Un ritratto dell'esploratore


Nato nel 1813 in una modesta famiglia scozzese di Blantyre nella contea di Lanarkshire, Scozia. Ebbe una fanciullezza oscura e misera: a dieci anni lavorava già in una filanda con una forza di volontà e uno spirito di sacrificio che lo distinguevano dagli altri operai, arrivava a mettere un libro in bilico sul filatoio, per poter leggere mentre lavorava, e dopo 14 ore di fatica logorante, frequentava ancora un corso di latino nella scuola del villaggio. Da ragazzo entrò nella Società Missionaria Londinese (LMS) nel 1838 con l'intenzione di studiare medicina per poi recarsi in Cina, un sogno svanito a causa della Guerra dell'Oppio (1839-1842). Ma quando i suoi servizi furono richiesti da missionari che operavano in Africa meridionale, cambiò meta dirigendosi in quella regione, e quattro mesi dopo la sua ordinazione nel novembre 1840 fece vela per Città del Capo.

 

 

 

 

Da 1841 fino a 1857 Livingstone viaggiò in tutta Africa meridionale come un membro del LMS, attraverso il Kalahari e operando tra gli Tswana. Nel 1844, in viaggio verso Mabotsa, fu attaccato da un leone; uno di suo braccio ne rimarrà permanentemente ha danneggiato.

In 1845 Livingstone sposò Marry Moffet, la figlia di uno di suoi mentori, Robert Moffet.  Marry inizialmente lo

 Marry Moffat

 

 

 

 

 

 

 

 

  L'interno di una filanda

accompagnò nei suoi viaggi ma, di salute fragile e preoccupata per l'educazione del loro figlio, ritornò in Inghilterra nel 1852. Livingstone continuò il suo viaggio verso nord e poi verso ovest, raggiungendo l'Atlantico presso la città litoranea di Luanda (attualmente in Angola) nel 1854. Quindi si diresse a est verso il fiume Zambesi, dove visitò e diede il nome alle Cascate Victoria. Inoltre, per combattere la tratta degli schiavi che era ancora estesamente praticata in molte delle aree visitate, incoraggiò lo sviluppo del commercio. Commercio e cristianesimo sarebbero stati l'anima di un affrancamento dell'Africa dalla barbarie dello schiavismo. Dichiarò di essere "estremamente desideroso di promuovere in Africa la produzione e l'esportazione di materie prime destinate all'industria europea, così non solo da fermare il commercio degli schiavi, ma anche da introdurre la gente d'Africa nel consesso delle nazioni."

 

Robert  Moffat

Nel 1856 Livingstone ritornò in Inghilterra. Il suo libro "Viaggi missionari e esplorazioni in Africa Meridionale", pubblicato nel 1857, sollevò il problema della schiavitù nell'opinione pubblica europea. Due anni più tardi ritornato in Africa guidò una spedizione patrocinata del governo inglese che condusse alla scoperta di una quantità di luoghi dell'Africa meridionale sconosciuti fino ad allora agli europei: tra questi il Lago Nyasa (ora Lago Malawi).  Benchè questa spedizione avesse portato a significative revisioni della cartografia, le autorità britanniche la considerarono un fallimento, e ne posero fine nel 1863.

 



Dopo avere attraversato l'Oceano indiano fino a Bombay, Livingstone ritornò patria e, con suo fratello

In verde scurole zone in cui D.L. ha sostato più a lungo

 Charles, scrisse "Racconto di una spedizione lungo lo Zambesi e i suoi tributari" (1865). Questo libro, e la sua denuncia del commercio degli schiavi nella zona del Lago Nyasa può essere, a buon diritto, considerato la provocazione che convinse nei decenni successivi molti missionari a dedicarsi alla lotta alla tratta di esseri umani, oltre che alla diffusione del Cristianesimo.

Nel 1866 Livingstone partì nuovamente, alla ricerca delle sorgenti del Nilo, percorse il fiume Rovuma a nord del Lago Nyasa, e raggiunse il Lago Tanganyika nel 1869. Quando alcuni membri della spedizione disertarono, dichiararono che Livingstone era stato ucciso da alcuni indigeni nel corso del viaggio, il giornalista  americano, Henry Stanley, si impegnò nella famosa "missione di soccorso", che dopo otto mesi raggiunse Livingstone presso Ujuji, nell'attuale Repubblica Democratica del Congo.

Livingstone e Stanley esplorarono il nord dell'area del Lago Tanganyika fino al 1872. Per ulteriori due anni Livingstone, senza successo cercò, le sorgenti del Nilo fino alla sua morte nel 1873, nel villaggio di Chitambo, nel Barotseland (attualmente in Zambia ). Il suo cuore fu seppellito sotto un albero nel luogo dove morì, mentre il suo corpo fu trasportato dai compagni di esplorazione fino alla costa mozambicana, e di lì riportato in patria. Riposa ora nell'Abbazia del Westminster.

 

La tomba di David Livingstone a Westminster Abbey

 

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