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Dovendoci mettere di fronte alla complessità disarmante della espressione letteraria
del XX secolo, siamo andati alla ricerca non tanto di schemi generali che dessero ragione,
a livello quasi manualistico, dell'infinita varietà di autori e movimenti presenti in
ambito letterario, quanto piuttosto abbiamo guardato a quelle personalità che hanno
costituito, con la loro vita e con la loro opera, un punto di riferimento costante per la
letteratura dei loro paesi di appartenenza. Così abbiamo deciso di occuparci di due veri
e propri colossi della letteratura europea del '900: André
Gide, per l'ambito francese, e Thomas Mann per
quello tedesco. Entrambi premi Nobel per la letteratura, li abbiamo scelti perché hanno
saputo traversare con la loro attività artistica quasi tutto il secolo, vivendo
l'angoscia delle due guerre mondiali, le dilanianti trasformazioni che il secolo XX ha
subito, confrontandosi spesso anche a caro prezzo con i più significativi accadimenti
storici.
Per l'ambito italiano, invece, mancando una personalità letteraria singola che abbia
operato e sia stata attiva tanto a lungo, ci siamo rivolti alla figura di Italo Svevo, un letterato atipico, che però, con
la sua opera, ha aperto orizzonti squisitamente innovativi ed europei alla letteratura
italiana, mostrandosi legato a James Joyce e a Sigmund
Freud.
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