|
Galla Placidia, figlia di Teodosio II e moglie dapprima di
Ataulfo e poi di Costanzo III, dopo la morte del fratello, limperatore
Onorio(423d.C.), prese le redini dellimpero in nome del figlio Valentiniano III e
pertanto si trasferi` a Ravenna. Qui eresse edifici di culto tra cui la Chiesa di S.
Croce, affiancata da due piccole costruzioni cruciformi come la Chiesa. Oggi sussiste
isolata quella di destra che passa sotto il nome di Mausoleo di Galla Placidia, nonostante
ancora non si sappia se ella effettivamente vi sia stata sepolta. Il Mausoleo e` oggi
interrato per circa 1,5 metri a causa del costante abbassamento del suolo di Ravenna e
percio` non ci appare nelle sue reali proporzioni. Ledificio allesterno ci
appare molto modesto: una costruzione in mattoni ritmicamente scandita su ogni lato (ad
eccezione della facciata) da archetti ciechi. Allincrocio dei bracci della croce si
erge una torretta quadrata che cela allinterno una cupola. La decorazione interna e`
molto ricca e sontuosa:il registro inferiore é costituito inferiormente da una
zoccolatura in marmo giallo (quasi tutta rifatta tra il 1800 e il 1900) e sormontata da un
rivestimento musivo magnificamente conservato. La gamma cromatica ha per fondo un blu
indaco intenso su cui si stagliano toni grigiobiancastri, aurei, azzurrini con accenti
rossi, verdi e gialli. Nella cupola al di sopra dei quattro simboli alati degli
evangelisti e` raffigurato un cielo notturno composto da 570 stelle e, come con al centro
una croce latina doro simbolo della redenzione, che occupa il centro della cupola. A
sostegno della cupola quattro lunettoni ospitano le otto figure di apostoli disposte a
coppie. Le lunette che si incurvano in fondo ai corti bracci delledificio presentano
unuguale composizione: 2 cervi che avanzano verso un laghetto dacqua
ondeggiante. Questa e` una scena chiaramente simbolica che ci richiama alla mente un passo
di un salmo: "Come il cervo desidera la fonte delle acque, cosi`, o mio Dio,
lanima mia desidera te". Sulle volte color indaco dellasse
delledificio capeggiano corolle di fiori bianchi e rossi e piccoli globi doro.
Sulla lunetta di fronte allingresso, S.Lorenzo, con il libro dei salmi e la croce
processionale, e` raffigurato mentre si avvicina ad una graticola lambita da fiamme che
costitui` lo strumento su cui si crede che abbia sofferto il martirio. Accanto un
armadietto aperto contiene i quattro vangeli. Sulla lunetta che sormonta la porta
dingresso vi e` raffigurato Cristo nellimmagine del Buon Pastore tra le sue
pecore che si volgono verso di lui in mezzo a un paesaggio animato da alberi, erbe e
cespugli ed immerso nel chiarore mattutino. Allinterno del Mausoleo sono conservati
tre sarcofagi marmorei. Quello centrale di dimensioni imponenti, si ritiene fosse
destinato a Galla Placidia. Non utilizzato quello nel braccio sinistro e` ritenuto essere
di Costanzo III. Il terzo e ultimo sarcofago e` detto di Valentiniano III.
mattoni da nonzo romano
(idea di socialità )
linee di forza
perpendicolari (da spigoli)
|