto Simpson, a nord del
lago Eyre, si trovano dune sabbiose. L'Eyre, un esteso lago salato, è situato
nella parte centromeridionale del continente e a esso tributano numerosi sistemi
idrografici. Il bacino del Murray si estende verso l'interno, dalle zone
costiere dell'Australia Meridionale e di Victoria alle regioni occidentali del
Nuovo Galles del Sud, delimitato a ovest dai monti Flinders e a est dalle Alpi
australiane. Generalmente arido, comprende vaste zone di dune sabbiose, a ovest
una zona desertica rocciosa e nella parte orientale ampie pianure alluvionali
attraversate dai principali affluenti del fiume.
L'Australia presenta una linea costiera generalmente regolare, con pochi golfi o promontori. Le maggiori insenature sono costituite dal golfo di Carpentaria a nord e dalla Grande Baia Australiana a sud; tra i numerosi porti, i principali sono quelli di Sydney, Hobart, Port Lincoln e Albany. La Tasmania ha coste più frastagliate, soprattutto a sud-est, incise da profonde insenature e costellate da numerose piccole isole. Per oltre 2000 km, parallelamente alla costa orientale del Queensland, da Capo York alla città di Bundaberg, si estende la Grande Barriera Corallina.
L'Australia ha avuto origine dall'antico Gondwana, continente della primordiale Pangea; la sua formazione geologica è quindi molto antica e risale a un periodo compreso tra i 3 e i 4 miliardi di anni fa. L'altopiano dello Scudo Australiano occidentale posa su una vasta e stabile piattaforma di rocce precambriane e ignee che costituiscono il nucleo centrale del continente originario. Insieme all'Antartide, esso si staccò dal Gondwana nel periodo giurassico, meno di 200 milioni di anni fa, per divenire un continente a sé stante, tuttora in progressivo movimento verso l'unione con l'Asia. Le spesse rocce sedimentarie che appartengono alla Grande Catena Divisoria costituiscono un'ampia geosinclinale che si aprì nel Paleozoico, la cui evoluzione ha portato alla formazione delle catene montuose e vulcaniche.
Il territorio
australiano, per due terzi desertico o semidesertico, presenta pochi fiumi
perenni, che scorrono lungo i confini orientali e sudoccidentali del continente
e in Tasmania. La Grande Catena Divisoria costituisce il bacino idrografico
dell'Australia orientale. Tra i fiumi che, sul versante orientale, sfociano nel
mar dei Coralli e nell'oceano Pacifico meridionale, i più importanti sono il
Burdekin, il Fitzroy e l'Hunter. A ovest della Grande Catena Divisoria, il fiume
Murray, alimentato alla sorgente dalle nevi del monte Koßciuszko e da lunghi
affluenti quali il Darling e il Murrumbidgee, attraversa le zone pianeggianti
dell'interno; esso sfocia nell'oceano Indiano, sulla costa meridionale, a est di
Adelaide e segna buona parte del confine tra il Nuovo Galles del Sud e il
Victoria. Il bacino dei fiumi Murray, Darling e Murrumbidgee è il principale
sistema idrografico del continente e occupa un'area compresa tra Queensland,
Nuovo Galles del Sud, Victoria e Australia Meridionale, attraversando fertili
aree agricole e terreni da pascolo. Durante la stagione delle piogge, i fiumi
sono in gran parte navigabili.
Parte del Territorio del
Nord è compresa nel bacino dei fiumi Victoria, Daly e Roper, mentre i principali
fiumi del Queensland, che sfociano nel golfo di Carpentaria, sono il Flinders,
il Gilbert e il Leichhardt. Tra i pochi fiumi dell'Australia Occidentale si
trovano il Fitzroy, l'Ashburton, il Gascoyne e il Murchison.
I laghi naturali
dell'interno, alimentati da corsi d'acqua di portata limitata o presenti
soltanto nella stagione delle piogge, sono perlopiù ridotti dall'evaporazione a
depositi salini o a laghi salati; tra i maggiori, nella zona centrale e
meridionale del Gran Bacino Artesiano, vi sono l'Eyre, il Torrens, il Frome e il
Gairdner, resti di un vasto mare interno che si estendeva un tempo a sud del
golfo di Carpentaria.
Nella Nullarbor Plain e nelle vaste aree interne occidentali la rete idrografica
è formata da corsi d'acqua sotterranei e da falde acquifere artesiane. Circa il
70% delle falde sotterranee si trova nel Grande Bacino Artesiano, il più esteso
del mondo; altri bacini artesiani si trovano nelle regioni del nord-ovest e del
sud-est, e lungo la costa della Grande Baia Australiana.
Per fornire adeguati approvvigionamenti d'acqua alla popolazione urbana
dell'Australia e alle zone agricole, sono state costruite numerose dighe lungo i
fiumi; in particolare sono stati realizzati progetti ambiziosi tra i quali il
piano Snowy Mountains, nelle Alpi australiane del Nuovo Galles del Sud
(1949-1974), e il piano per il fiume Ord, nella regione delle Kimberley,
iniziato nel 1962.
