CAP. XXXII°
Legami con il capitolo precedente
Aspetto e struttura del capitolo
Processione e tema della morte
A) Legami con il capitolo precedente
Il capitolo XXXII è continuazione del precedente, non solo poiché porta allacme supremo della narrazione della diffusione della peste, ma anche per altre ragioni interne: in primo luogo lattenzione rivolta non alluomo che subisce ma alluomo che agisce di fronte alla peste, che permette di parlare di unanalisi dello spirito umano e della storia delle idee, le quali, in queste pagine, sono travolte dal
terrore che alimenta false credenze e distorce la ragione; secondo elemento di continuità con il precedente capitolo è il riscontro di forti elementi di una formazione culturale illuministica (come la condanna ad ogni religiosità legata alla superstizione che porta il popolo a credere che la peste sia voluta dal diavolo e i dotti a farla dipendere dalle stelle); infine anche in questo capitolo, come nel precedente, le accuse sono rivolte allinsensibilità o impotenza dei governanti e allingenuità del popolo. Il Manzoni, attribuendo povertà e miseria intellettuale al popolo non intende criticarlo ma avvertirlo a non prestare fede agli imbecilli, stimolando il popolo del suo tempo che è consapevole, di alta civiltà etica ed intellettuale, a differenza di quello seicentesco.
B) Aspetto strutturale del capitolo
Il Manzoni inquadra il tema del capitolo da prospettive diverse seguendo il metodo di mettere in luce le idee generali ispiratrici dei fatti per poi mostrarle concretamente nella vicenda della vita.
In questo capitolo si mostra dunque che il Manzoni narratore ha il sopravvento sul Manzoni uomo di pensiero. A conferma di ciò si guardi alla struttura del capitolo che nella prima parte mostra gli errori dei potenti e quelli del popolo e nella terza parte le responsabilità morali, ma nella seconda parte, che è il centro del capitolo, tratta della processione, che presenta caratteristiche massimamente narrative.
C) Processione e tema della morte
Nonostante il Manzoni avrebbe potuto trarre ispirazione da una lunga tradizione letteraria per narrare la processione come una scenografia barocca in realtà nella sua descrizione non vi è nulla di barocco. Il tema della morte non viene utilizzato per esaltare il motivo delleternità, ma per dimostrare che anche il corpo di un santo non può sottrarsi alle leggi della natura; è giusto dunque dire che il tema non è la morte e luomo ma la morte e la mitria.
Il tessuto intellettuale dei due capitoli è identico ma la resa estetica è differente. Infatti nel XXXI sdegno e pietà si accendono nel lettore grazie ad una serie di meditazioni e fatti; nel XXXII il lettore prova dolore davanti ad un affresco di grandi dimensioni popolato da molte persone che vivono nellangoscioso contrasto di luci e ombre. Altro contrasto è quello fra bene e male rappresentato dal narratore anche a parole ponendo spesso in antitesi allegrezza e cadavere.
Argomento finale è il predominio del quadro dellumanità sofferente: nonostante il Manzoni avrebbe voluto porre al centro della narrazione la processione, come conseguenza involontaria della poetica del realismo essa viene messa in secondo piano rispetto allimmagine del lazzaretto.