Treno di panna è la storia di Giovanni, ventenne italiano, che, approdato a Los Angeles squattrinato e senza alcun progetto, entra in contatto con l'indiavolato clima di arrivismo della città americana. E' lì ospite di due suoi vecchi amici, Ron e Tracy, costretti, nella mediocrità di una villetta a ridosso di un'affollata freeway, a cercare di conquistarsi anche solo un piccolo spazio nell'ingranaggio della grande industria cinematografica.

Così mentre Ron passa frenetiche quanto inconcludenti giornate al suo computer componendo scenaggiature con risultati mediocri e Tracy si guadagna da vivere pedalando vestita da biscottone macrobiotico per sponsorizzare un negozio di alimentari, Giovanni alla ricerca di soldi è spinto a lavorare come cameriere in un ristorante italiano.

Dopo le prime goffe esperienze fra i tavoli, il giovane italiano incomincia ad ambientarsi nel ristorante, dove ha modo di conoscere Jill, avvenente cassiera con la quale ha presto una storia. Per questo lascerà la casa dei suoi amici, dove la tensione era sempre più alta e la convivenza sempre più difficile, per trasferirsi a casa di Jill. La vita non gli riserva tuttavia nulla di speciale e dopo i primi incontri anche la loro storia assume un aspetto piatto e monotono, come un breve intermezzo fra il lavoro al ristorante e le sere davanti alla TV. Giovanni riesce a capire quanto sia misero il suo rapporto con la scialba Jill quando entra in contatto con gli altri uomini della sua vita, il suo ex Ray, infantile cantante mancato e poi impegnato manager di una ditta di traslochi, del quale viene a conoscenza tramite alcune lettere trovate in camera di Jill, e l'esuberante Marcus rifornitore di coca apprezzato dai vip nonché migliore amico della ragazza, che stravede per lui.

Con Jill le cose incominciano ad andare male, Giovanni, stanco, abbandona la vita del ristorante e vaga per Los Angeles con un'auto e una macchina fotografica, cercando qualcosa da fare pur non avendo alcuna idea. Riesce a farsi assumere come insegnante di italiano in una piccola scuola dove ha avventure con diverse donne, non ottenendo niente di concludente e continuando a vivere fra continue liti con la sempre più disperata Jill.

La vera svolta nella vita del giovane italiano è quando, una volta assunto da una scuola più qualificata, ha l'opportunità di insegnare a Marsha Mellows, proprio la sua attrice preferita. Quell'ora al giorno diventa l'unico scopo della vita di Giovanni, sempre più frequenti sono i suoi sbalzi di umore dei quali la principale vittima è Jill. Il giovane sempre più confuso, euforico e depresso a tratti riesce tuttavia grazie alla famosa attrice ad introdursi nell'ambiente mondano e viene invitato a una cena di personaggi della città californiana.
I brillanti discorsi del giovane sulle sue varie quanto misere esperienze conquistano l'auditorio di divi e Giovanni torna soddisfatto a casa, dove però trova Jill e Marcus in atteggiamenti equivoci. Litiga con Jill con il solo risultato di farsi sbattere fuori di casa e doversi trovare un appartamento in affitto presso una scultrice.

Continua la sua amicizia con Marsha consolidata ancora di più dalle chiacchierate fatte durante le sempre più frequenti lezioni, finché un giorno spinto dall'euforia Giovanni la invita a cena. L'attrice imabarazzata finisce per accettare, ma quando la cena sembra volgere verso il proseguimento tanto atteso dal giovane, la Mellows si alza annunciando il suo impegno per un party hollywoodiano, invitando anche Giovanni.

Tutti i sogni del protagonista si infrangono quando il clima della serata si dissolve miseramente e lo scenario si sposta alla festa, dove la noia mortale è interrotta solo dal fugace incontro con una maliziosa sedicenne figlia della padrona di casa. Ma quando ormai le illusioni di Giovanni sul rutilante e frenetico mondo del cinema sembrano svanire, il nostro eroe si trova in una piscina con Marsha, pronto a calpestare un famoso attore addormentato solo per farla ridere.  E davanti alla possibilità di un gesto così libero e gratuito verso quelli che erano gli idoli della sua quotidiana e noiosa routine, Giovanni, guardando la distesa di luci di Los Angeles, capisce finalmente di essere al centro del mondo.

La storia sembra essere un viaggio nelle grandezze e nelle miserie del mito hollywoodiano, attraverso l'occhio critico ma a tratti succube e confuso di un giovane mediterraneo, nella cui personalità cominciano a delinearsi le caratteristiche del tipico personaggio decarliano, apparentemente costretto da un muro di incomunicabilità col mondo che lo circonda. Alla critica distaccata si accompagna un atteggiamento inconcludente, come di sfida persa in partenza, all'interno del quale solo alcuni guizzi di vitalità sembrano riuscire a cambiare le cose.