Oreste del Buono
1923-2003


1940-41-Maturita
1940-41- Liceo Berchet - Maturita 3A-B-C (foto Archivio Eredi Untersteiner)
Oreste del Buono è il secondo da sinistra nella fila in alto
Gabriella Tutino, sua futura moglie, è la prima a sinitra delle persone sedute

In occasione dell'inaugurazione del giardino dedicato a Oreste del Buono, situato a Milano in Viale Campania n. 12, presentiamo alcune immagini e materiali d'archivio relative agli anni da lui trascorsi presso il nostro liceo.
http://www.fumettologica.it/2015/04/un-parco-per-oreste-del-buono-mostra-linus/

Oreste del Buono 1923-2003
Oreste del Buono dalla foto di maturita' del 1940-41
(foto Archivio
Eredi  Untersteiner)

Ecco il suo percorso scolastico.

1935-36 - CLASSE III D - GINNASIO INFERIORE
Baraldi Ugo, 1921 - Beverley Giorgio, 1921 - Bolaffio Lucio, 1922 - Brighenti Gianlorenzo, 1922 - Cacciari Alberto, 1923 – Cassinari Piero, 1922 - Ceccarini Aldo, 1923 - Cinti Guido, 1923 - Cordioli Gabriele, 1922 - Del Buono Oreste, 1923 - Eynard Giovanni, 1922 - Foscanelli Bruno, 1923 - Guzzetti Giancarlo, 1922 - Helg Federico, 1922 - Kalin Franco, 1921 - Lucon Ennio, 1921 – Maisano Renato, 1923 - Mantero Enrico, 1922 - Manzotti Carlo, 1922 - Maugini Franco, 1922 - Morelli Guido, 1922 - Ramella Mario, 1923 - Ritter Gianni, 1923 - Rossi Angelo, 1922 - Rota Riccardo, 1922 - Speirani Fabio, 1923 - Verga Franco, 1922 - Verga Pietro, 1923

1936-37 - CLASSE IV GINNASIO - SEZIONE D
Bassi Alfredo, 1921 - Beverley Giorgio, 1921 - Bolaffio Lucio, 1922 - Brighenti Gianlorenzo, 1922 - Cacciari Alberto, 1923 – Cassinari Piero, 1922 - Castoldi Giorgio, 1922 - Ceccarini Aldo, 1923 - Cinti Guido, 1923 - Cordioli Gabriele, 1922 - Corio Albis, 1923 - D’Aquino Giovanni, 1922 - De Caro Giuseppe, 1922 - De Giovanni Antonio, 1920 - Del Buono Oreste, 1923 - Del Giacco Giuseppe, 1920 - Di Gregorio Pasquale, 1922 - Eynard Giovanni, 1922 - Ferrante Alfredo, 1921 - Foscanelli Bruno, 1923 – Guzzelli Giancarlo, 1922 - Helg Federico, 1922 - Lucon Ennio, 1921 - Maisano Renato, 1923 - Mantero Enrico, 1922 - Manzotti Carlo, 1922 - Maugini Franco, 1922 - Monticelli Ercole, 1922 - Morelli Guido, 1922 - Nobile Pieremilio, 1921 - Ritter Gianni, 1923 – Rossi Angelo, 1922 - Rota Riccardo, 1922 - Schoen Giuseppe, 1921 - Speirani Fabio, 1923 - Verga Franco, 1923 - Verga Pietro, 1923 - Vescia Guido, 1922 - Villani Stelio, 1922 - Zanaboni Piero, 1922.

1937-38 - CLASSE V GINNASIO - SEZIONE D
Beverley Giorgio, 1921 - Bolaffio Lucio, 1922 - Cacciari Albero, 1923 - Cassinari Piero, 1922 - Castoldi Giorgio, 1922 – Ceccarini Aldo, 1923 - Cinti Guido, 1923 - Cordioli Gabriele, 1922 - Corio Albis, 1923 - Dalai Mario, 1923 - D’Aquino Giovanni, 1922 – Del Buono Oreste, 1923 - Eynard Giovanni, 1922 - Ferrante Alfredo, 1921 – Ferrari Raffaello, 1922 - Gualdi Eugenio, 1923 – Guzzetti Giancarlo, 1922 - Helg Federico, 1922 - Maisano Renato, 1923 - Mancosu Antonio, 1921 - Mantero Enrico, 1922 - Manzotti Carlo, 1922 - Maugini Franco, 1922 - Monti Roberto, 1921 - Monticelli Ercole, 1922 - Morelli Guido, 1922 - Petazzi Armando, 1920 - Pizzoccari Bruno, 1921 - Ritter Gianni, 1923 - Rota Riccardo, 1922 - Verga Franco, 1922 - Vescia Guido, 1922 - Villani Stelio, 1922 - Zanaboni Piero, 1922.

