La carta dei diritti fondamentali dell' Unione Europea, proclamata in occasione del Consiglio europeo di Nizza il 7 Dicembre del 2000, primo testo unitario di riferimento in materia, che ne ha sancito il carattere fondamentale e la portata. La carta suddivide i diritti riconosciuti in sei nuclei. Il primo nucleo raggruppa i diritti relativi alla dignità umana: il diritto alla vita, il dirito all'integrità della persona, la proibizione della tortura e della pena di morte , la proibizione della schiavitù e del lavoro forzato. Gli articoli appartenenti al secondo nucleo sanciscono la libertà: il rispetto della vita privata e della vita familiare, la protezione dei dati personali, il diritto di sposarsi e di costruire una famiglia, la libertà di pensiero, di coscienza e di religione, il diritto all' obiezione di coscienza, la libertà di espressione e di informazione, la libertà di riunione e associazione, la libertà delle arti e delle scienze, il diritto all'istruzione, il diritto di lavoro, il diritto di asilo e di protezione in caso di espulsione. Il terzo nucleo riguarda il concetto di uguaglianza (la non discriminazione, la diversità culturale, la parità tra uomini e donne, i diritti dei bambini, degli anziani e dei disabili). La solidarietà è il tema degli articoli che vanno dal 27 al 38, che comprendono il diritto dei lavoratori, la tutela in caso di licenziamento ingiustificato, il divieto di lavoro minorile, la sicurezza e l'assistenza sociale e la protezione della salute. La quinta sezione della Carta riguarda i diritti di cittadinanza (articoli 39-46): il diritto di voto, la libertà di soggiorno e la tutela diplomatica. L'ultima parte della carta si occupa di "giustizia" (articoli 47-50) e comprende il diritto di difesa, i principi di legalità e di proporzionalità dei reati e delle pene e il diritto di non essere giudicato o punito più di una volta per lo stesso reato.