Inquinamento di un'industria

Una delle maggiori cause del surriscaldamento globale è l'inquinamento. In Italia circolano più autoveicoli che negli altri Paesi d'Europa: 41 milioni per 57 milioni di abitanti, contro i 50 milioni su 82 in Germania, i 35 milioni su 59 in Francia. Con un indice di 1,74, cioè un auto per ogni abitante e mezzo, l'Italia ha la più alta densità automobilistica in Europa dopo il Lussemburgo (1,58) e occupa il terzo posto nella graduatoria mondiale.

Vi è da tempo l' evidenza del ruolo dell'inquinamento nell'aumentare della frequenza di danni alla salute e degli effetti nocivi a lungo termine. lo spettro di patologie la cui frequenza risulta aumentata in relazione al grado di inquinamento va dalle malattie cardiocircolatorie alle affezioni respiratorie, ai tumori.
in Europa negli ultimi 30 anni si è registrato un incremento dell'1,2% annuo dei tumori fra 0 e 14 anni e dell'1,4% tra i 14 e i 19 anni. La riduzione della mortalità per cancro specie nel sesso maschile può essere fuorviante. Tali risultati infatti sono raggiunti con terapie molto costose che raramente permettono di raggiungere una completa guarigione.
Troppo spesso viene identificata la prevenzione del cancro con la sua diagnosi precoce: questa confusione distrae dal concetto che la prevenzione consiste nella riduzione dell'esposizione agli agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni.
una seria politica di tutela sui luoghi di lavoro ha ridotto una parte delle neoplasie professionali, ma spesso ci si dimentica che le sostanze tossiche e nocive non cessano di essere tali una volta usciti dalle fabbriche.
può essere fuorviante anche attribuire la maggior incidenza di cancro principalmente allo stile di vita, continuando a sottovalutare gli effetti dell' inquinamento a cui l'intera popolazione è esposta.
Questa pagina è stata fatta per avvertirvi dei pericoli più gravi che si corrono e per invitarvi a porvi rimedio. In realtà questo è solo uno dei tanti avvertimenti, se otterrà o no l'effetto desiderato dipende solo da voi.

Vi sono vari tipi di inquinamento: quello idrico, quello atmosferico e quello del suolo. Questi tre tipi di inquinamento spesso dipendono dalla stessa fonte, molte industrie infatti li provocano tutti e quattro.

 

Inquinamento idrico

Si continua a scaricare nei fiumi e,quindi, nei mari, una grande quantità di sostanze nocive, come petrolio, nafta, solventi chimici, metalli pesanti, emulsionanti, detergenti e detersivi, gas chimici, insetticidi, liquidi di fogna, rifiuti radioattivi, ecc. , che si accumulano e ostacolano il normale sviluppo delle vita. L’inquinamento delle acque può essere di origine industriale, agricola o domestica.

L’inquinamento di origine industriale è causato dall’immissione nei fiumi, nei laghi e nei mari di acque provenienti dalle varie “lavorazioni” spesso contenenti sostanze tossiche. Hanno pure origine industriale l’inquinamento termico, l’inquinamento


I fumi inquinanti di un'industria oscurano il disco solare

 radioattivo e quello da idrocarburi.
L’inquinamento di origine agricola è dato dall’uso sconsiderato dei fertilizzanti chimici.
Certamente, però, nell’ambiente dell’inquinamento di origine agricola sono i più dannosi i pesticidi, come i diserbanti, gli anticrittogamici e gli insetticidi, che sono molto tossici e difficilmente degradabili.
Infine, l’inquinamento domestico è quello dovuto allo scarico dei liquami di fogne urbane che raccolgono residui organici, detersivi e altri rifiuti. I detersivi delle lavatrici vanno nelle fogne e da queste nei fiumi e nei mari: sono quattro milioni di quintali ogni anno in tutto il mondo! La loro schiuma si sparge nelle acque come un velo sottilissimo e impermeabile che impedisce la diffusione dell’ossigeno e, perciò, la vita delle alghe; spruzzata dalle ondate, uccide anche la vegetazione costiera.
Forse non possiamo ancora fare molto per l’inquinamento delle industrie, ma per l’inquinamento domestico un po’ più di attenzione basterebbe per ridurre le sostanze velenose di cui riempiamo il mare.
L’inquinamento idrico è ritenuto responsabile della diffusione di molte malattie, quali febbri tifoidee, paratifo, epatite virale, spirochetosi, amebiasi, gastroenteriti acute, disturbi della nutrizione dei bambini nel primo anno di vita, ecc.



Inquinamento dell’aria

I due principali problemi dell’inquinamento atmosferico sono l’effetto serra e il buco dell’ozono.

