La peste e il romanzo
I vari personaggi
Il Manzoni come storico
La storia allinterno del romanzo
A) La peste e il romanzo
Il capitolo 28 è un capitolo di trapasso in cui il Manzoni adopera nuovi
schemi di narrazione e nuovi interessi, soprattutto storici: ormai le vicende
dei singoli personaggi sono messe da parte e la narrazione si amplia in vicende
più vaste e più tragiche, come la carestia, la guerra e la peste.
Il dramma di ogni singolo individuo diventa tragedia corale e si estende in uno
scenario più ampio: oltre alla descrizione della realtà, ci sono profonde
riflessioni sul mistero della vita e della morte, sul mistero delluomo e sul
mistero di Dio.
È necessario tuttavia distinguere i precisi momenti che portano il Manzoni
alla pagina storica. In origine senzaltro è la sua decisione di fare un romanzo
storico che lo ha portato a studiare certe fonti e a riflettere sul
comportamento degli uomini in quella realtà storica. In seguito però la storia
fu anche legata strettamente al romanzo, in modo da risultarne un unico grande
affresco dellepoca, in un misto di storia e fantasia, dove la fantasia, proprio
perché è calata nel romanzo storico, deve seguire la storia.
Insieme alla storia dei suoi personaggi, il Manzoni dichiara di voler
raccontare un tratto di storia patria più famoso che conosciuto. Così si può
avvertire che la polemica contro il secolo del Seicento si va attenuando e
addirittura i disgraziati raccolti nel lazzaretto si dimostrano forti spiriti,
dal momento che desiderano uscire dal lazzaretto per poter morire liberi.
Laltra disposizione si può avvertire nello scrittore, che indossa la veste
dello storico e ne sente la responsabilità. E in questa veste si trova a suo
agio, non tanto per la citazione a piè di pagina delle fonti, ma per la
suddivisione stessa delle pagine. Qui si può avvertire il Manzoni lettore dei
classici, che alza il livello del suo dettato: la struttura del periodo ricorre
al ritmo binario, ternario o quaternario, e il lessico è molto più ricercato
rispetto a tanti altri dialoghi e monologhi più semplici.
Anzi, a volte preferisce il significato dotto a quello etimologico, come nel
caso di addarsi.
B) I vari personaggi
Il punto di osservazione del Manzoni storico è lumile personaggio che,
nonostante che faccia la storia, non prende parte alle decisioni importanti, e
ne subisce le conseguenze. Per Manzoni si tratta di una massa di individui in
cui ciascuno ha la sua tragedia, e sono tutti raggruppati, più che in classi, in
corporazioni. Così lumile del Manzoni equivale a un uomo medio, contadino,
borghese oppure ricco, poiché davanti ad una sciagura come la peste Manzoni ci
dimostra come Dio sia uguale con tutti i suoi figli. Infatti ormai la fama degli
uomini si basava sul carattere e non sul censo. Contro gli umili, non colpevoli
delle sciagure che li affliggono, stanno i potenti, che decidono per legge o per
violenza, e tra coloro stanno tanto i nobili quanto i popolani, quando sono
soggetti a prevenzioni o passioni irrazionali; diventano ottusi come i nobili,
ma mai ipocriti. Don Gonzalo appartiene alla nobiltà, e il Manzoni non gli
risparmia nessuna battuta. Però, al di là dellironia, le accuse sono pesanti,
in particolare quella di non essersi preoccupato della peste. Questo personaggio
è talmente negativo che il narratore ironizza su di lui persino quando invoca la
Provvidenza, ma una provvidenza lontanissima da quella di Lucia.
C) Il Manzoni come storico
Il Manzoni ritrova qui nella Storia i modelli tipici del suo sentimento e del
suo pensiero, come risulta da una lettera allo Chauvet dove dichiara che dallo
storico i fatti vengono esposti in quellordine che la mente ama trovarci, e di
cui egli porta il tipo in se stesso.
Ed è in queste pagine che vengono rivelati i due principali motivi della sua
ispirazione: la pietà per luomo che soffre e lavvertire un senso religioso in
questo soffrire senza cui luomo, oltre a non poter trovare in esso una
speranza, sarebbe in una solitudine veramente tragica, esistenziale.
Per il Momigliano è sempre presente una costernazione cristiana nei fatti
narrati, che vengono apprezzati con una indulgenza sapiente e dolorosa e che
rivelano lamara e rassegnata esperienza del mondo di Manzoni.
D) La Storia allinterno del
romanzo
È stato detto dal Getto che la Storia offre uno sfondo alle vicende dei
personaggi, capace di conferire loro vitalità, ma allo stesso tempo approfondire
e denunciare la coscienza del tempo.
Tuttavia si può aggiungere che si tratta non solo di nuove dimensioni del
romanzo, ma di un vero e proprio nuovo personaggio del romanzo.