1938-39 - CLASSE I LICEO - SEZIONE D
Barnabò Alberto, 1921 - Bianchini Giorgio, 1922 - Carletti Biagio, 1922 - Colombini Giuseppe, 1922 - Crespi Giampaolo, 1921 - Del Buono Oreste, 1923 - Di Marco Francesco, 1921 - Florio Italo, 1922 - Lorusso Riccardo, 1921 - Marini Scotti Marco, 1922 - Peduzzi Luciano, 1922 - Rasi Enrico, 1920 - Riva Giorgio, 1922 - Rizzato Augusto, 1923 - Rossi Carlo Alberto, 1921 – Salafia Riccardo, 1923 - Sbacchi Opilio, 1923 - Zampori Antonio, 1921 - Tosco Michele, 1921.

1939-40 - CLASSE II LICEO - SEZIONE D
Barbarotto Italo, 1925 - Barnabò Alberto, 1921 - Carletti Biagio, 1922 - Cerlini Gianfranco, 1923 - Crespi Gianpaolo, 1921 – Del Buono Oreste, 1923 - Di Marco Francesco, 1921 - Gatti Giuseppe, 1921 - Lorusso Riccardo, 1921 - Marini Scotti Marco, 1922 - Marchino Enzo, 1922 - Peduzzi Luciano, 1922 - Riva Giorgio, 1922 - Rizzato Augusto, 1923 - Rossi Carlo Alberto, 1921 – Salafia Riccardo, 1923 - Sbacchi Opilio, 1923 - Visintini Ottorino, 1923.

1940-41 - CLASSE III LICEO - SEZIONE A
Bavaro Nicola, 1923 - Bonetti Aldo, 1923 - Bucceri Mario, 1922 - Casale Carlo, 1923 - Ceriani Enrico, 1922 - Cerlini Gianfrancesco, 1923 - Del Buono Oreste, 1923 - Faes Giancarlo, 1923 - Gini Carlo, 1923 - Gioseffi Giancarlo, 1923 - Granata Roberto, 1922 – Grisler Raoul, 1922 - Guerrasio Renato, 1921 - Intini Giuseppe, 1922 - Lorenzelli Alberto, 1923 - Magrini Franco, 1922 - Mascaretti Alberto, 1923 - Milani Giovanni, 1922 - Milani Lorenzo, 1923 - Negri Gianfranco, 1921 - Ortiz de Zugasti Alfonso, 1919 – Panizzon Giorgio, 1923 - Parola Pierluigi, 1923 - Pirola Renato, 1923 - Rigamonti Cesare, 1922 - Sacchi Aldo, 1923 - Tosca Virgilio, 1922 - Villa Alberto, 1922 - Reggio Orazio, 1922.

Ecco la pagella di Maturita'

1941 pagella OdB

La pagella dell'anno scolastico 1940-41 di Oreste del Buono
Nato l'8 marzo 1923 a Marciana (provincia di Livorno)
Figlio di Alessandro (dirigente industriale) e Vincenzina Tesei
Residente a Milano in viale Regina Giovanna 38.

Il diploma di maturita' venne assegnato con il solo scrutinio di fine anno a fine maggio: l'Italia era già in guerra, ma si apprestava alla Campagna di Russia che inizierà il 10 giugno 1941.

 

Riportiamo un articolo di Polese Ranieri (Corriere della Sera 1 ottobre 2003, Pagina 37).

