L' incremento dell'inquinamento nel nostro pianeta può avere effetti disastrosi non solo per il clima e per gli oceani, ma anche per gli abitanti della Terra. La flora e la fauna sono negativamente interessate da questi cambiamenti, perchè mutamenti climatici significano anche mutamenti nella vita degli animali e quindi un notevole sforzo di adattamento. Secondo i dati della "LISTA ROSSA" (la lista delle specie viventi a rischio estinzione) dell'unione mondiale della conservazione, sono ben 12.257 le specie animali e vegetali che sono a rischio di estinzione. Tra queste 6.774 sono piante e 5.483 sono animali.
I
Vertebrati
In totale tra i vertebrati risultano minacciate 3.524 specie sulle 17.127
analizzate (il 21%). Rispetto al totale delle
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specie
conosciute, cioè 56.586, la percentuale di quelle minacciate è del 6%.
Gli invertebrati
Tra gli invertebrati, sono in pericolo 1.959 specie sulle 3.382 valutate (ma
sono oltre un milione e centonovantamila quelle conosciute). La percentuale delle
specie minacciate rispetto a quelle analizzate è del 58% mentre rispetto a
quelle conosciute è dello 0,2%.
Le piante
Tra le piante sono minacciate 6.774 specie sulle 9.706 valutate (le specie
conosciute sono oltre 28.700). La percentuale delle specie minacciate
rispetto a quelle analizzate è del 69% mentre rispetto a quelle conosciute è
del 2%.
Quali possono essere le cause principali che generano il meccanismo di
estinzione delle specie?
La prima causa è la perdita della biodiversità, ovvero la distruzione
dell'habitat naturale a causa dell'agricoltura, della crescita delle
infrastrutture e della deforestazione.
La seconda è l'invasione delle specie "aliene" introdotte dall'uomo, che
mettono a rischio molte specie native per la competizione.
La terza
causa è il prelievo diretto delle specie da parte dell'uomo per il commercio
locale o internazionale.
La quarta e ultima causa è costituita infine dall'inquinamento (cambiamenti
climatici, piogge acide, smog, contaminazione acqua e suolo).
Tutti i
governi del mondo già dal 2002 si sono impegnati a ridurre
significativamente la perdita della biodiversità entro il 2010 (impegno
riaffermato nel recente World Summit delle Nazioni Unite del settembre
2005): per ottenere questi risultati sono indispensabili politiche capaci di
incrementare e salvaguardare efficacemente le aree protette e di avviare
processi di ripristino e restauro ecologico sui territori per rimettere in
connessione tra di loro i sistemi naturali, oggi sempre più frammentati a
causa dell'uomo. Solo agendo in questo modo si può contribuire a ridurre la
riduzione della biodiversità e a contrastare i danni provocati dai
mutamenti climatici indotti dall'intervento umano, che vedono particolarmente
a rischio le specie dell'area mediterranea.
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Per quanto riguarda l'Italia, più di trecento specie sono considerate dagli esperti internazionali sull'orlo dell'estinzione o già estinte come, ad esempio, l'avvoltoio monaco o il gobbo rugginoso, una bellissima anatra dal becco turchese. Sono a rischio molti animali tra cui squali, mante, delfini comuni, foche monache, tartarughe marine, balenottere comuni e decine di uccelli che frequentano i nostri laghi e stagni, tra cui anatre e poi pipistrelli, lucertole, tritoni e serpenti. Persino la biodiversità dei fiumi è a rischio. decine le specie di pesci considerati ormai quasi estinti, tra cui lo storione, il carpione del Garda, l'alborella appenninica. In grave pericolo sono anche numerosissime piante quasi sconosciute ma preziose perché esclusive di molte isole. Sicilia e Sardegna in testa tra le regioni più ricche di biodiversità già a rischio e che oggi sono chiamate ad intervenire con politiche puntuali di salvaguardia. Riassunto delle specie animali più a rischio d'estinzione:
Animali marini
La balenottera comune, il delfino comune e
il tursiope, il grampo, l'orca, la foca monaca, la tartaruga marina
"caretta caretta" e la tartaruga liuto (sporadica sulle nostre coste), numerosissime
specie di squali e mante e due specie di cavalluccio marino.
Animali comuni
A sorpresa, nella Lista Rossa appaiono animali comuni come
il ghiro, lo scoiattolo rosso, sempre più incalzato dalla più invasiva
specie americana introdotta, e poi altri piccoli roditori come il topo
quercino e il topolino selvatico alpino.
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Sempre più a rischio ci appare il gruppo dei pipistrelli: quasi tutti quelli presenti in
Italia sono inseriti nella Lista Rossa degli animali in via d'estinzione; i
pipistrelli sono infatti un gruppo di animali particolarmente sensibile ai
cambiamenti introdotti nei loro ambienti. come l'inquinamento o la
distruzione delle delicate aree rifugio.
Volatili
Anche gli uccelli italiani sono a rischio: decine di specie di volatili ci
appaiono infatti a rischio di estinzione; tra queste spiccano la moretta tabaccata, l'albanella pallida, una particolare
quaglia, il gabbiano corso dal becco rosso, la gallina prataiola, il
nibbio reale ed il falco grillaio.