Mammifero della famiglia Ornitorinchidi, tipico dell'Australia e della Tasmania.

Lungo sino a 60 cm, ha testa piccola con muso prominente, formante una sorta di becco largo e piatto, rivestito di tessuti teneri e provvisto di speciali lamelle cornee atte a trattenere il cibo. L'ornitorinco infatti possiede solo rudimenti degli embrioni dentali.

Ha gli occhi piccoli e manca del padiglione auricolare; ha tronco appiattito, munito di coda larga e depressa, lunga circa 15 cm. Gli arti, corti, hanno estremità a 5 dita con unghie e palmate, in relazione ai costumi acquatici; gli arti anteriori sono pure atti allo scavo; il maschio porta sul piede uno sprone collegato a una ghiandola velenifera.

La pelliccia è molto morbida, di color bruno-nerastra, grigiastra inferiormente. L'ornitorinco era divenuto assai raro a seguito della caccia per la pelliccia, ma da tempo è rigidamente protetto.

In cattività l'ornitorinco può vivere oltre dieci anni. Negli zoo è allevato con grande difficoltà e si tiene in reparti appositi detti "platipusari": l'ornitorinco è infatti anche chiamato platipo.

            Animale globalmente ben adattato alla vita acquatica, l'ornitorinco trascorre in acqua meno del dieci per cento del suo tempo, trascorrendo il resto nella tana. Questa è un cunicolo più o meno orizzontale scavato sulla riva di un fiume o di un lago e dotato di alcune entrate, gallerie di accesso e di una camera finale. Le entrate si trovano di solito a uno o due metri sul livello dell'acqua e la galleria presenta numerose curve e si svolge per parecchi metri (anche oltre venticinque). Ogni tana ospita in genere una coppia (talvolta un individuo solo), che vi trascorre le ore diurne più calde e la notte, abbandonandola normalmente verso il tramonto e l'alba.                      

    I costumi crepuscolari dell'ornitorinco sono dovuti probabilmente a problemi di termoregolazione e non a necessità protettive nei confronti di predatori; infatti solo occasionalmente qualche ornitorinco viene ucciso dai grandi serpenti o dai varani.                         Le volpi, recentemente introdotte in Australia, rappresentano probabilmente il pericolo maggiore, mentre i conigli europei, pure introdotti, possono danneggiare gravemente le tane degli ornitorinco scavando essi stessi tane profonde e numerose.

In acqua l'ornitorinco nuota ottimamente con le zampe anteriori, la cui palmatura, ampia ed estesa oltre l'estremità delle dita, a terra viene ripiegata sotto il piede, permettendo all'animale di arrampicarsi più agevolmente sulle sponde ripide, con l'aiuto delle unghie, che restano esposte, o di scavare.

Sul fondo dell’acqua, l'ornitorinco cattura piccoli animali, come crostacei, vermi, molluschi, larve d'insetti, ecc., che scova per mezzo delle numerosissime terminazioni sensitive che bordano il "becco" restando in immersione per alcuni minuti consecutivi; sott'acqua la vista non viene usata, dato che gli occhi, unitamente al condotto uditivo, vengono ricoperti da un'apposita piega della pelle. Insieme alle prede l'ornitorinco raccoglie e immagazzina nelle tasche guanciali anche ghiaia.

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