Ciao OdB, irrequieto maestro dei tempi moderni
Oreste del Buono è morto ieri a 80 anni. Scrittore e giornalista, ci fece scoprire il grande fumetto. È morto ieri a Roma, dopo una lunga malattia, lo scrittore e giornalista Oreste del Buono. Aveva 80 anni. La moglie Gabriella, la figlia Nicoletta e il fratello Pilade hanno annunciato che sarà sepolto all' isola d' Elba, dov' era nato. Una decina di anni fa, ricapitolando com' era solito fare il corso della sua vita (una volta si era addirittura fatto il coccodrillo anticipando giorno e ora della sua morte), disse che il più grande risultato ottenuto era quello di essersi acquistato la qualifica di «inaffidabile». Di essere sgradito a tutti, ai padroni e ai compagni, agli editori e agli ex amici. «Ce n' è voluto di lavoro per arrivare a questo» aggiungeva «più di cento dimissioni, non so se mi spiego». Certo, non era solo una battuta di spirito: fra case editrici, giornali, riviste dove era entrato e da cui più o meno precipitosamente era uscito, del Buono si era meritato il suo record. L' ultima rottura clamorosa avvenne nel 1990-91: lui, OdB, come tutti lo chiamavano, lavorava all' Einaudi come direttore dei tascabili. Fra classici e autori del catalogo gli venne l' idea di inserire la raccolta di battute curata da Gino e Michele con il titolo Anche le formiche nel loro piccolo s' incazzano. Per quelli dello Struzzo fu uno scandalo, e tentarono ogni mezzo per impedirlo (per esempio cambiando la parolaccia del titolo, anche se era una citazione da Beppe Viola); OdB tenne duro, il libro fu uno dei massimi bestseller, ma i rapporti fra lui e l' Einaudi si chiusero drammaticamente. L' unico legame che invece ha resistito è stato con La Stampa, dove da circa 15 anni ha tenuto la rubrica delle lettere, mentre sull' inserto Tuttolibri ha continuato a raccontare vite e opere di italiani non banali (la prima serie è stata poi raccolta nel volume Amici, amici degli amici, maestri..., 1994). Toscano dell' Elba (era nato il 18 marzo 1923), ma residente a Milano fino dalla metà degli anni Trenta, del Buono aveva cominciato il suo curriculum con grandi ambizioni. Sul biglietto da visita che si era fatto fare alla vigilia del suo arruolamento in marina (24 luglio 1943: lui per primo ironizzava sul tempismo della sua decisione) aveva scritto «Critico letterario». La prigionia in Germania, l' incontro con Elio Vittorini nella Milano del dopoguerra, la scoperta dei generi cosiddetti popolari e di consumo (il giallo, i fumetti, il comico), la passione militante per il calcio, anzi per il Milan: tutto questo servì a ridimensionare l' enfasi con cui aveva immaginato il suo futuro mestiere. A intervalli continuava a scrivere romanzi, che solo adesso cominciano a godere di una vera attenzione. Troppo tardi. Dove invece la creatività e l' influenza di OdB esplode e dilaga è nell' attività di operatore culturale (lui ci perdoni quest' espressione, che sommamente lo inorridiva), cioè dello scopritore che introduce nell' Italia provincial-democristiana i fumetti americani, i grandi autori di gialli come Hammett e Chandler (per qualche anno dirige i Gialli Mondadori), certa fantascienza, l' amore per la pubblicità e per la tv. E del cinema, con la rubrica sull' Europeo che ha fatto scuola. Nel ' 65 comincia a collaborare con Linus, la rivista di fumetti appena fondata da Giovanni Gandini, che portava fra noi i ragazzini di Schulz, le avventure di Dick Tracy e le storie di Pogo. Il fatto che tutto questo venisse ritenuto poco serio, futile, a del Buono faceva solo piacere: in tempi non sospetti, era per lui un titolo d' onore. OdB grande esperto di cose poco serie, OdB inguaribile buffo, OdB sempre inaffidabile: dietro queste immagini un po' fumettistiche era difficile veramente intuire la sua importanza. Era, per esempio, un eccelso traduttore (i francesi erano i suoi autori preferiti: da Gide alla Yourcenar fino a I samurai di Julia Kristeva) ma non faceva nulla per ricordarlo. Geniale scopritore di casi letterari, anche in editoria si copriva sempre dietro un understatement un po' comico. Politicamente, poi, si dichiarava anarchico totale animalista e vegetariano, non avendo più la pazienza di stare a discutere su cosa vuol dire la sinistra. Negli ultimi anni amava definirsi un incrocio tra fascismo e comunismo, ideologie che avevano pesato tanto sulla sua vita: lo zio materno Teseo Tesei era morto su un motosilurante durante l' attacco italiano a Malta, e lui si era arruolato un po' per debito familiare; all' indomani della Liberazione, tornato a Milano dalla prigionia, si trovò a piazzale Loreto davanti ai corpi di Mussolini e della Petacci per vedere un suo amico «che si era fatto fare dal sarto la divisa da partigiano». Ma intanto dette scandalo in famiglia con la decisione di votare Pci. Alla domanda di quale fosse il film della sua vita, rispondeva: un montaggio dei film di Chaplin. «La mia vita si è svolta come in un film di Charlot, un po' tragica un po' ridicola». Ricordando la bandiera rossa di Tempi moderni diceva: «Senz' altro è quella l' immagine che più mi rassomiglia: quella del comunista per caso che si trova collocato tra i nemici di classe per un' ironia del destino». Negli anni Novanta aveva annunciato a tutti l' intenzione di lasciare Milano per l' Elba: lì c' era ancora la casa dei nonni, il grande letto scolpito da Adolfo Coppedè dov' era nato, e la tomba di famiglia, un monumento neogotico sempre di Coppedè. Il tentativo durò poco, in fondo lui era una talpa di città (questo era il titolo della sua bellissima rubrica per il Corriere) e così decise di tornare a Milano. Qui aveva ricominciato a fare lavoro editoriale, per la Baldini & Castoldi del nipote Alessandro Dalai. Poi, non volendo che morisse, si accollò pure la direzione di Linus. Insonne da sempre, passava le notti scrutando strane cose sui canali tv, sentendosi minacciato da tutti gli strumenti che la tecnologia gli metteva a disposizione. Alla fine, circa due anni fa, se ne era andato a Roma. Ora, chissà cosa sarà rimasto nella casa di via Maggiolini, a Milano. Dietro le tapparelle sempre abbassate, c' erano stanze che non venivano più aperte: «non c' è niente» diceva «solo cataste di libri giornali riviste che a volte, di notte, franano». I muri erano spogli. C' era un quadro solo, in camera da letto: un ritratto di Gide dipinto da Balthus. Era un atto di devozione al grande intellettuale francese curioso di tutto, nemico delle famiglie borghesi («famiglie, vi odio»), scandaloso per i benpensanti di ogni tipo e parrocchia. Anche a OdB era capitato sempre di risultare sgradito ai custodi del buon senso e della morale codificata, solo che Gide, in Francia, era diventato l' intellettuale più potente, del Buono in Italia no. Forse, fosse vissuto a Parigi, la sua importanza sarebbe stata riconosciuta. Per questo gli piacevano tanto i francesi Bataille, Sartre, Beauvoir. Ma poi tornava subito a fare i conti con il nostro Paese, piccolo e ridicolo, in cui uno come Oreste del Buono aveva potuto sopravvivere solo facendo la parte dell' inaffidabile."