L’atmosfera che circonda la terra e occupata dall’aria che è composta principalmente da:

Azoto per il 78%;
Ossigeno per il 21%;
La parte rimanente è occupata da argo, da altri gas nobili (neon, cripto, elio) e da anidride carbonica.
Nell’aria si realizza il ciclo del carbonio/ossigeno. Il carbonio è l’elemento più importante per la vita perché con esso si formano le molecole essenziali d’ogni organismo vivente. L’approvvigionamento del carbonio è fatto tramite l’anidride carbonica dell’atmosfera con il fenomeno della fotosintesi clorofilliana. Nella respirazione animale si ha l’inversione di questo processo, con consumo di ossigeno e restituzione di anidride carbonica. La composizione dell’aria viene però alterata dagli scarichi industriali, dagli impianti termici per il riscaldamento e dai gas degli autoveicoli.

Le sostanze che inquinano l’atmosfera possono essere divise in due gruppi: inquinanti primari, che vengono da fonti facilmente identificabili e inquinanti secondari, che si formano nell’atmosfera a partire dagli inquinanti primari, e cioè le radiazioni chimiche. Un esempio di inquinante secondario è L’acido solforico.
In alcune aree, la principale fonte di inquinamento è lo smog, dovuto essenzialmente all’accumulo negli strati più bassi dell’atmosfera di prodotti della combustione del carbone e di idrocarburi, talora contenenti anche anidride solforosa. Lo smog non solo è fastidioso, ma a lungo andare può anche comportare pericoli molto gravi.
L’anidride solforosa in esso presente arreca danni anche mortali non solo agli organismi viventi, animali e vegetali, ma altera le rocce carboniche tanto da compromettere il patrimonio artistico di molte città, deteriorando antiche e pregevoli sculture. Nell’aria delle aree urbane è frequente la presenza di altre sostanze inquinanti, come il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto e gli idrocarburi incombustibili. In particolare, l’ossido di carbonio è molto tossico, perché entrato in circolazione si combina con l’emoglobina del sangue e va a formare carbossiemoglobina, impedendo al pigmento respiratorio di trasportare l’ossigeno necessario alle cellule. Gli ossidi di azoto presenti nello smog sono estremamente tossici e recentemente si è scoperto che concorrono a distruggere l’ozono presente nell’atmosfera.
Gli idrocarburi presenti nell’aria sono dovuti ad un’incompleta combustione dei combustibili dei veicoli e si ritiene che alcuni di essi


Inquinamento delle auto

possano essere cancerogeni.
Altre pericolose sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera sono il piombo contenuto come antidetonante nelle benzine, il cloro, il fluoro ed altri gas velenosi scaricati nell’aria da certi impianti industriali. A questi vanno aggiunte le particelle di amianto derivate dell’usura dei freni e delle frizioni delle auto e le particelle di gomma che si attaccano dai pneumatici per l’attrito sul fondo stradale.

Il primo elemento che l’umanità ha immesso nella biosfera con effetti negativi è stato il piombo, un elemento fortemente nocivo per la salute. Due millenni fa Roma si dotò di acquedotti, fognature e una rete di distribuzione dell’acqua ai quartieri e addirittura ai caseggiati realizzate in piombo. L’intossicazione da piombo, o saturnismo, era perciò fra gli antichi Romani molto diffusa e grave, così che alcuni storici ipotizzano addirittura che certe deviazioni comportamentali degli imperatori e dei cortigiani durante la decadenza dell’impero fossero in relazione con il saturnismo. Ma è soprattutto ai tempi nostri che l’inquinamento da piombo si è fatto minaccioso, e non solo per la specie umana: si è infatti costatato che anche le piante soffrono di tale inquinamento: nei campi di grano situati in prossimità di strade ad intenso traffico si rileva una diminuzione dell’attività fotosintetica. Da anni si stanno prendendo nei diversi paesi dei provvedimenti per la sostituzione del piombo tetraetile con altri antidetonanti; in Italia ci si oriente verso l'etanolo, il comune alcol etilico e si va gradualmente diffondendo l’uso di benzine senza piombo adatte solo alle autovetture dotate di marmitta catalitica.
Un altro elemento è il mercurio, con cui a volte l’organismo umano viene a contatto senza riportarne danno: per esempio può accadere che un bambino rompa un termometro e, incuriosito, ne assaggi il contenuto: perlopiù la cosa non ha conseguenze. Ma il mercurio è tossico per chi ne respira i vapori e per chi entra in contatto con certi suoi composti, ed è responsabile di molte malattie professionali.  Nel terreno il mercurio si combina con materiali di origine organica formando metilmercurio, un composto gravemente tossico: esso viene assorbito nella catena alimentare, dai produttori e poi si concentra sempre più a ogni livello della piramide alimentare; è quindi particolarmente pericoloso per l’uomo e in generale per i carnivori.
Se c’è qualcosa che dà l’idea della modernità, della pulizia, dell’assoluta igiene, sono le superfici in acciaio inossidabile e quelle cromate. Sia la produzione di acciaio inossidabile, sia la cromatura degli oggetti metallici implicano l’immissione nella biosfera di un metallo pericoloso, il cromo. Anche la concia del pellame, che lo trasforma in cuoio, non impiega più il tradizionale tannino ma si serve del cromo. Quindi l’inquinamento da cromo proviene da attività industriali completamente estranee l’una all’altra, e in Italia vi sono aree inquinate da cromo per effetto dei laboratori di cromatura. L’inquinamento da cromo può essere cancerogeno per l’uomo e danneggia gli animali e le coltivazioni. Ha azione nociva anche su molte specie di microrganismi, e perciò gli scarichi industriali inquinati da cromo, se mescolati agli scarichi civili, ostacolano il funzionamento degli impianti di depurazione (nei quali sono per l’appunto all’opera microrganismi)
Negli organismi viventi, e soprattutto negli organismi animali, il cloro svolge ruoli molto importanti: nell’organismo umano, per esempio, la secrezione gastrica di acido cloridrico (HCl) è necessaria per i processi digestivi. Ma le attività industriali immettono nella biosfera in forme che per gli organismi viventi sono rischiose o insidiose. Infatti il cloro non ionizzato che si libera a volte in incidenti industriali è un gas caustico, che provoca ustioni della pelle e delle mucose. Inoltre sono tossici o cancerogeni numerosi composti organici del cloro realizzati dalla chimica moderna. Bisogna però rendere atto al cloro che esso non è sempre ambientalmente dannoso perché aggiunto all’acqua, ha un’efficace azione battericida: s’impiega perciò sia nelle piscine, sia nella potabilizzazione delle acque.