Il clima dell'Australia varia da tropicale-monsonico, nelle regioni settentrionali, a temperato, in Tasmania; prevalentemente caldo e arido, beneficia dell'influenza del mare soltanto lungo la costa. In oltre due terzi dell'Australia continentale, nelle aree occidentali e centrali, le precipitazioni sono inferiori ai 500 mm l'anno e un terzo del territorio è desertico. Una media delle precipitazioni di 1000 mm annui si registra solo nel 10% del territorio, a nord, lungo le coste orientali e sudoccidentali.
Lungo la costa settentrionale, dal clima tropicale, si alternano due stagioni: una molto calda e umida, con precipitazioni estive concentrate nei mesi di febbraio e di marzo, portate dai monsoni che soffiano da nord-ovest; e una stagione invernale calda e secca caratterizzata dagli alisei di sud-est. In numerosi punti lungo la costa settentrionale e nordorientale le precipitazioni raggiungono in media i 1524 mm annui; nel Queensland settentrionale, intorno a Cairns, le precipitazioni superano i 2500 mm annui.
Al
confine della regione monsonica si trovano le praterie dell'arida savana, dove
le acque artesiane integrano le scarse precipitazioni. Nell'Australia
Occidentale, centrale e settentrionale le temperature estive variano in media
tra i 26,7 °C e i 29,4 °C, ma spesso superano i 38 °C.
Le regioni temperate calde della costa meridionale dell'Australia presentano quattro stagioni, con inverni freddi ed estati molto calde: in gennaio e febbraio si registrano temperature che variano in media tra i 18 e i 21 °C, mentre giugno e luglio sono i mesi più freddi, con una temperatura media di circa 10 °C, fatta eccezione per le Alpi australiane, dove la temperatura può raggiungere una media di circa 2 °C; precipitazioni a carattere nevoso si verificano nella zona del monte Koßciuszko. Nelle zone costiere orientali la piovosità è costante lungo tutto l'anno, anche se si hanno maggiori precipitazioni durante l'estate. Sulle coste occidentali e meridionali, temperate calde, piove soprattutto in inverno, perlopiù a causa dei venti provenienti da ovest.
Le precipitazioni sono abbondanti in Tasmania, nell'area dal clima temperato freddo, portate dai venti occidentali d'estate e dalle burrasche cicloniche d'inverno. Oltre che sulle Alpi australiane nel Nuovo Galles del Sud, precipitazioni a carattere nevoso si hanno durante l'inverno anche nella zona settentrionale dello stato di Victoria, in Tasmania. Tutti gli stati meridionali sono esposti all'azione dei venti caldi e secchi, che provengono dall'interno e possono causare improvvisi e notevoli innalzamenti della temperatura. Quasi ogni anno la siccità colpisce alcune zone dell'Australia, e non sono rari cicloni tropicali e inondazioni circoscritte. Nell'Australia sudorientale, compresa la Tasmania, si verifica il maggior numero di incendi boschivi al mondo.
FLORA
La flora australiana ha caratteristiche che dipendono dal millenario isolamento dell'Australia dagli altri continenti: le peculiarità consistono in una relativa povertà di forme e nella presenza di generi e specie tipici ed esclusivi della sua area.
Sul versante marittimo delle Alpi Australiane prevalgono boschi di eucalipti, acacie, cedri, pini; nelle basse terre centrali predominano la savana, la prateria e le steppe; nelle zone più aride si trovano prima una vegetazione del tipo a macchia spinosa, detta scrub, con una sparuta flora cespugliosa e cespitosa, e poi il deserto, a nord, in prossimità del tropico del Capricorno, troviamo la foresta pluviale.
FAUNA
Anche per quanto
riguarda la fauna, il millenario isolamento del continente ha prodotto delle
considerevoli singolarita’.
Ne parla in modo molto simpatico e divertente Bill Bryson, uno scrittore americano di viaggi, nel suo libro “In un paese bruciato dal sole”, dove annota che qui si trova la “cosa” vivente piu’ grande del mondo – cioe’ la barriera corallina, ed inoltre “le creature piu’ letali che in qualunque parte del mondo. I dieci serpenti piu’ velenosi al mondo sono tutti australiani. Cinque delle sue creature – ragno dei cunicoli, la medusa a scatola (box jellyfish), il blue ringed octopus, la zecca ixodes holocyclus, ed il pesce pietra – sono le piu’ letali del loro tipo al mondo.”
Ed aggiunge “ l’ottanta per cento di cio’ che vive in Australia non si trova da nessun’altra parte. Per di piu’, si manifesta con una abbondanza tale che appare incompatibile con l’asprezza dell’ambiente. L’Australia e’ il piu’ secco, piatto, caldo, arido, sterile e climaticamente aggressivo di tutti i continenti abitati. (Solo l’Antartide e’ piu’ ostile alla vita). E’ un posto cosi’ inerte che persino il suolo e’, tecnicamente parlando, un fossile. Eppure brulica di innumerevoli vite. Solo considerando gli insetti, gli scienziati non hanno la piu’ pallida idea se il totale delle specie sia 100.000 o il doppio.”
