|
Quella che vedete in questa pagina è la cornice di un prezioso incunabolo
miniato della seconda metà del '400, cioè un libro che, pur essendo stampato, era
decorato con raffinatissime miniature, proprio come un codice manoscritto del Medioevo.
Nell'originale, al posto di queste parole, si trovava l'incipit delle Storie di
Tito Livio. Che senso ha usarla come contorno del nostro lavoro per il Netd@ys2000? E' un gioco di specchi: come gli autori
degli incunaboli miniati non volevano rinunciare alla decorazione che dava
prestigio ai manoscritti, pur usando il nuovo strumento della stampa a caratteri mobili,
così anche noi vogliamo avvalerci del nuovo senza rinunciare ai tratti pregnanti
della tradizione cartacea. Infatti siamo convinti che l'era del digitale e del
multimediale consenta eccezionali possibilità di diffusione e circolazione del sapere,
che però non deve mai prescindere dalla ricchezza dei contenuti, i quali a loro volta
debbono trarre dalla cornice che li contiene l'equivalente formale della loro completezza.
Il tema proposto quest'anno richiama in modo forte il concetto di trasmissione
del sapere: noi abbiamo voluto immaginare un ipotetico scenario di trasmissione alle
generazioni future, che saranno interamente legate al digitale, di quei fatti e personaggi
essenziali alla comprensione del XX secolo, fiduciosi di agevolare quella selezione della
tradizione che il tempo ha spesso compiuto in modo iniquo. Consapevoli di essere stati
sommari e parziali, siamo consolati dall'idea di aver scelto quello che sarebbe terribile
dimenticare del secolo che ci lasciamo alle spalle.
|
|