Gli spray inquinanti sono un'altra tra le maggiori cause di inquinamento: essi utilizzano i clorofluorocarburi (CFC) come


Inquinamento luminoso della città di Milano vista dal Parco dell'Idroscalo

propellenti gassosi. questi gas, in passato considerati inoffensivi, con il tempo agiscono sullo strato di ozono dove provocano una reazione a catena distruttiva. I paesi sviluppati hanno deciso di limitare il consumo di questi gas, tuttavia il passo decisivo non è ancora stato compiuto. Ognuno di noi può però impegnarsi a non usare spray contenenti CFC e ricordandosi che lacche, deodoranti ecc. esistono anche sotto altre forme, e che il più delle volte usiamo da 1/3 a 1/5 in più di ciò che ci sarebbe necessario. Coinvolgiamo nella ricerca anche amici e parenti e ricordiamo ce la frase: "la quantità di CFC è cos' piccola che non può fare alcuna differenza" è la tipica frase di chi rifiuta di affrontare correttamente questo problema.

Le condizioni meteorologiche possono influenzare l’inquinamento atmosferico in modo opposto. Quando l’aria nella quale vengono immesse le sostanze inquinanti è instabile e c’è vento i gas di scarico dei motori ed i fiumi si mescolano con l’aria pulita, vengono trascinati in alto dalle correnti d’aria ascensionali e vengono dispersi alle alte quote. Due sono i principali fattori atmosferici che influiscono sulla dispersione degli inquinanti: la velocità del vento e l’instabilità verticale dell’atmosfera. Quando il vento è debole o manca del tutto e quindi l’aria è immobile, gli inquinanti non possono venire dispersi e col passare delle ore e dei giorni si accumulano nei bassi strati. Questo fenomeno viene chiamato dai meteorologi inversione termica.

 

Inquinamento del terreno

l'inquinamento del terreno è dovuto per la maggior parte alle sostanze tossiche usate nei campi.
Il pesticida più conosciuto è il DDT; i pesticidi distruggono sia specie utili sia quelle indifferenti, impoveriscono i sistemi e man mano che si sale nella catena alimentare la concentrazione di pesticidi è sempre più alta. Riducono la possibilità di produrre calcio, vengono deposte uova molto fragili, quindi nascono pochi rapaci (sconvolgimento della catena alimentare); gli insetticidi si accumulano nei sistemi e ci rimangono per molti anni; tra i diserbanti la più pericolosa è la diossina. Ne basta una minima percentuale per contaminare ogni cosa.


Se questo è il mondo in cui vogliamo vivere, un mondo dove non si riesce a respirare, dove si beve acqua inquinata, dove ogni cibo è tossico e dove nella migliore delle ipotesi si è sordi, allora basterà continuare così, senza preoccuparsi di prendere precauzioni anche minime per rendere un po' meno inquinanti anche gli oggetti di uso comune.

Se al contrario stiamo cominciando a pensare che forse è ora di rimboccarci le maniche e incominciare a passare dalle parole ai fatti, se vogliamo cominciare a mettere in atto i rimedi e prevenire i disastri, se ci impegneremo davvero, tutti insieme, allora il futuro sarà davvero come lo vogliamo noi,migliore, pulito e sorridente.


Centrale nucleare in Francia