Per quanto riguarda il mare, e’ noto che i migliori documentari sugli squali bianchi – i piu’ grandi tra gli squali predatori- sono stati girati in Australia, dove alcuni stabilimenti balneari sono protetti con reti anti-squalo. E i territori paludosi del nord, come ha raccontato in modo divertente il film “Mr. Crocodile Dundee” sono popolati da coccodrilli che piu’ volte hanno attaccato l’uomo con esiti fatali.
Anche animali meno nobili come i vermi e le formiche hanno dei rappresentanti speciali in Australia. Tra i primi si registra la presenza del “Megascolides australis” un verme di terra lungo mediamente piu’ di mezzo metro ( ma si dice che alcuni esemplari fossero di oltre 3 metri) e, tra le seconde, la “Nothomyrmecia” un tipo di formica che viene definita una specie di fossile vivente trovata praticamente per puro caso proprio in Australia.
I Marsupiali sono caratteristici dell’ Australia. Tra essi il più conosciuto è il canguro. Marsupiali sono anche il koala, od orso australiano, il vombato e la talpa marsupiale. Propri dell'Australia sono i Mammiferi Monotremi ornitorinco ed echidna.
I Pinnipedi sono rappresentati da diversi generi e specie di foche; tra i Roditori indigeni, notevoli sono i grandi topi acquatici; pure numerosi sono gli Insettivori. L'ordine dei Carnivori ha un solo rappresentante: il cane selvatico o dingo.
Tra l’avifauna, oltre a uccelli dalle piume magnifiche come gli uccelli-lira e gli uccelli del paradiso, ci sono diverse specie di pappagalli, uccelli molto primitivi come l'emù, ed è caratteristico il kookaburra, un uccello il cui verso sembra la risata di un uomo. Abbondano anche i Rettili e gli Anfibi. Persino un animale come il coniglio – importato dall’ Europa intorno al 1860 – in Australia ha avuto uno sviluppo abnorme ed una storia da raccontare.
KOOKABURRA
Questo uccello è noto anche come “Laughing Kookaburra” ossia uccello che ride, in quanto il suo canto sembra una nostra risata. Gli adulti sono lunghi circa mezzo metro, e sono abbastanza comuni, essendo ben adattati anche dopo le alterazioni al loro habitat causate dall’insediamento degli europei. Il loro canto, o meglio la loro risata, ha colpito i coloni al punto che li hanno portati anche nell’Australia Occidentale ed in Tasmania ( il kookaburra e’ originario della Australia orientale).
VERME GIGANTE
Questo animale è considerati tra i più grandi vermi di terra del mondo con una lunghezza media di 80 cm. ed un diametro di 2 cm. Il suo corpo e’ costituito da 300 a 500 segmenti. È un animale ermafrodito. Devono essere in due per dare luogo alla riproduzione ed ogni individuo genera un singolo uovo, contenente un singolo embrione, che richiede circa un anno per dischiudersi. Vive e si nutre esclusivamente nel sottosuolo. Date le sue dimensioni, quando si muove sottoterra, producono un caratteristico rumore che si può udire anche in superficie. Pur non avendo predatori naturali, è una specie a rischio di estinzione per l’alterazione dl loro habitat.
PESCE PIETRA
Questo pesce è considerato il più velenoso del mondo. Il veleno viene iniettato da 13 spine sulla pinna dorsale.
Sebbene non si siano registrate vittime in Australia dall’arrivo degli Europei, si pensa che molti pescatori possano essere morti toccando inavvertitamente questo pesce, che si mimetizza alla perfezione come una roccia o un corallo.
Dal 1959 e’ stato sviluppato un antidoto per il veleno del pesce pietra, la cui puntura e’ comunque estremamente dolorosa.
E’ lungo da 35 fino a 50 cm. e la sua tecnica di caccia consiste nello stare immobile e colpire fulmineamente i pesci ed i crostacei che gli passano accanto. I suoi predatori sono gli squali e le razze.
BOX JELLYFISH ( MEDUSA A SCATOLA)
Questa medusa detta anche “Sea wasp” (vespa di mare) è praticamente invisibile, ed il contatto con i suoi tentacoli può essere fatale anche per un uomo adulto.
Sembra provato che questa creatura sia dotata di 4 occhi, anche se non è spiegato come possa utilizzare l’informazione visiva non avendo un cervello. In ogni caso si è osservato che evita anche i più piccoli ostacoli.
Probabilmente queste meduse tentano di evitare il contatto con l’uomo. Le celle velenose sui tentacoli (oltre 5000) vengono attivate dal contatto con la pelle dell’uomo, dei pesci e delle conchiglie e viene emesso un veleno che entra subito in circolazione causando dolori fortissimi: ha effetti sul cuore , sul sistema nervoso e causa necrosi della pelle. Tentando di rimuovere i tentacoli, che aderiscono alla pelle, si causa una ulteriore emissione di veleno. L’applicazione di aceto limita invece l’emissione del veleno, mentre per bloccarne gli effetti (arresto cardiaco, paralisi) e’ necessario ed urgente l’intervento medico.