ARAFAT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yasser Arafat (Gerusalemme, 1929), uomo politico e leader militare palestinese, presidente dell’Organizzazione della Liberazione della Palestina (OLP), e dal 1996 capo del governo dei Territori autonomi palesti-nesi.

Lasciò Gerusalem-me dopo la costi-tuzione dello stato di Israele (1948) e si trasferì al Cairo, dove si laureò in ingegneria; negli stessi anni militò nei gruppi armati dei fedayn. Nel 1956 si arruolò nell'esercito egiziano per partecipare alla campagna di Suez; l'anno dopo fu tra i fondatori del gruppo combattente al-Fatah, una parte del quale nel 1959 andò a costituire l'OLP. Negli anni seguenti guidò gruppi di guerriglieri fedayn in ripetuti attacchi contro il territorio israeliano. Nel 1964 riuscì a far aderire all'OLP i vari gruppi di combattenti e nel 1968 divenne presidente dell'organizzazione.

Dopo il riconoscimento dell'OLP da parte della Lega araba come unico organismo rappresentativo degli arabi palestinesi (1974), Arafat si impegnò per ottenere anche il riconoscimento internazionale; quello stesso anno riuscì a par-lare alla seduta dell'assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, dimostran-do al mondo di aver abbando-nato da tempo l'arma del ter-rorismo. Nel 1988 proclamò lo stato indipendente di Palestina, rico-nobbe Israele e accettò le condizioni che gli Stati Uniti imposero all'OLP per poter avviare una trattativa di pace.

Il sostegno che egli diede all'Iraq durante la guerra del Golfo diminuì il prestigio di cui godeva in campo internazionale; nel volgere di pochi anni, la situazione cambiò in modo radicale: dopo accordi segreti, Arafat e il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin si incontrarono a Washington, il 13 settembre 1993, per firmare un trattato di pace tra Israele e l'OLP. Le due parti si riconoscevano reciprocamente in modo ufficiale e si sanciva l'autogoverno palestinese. Le forze militari israeliane si ritirarono da questi territori nel maggio 1994, e Arafat fu acclamato come un salvatore della patria quando, in luglio, vi ritornò in qualità di presidente dell'Autorità nazionale palestinese.

Il clima di tensione tuttavia non diminuì, poiché i radicali di Hamas e di altre fazioni combattenti continuarono a compiere attacchi terroristici ai danni di Israele. Nel 1994, Arafat, Yitzhak Rabin e Shimon Peres ricevettero congiuntamente il premio Nobel, per "la pace e la cooperazione". Arafat si recò in Israele per la prima volta nel novembre 1995, per portare le sue condoglianze alla vedova di Yitzhak Rabin. Nel gennaio 1996 fu eletto capo dell'esecutivo del Consiglio nazionale palestinese, ottenendo più dell'88% dei voti dei palestinesi residenti nei Territori autonomi.

Nonostante la tensione in Israele e nei territori palestinesi rimanesse altissima, le trattative per risolvere le molteplici e importanti questioni in sospeso continuarono anche quando al potere in Israele si insediò la destra, con Benjamin Netanyahu. Sotto il patrocinio del presidente Clinton nel Maryland (Stati Uniti) il 23 ottobre 1998 fu raggiunto tra Arafat e Netanyahu un accordo di pace.

Da allora gli accordi sono stati solo in parte applicati e le trattative tra palesti-nesi e israeliani si so-no arenate sui punti più controversi, tra cui la sovranità su Gerusalemme Est e il diritto al rientro dei profughi palestinesi. I magri risultati ottenuti con le trattative, il malcontento suscitato dalla corruzione diffusa nell’amministrazione palestinese e la grave crisi economica hanno provocato verso la fine del 2000 una nuova intifada e la comparsa di una giovane leva all’interno dell’OLP, che mette in discussione l’autorità di Arafat.

Alla fine di ottobre 2004 Arafat viene stato trasferito urgentemente a Parigi, in terapia intensiva, per curare il male che lo ha colpito. Nei giorni che hanno seguito il suo ricovero sono continuamente susseguite voci e smentite di una sua probabile leucemia, di sue varie perdite di conoscenza e su un coma irreversibile.

La sua morte è stata annunciata dalla tv israeliana nel pomeriggio del 4 novembre, ma subito il portavoce dell'ospedale dove Arafat era ricoverato smentiva. In serata è stata ufficializzata dai medici la sua morte cerebrale.

Dopo un frenetico susseguirsi di voci sulle sue condizioni nei giorni successivi, Yasser Arafat è morto alle 3:30 del giorno 11 novembre.