Polese Ranieri (Corriere della Sera 1 ottobre 2003, Pagina 37)

Sitografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/oreste-del-buono/
http://it.wikipedia.org/wiki/Oreste_del_Buono
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=813&biografia=Oreste+Del+Buono
http://it.wikiquote.org/wiki/Oreste_del_Buono

Oreste Del Buono intervista Dostoevskij: http://www.isbnedizioni.it/articolo/57

Importante addenda del dottor Sergio Seghetti
Servizio Automazione - Settore  Biblioteche
Referente Informatico Biblioteche
tel. 02 884 63389 - cell.: 335 1021482
e-mail: sergio.seghetti@comune.milano.it

Il dottor Seghetti ci rende partecipi dei seguenti link:

- una "bibliografia illustrata" delle opere di OdB, a cura della Biblioteca Comunale di Milano (si tratta di una versione "beta" ma credo abbastanza completa; ovviamente non comprende  le centinaia di prefazioni, introduzioni, traduzioni, etc. firmate da OdB nel corso della sua lunga carriera editoriale)

http://avsormani.comune.milano.it/covers/index.html

- le due opere di OdB pubblicate nella sezione digitale dalla Biblioteca Comunale di Milano in versione ebook liberamente scaricabile:


Poco da ridere (1976)
http://www.digitami.it/notizia.do;jsessionid=080EB6519CCA3F09F903185A789087C8?notiziaId=DIG0000020

La vita sola (1989)
http://www.digitami.it/notizia.do;jsessionid=080EB6519CCA3F09F903185A789087C8?notiziaId=DIG0000019

- video youtube del servizio sull'intitolazione e sulla mostra "Linus" trasmesso dal TG Lombardia di sabato 11 aprile 2015 (2 minuti  e 24 secondi)

https://youtu.be/fvNg0MXRyOg

- video youtube  della cerimonia di intitolazione (13 minuti)

http://youtu.be/ZKVYvyFHapg  

-  galleria fotografica flickr
con le foto della cerimonia scattate da Andrea Scuratti  (fotografo dell'ufficio cerimoniale del Comune)
https://www.flickr.com/photos/comune_milano/sets/72157651436552757/

- un ottimo articolo uscito su La stampa online
http://www.lastampa.it/2015/04/10/cultura/odb-linus-qui-cominci-lavventura-aEZaorsbtZ1C0t2ld2kLON/pagina.html