La foresta boreale

La vegetazione del Canada é di formazione abbastanza recente.  Le foreste canadesi hanno avuto origine infatti solo dopo l'arretramento dei ghiacci che 15.000 anni fa ricopriva l'intero paese, all'infuori della costa occidentale.   Il Canada ha otto tipi di formazioni vegetali riconducibili ad altrettante zone climatiche.
All'estremo nord, oltre il limite della fascia forestale, si stendono le desolate pianure rocciose della tundra artica, la cui vegetazione é costituita essenzialmente da licheni e da piccoli fiori selvatici dalla fioritura molto breve.  Il clima particolarmente rigido di questa zona impedisce la crescita di alberi e cespugli.
La foresta boreale é la regione vegetale più vasta e quella che meglio rappresenta il Canada.  La foresta boreale contiene la più alta concentrazione di alberi del paese tra i quali quelli più comuni sono l'abete bianco, l'abete del balsamo, il pino grigio e l'abete montano.

 

 

La foresta di latifoglie  tipica delle regioni dei grandi laghi

Nella regione orientale, a sud della foresta boreale, si trova la foresta dei Grandi Laghi e del Fiume San Lorenzo composta da un insieme di conifere nordiche e di latifoglie; abeti, pini, tra cui il maestoso pino strobo, ma anche querce, aceri, betulle e altre specie sono gli inconsapevoli artefici degli incredibili colori autunnali canadesi.
La foresta delle Montagne Rocciose é composta di specie sub-alpine come l'abete di Engelman, l'abete montano e i larici.  Nelle zone di alta quota sono comuni anche il pioppo e il pino lodgepole. 

La Pontederia

 La pontederia, con i suoi fiori di color blu violaceo disposti a spiga e le lunghe foglie verdi a forma di freccia, cresce dall'Ontario alla Nova Scotia, in prossimità di stagni e di ruscelli poco profondi.
La lisimachia é una bellissima pianta piuttosto alta da fiori viola rosati che cresce sui bordi delle strade, nei canali e nelle paludi.  Attualmente é poco amata poiché si riproduce molto velocemente inibendo lo sviluppo delle altre piante acquatiche.
La comunissima Castilleja con il suo color rosso fuoco crea uno splendido contrasto con il blu e il grigio delle Montagne Rocciose. 

 La Castilleja

 Lungo i sentieri forestali meno battuti cresce in tutto il paese la Monotropa uniflora.  Questa pianta si insinua tra i detriti del suolo boschivo in posti umidi e ombreggiati.  E' una pianta dall'aspetto spettrale di color bianco argento e priva di verde e di fiori colorati.  Nel periodo della fioritura, l'estremità superiore di questa pianta, lunga più o meno come un dito, si piega in avanti assumendo le sembianze di una pipa.

Le foreste millenarie del Nord America sono estremamente diversificate.
Esse comprendono le foreste boreali che si estendono tra New Foundland e Alaska , la foresta pluviale costiera del Canada occidentale e la miriade di residue foreste temperate che sopravvivono nelle aree più remote.

Insieme, queste foreste conservano una immensa quantità di carbonio, contribuendo a prevenire l'effetto serra , e assicurano l'habitat a grandi mammiferi , quali l'orso bruno, il puma e il lupo che una volta
popolavano tutto il continente. In Canada si stima che le foreste primarie assicurino l'habitat ai due terzi delle 140.000 specie di piante, animali e microrganismi del paese. Diverse di queste specie ancora non sono state
studiate esaurientemente dalla scienza.

La distribuzione della Foresta Boreale in Canada ( in verde) e delle foreste di conifere e latifoglie (verde chiaro).


Le foreste millenarie del Nord America assicurano inoltre la vita a migliaia di popoli indigeni, come gli Eyak e i Chugach dell'Alaska sudorientale, gli Hupa e i Yurok della California settentrionale. Del milione di aborigeni del Canada (First Nation, Inuit e Métis),almeno 80% vive in riserve e comunità situate nelle foreste boreali e temperate, che storicamente hanno assicurato loro cibo e riparo, e la forma dello stile di vita tradizionale.
Gli Stati Uniti hanno già perso il 94% delle loro foreste primarie. Di quel che rimane, l'85% è direttamente minacciato. Come se non bastasse, gli Stati Uniti si sono sempre ri fiutati di firmare la Convenzione sulla Biodiversità , e di conseguenza proteggere la restante diversità biologica e culturale.
Tra il 1990 e il 2000 l'America del Nord ha perso almeno 12,3 milioni di ettari di foreste naturali e benché sulla carta vi sia un incremento delle
aree designate per la conservazione, dal 6,9 all'11,1%, solo una piccola parte di esse si trova nelle zone di foresta pri m a ria intatta.
Canada e Stati Uniti fanno parte dei paesi G8 che nel 1898 si erano impegnati a Birmingham ad eliminare il taglio e il commercio di legno illegale.Questo impegno è stato riaffermato nei vertici G8 del 1999 e 2000 ,ma entrambi ,e in particolare gli Stati Uniti, continuano ad
importare indiscriminatamente legno da aree come l'Amazzonia in cui il fenomeno del taglio illegale è la norma .