ortodossi.gif (10060 byte)

Sorto in funzione dell'attigua cattedrale, questo battistero fu eretto dal vescovo Orso nel primo quarto del quinto secolo.

E' di forma ottagonale: l'origine di questa, va ricercata nella religione cristiana: infatti Dio, dopo la Creazione, nell'ottavo giorno si riposò; il suo livello primitivo si trova a tre metri sotto il piano stradale.Questo problema è dato dal tereno alluvionale, infatti Ravenna giaceva su una palude; quindi gli edifici furono quasi tutti costruiti con materiali leggeri, ma nonostante ciò le costruzioni hanno tuttora la tendenza a sprofondare. In origine, su ciascuno dei quattro lati piani - che si alternano ad altri quattro absidati - si aprivano inferiormente quattro porte, delle quali oggi sono visibili solo gli archi che le sormontano.

Dopo la metà del quinto secolo, il vescovo Neone coprì l'edificio con una cupola e lo adornò con magnifici mosaici che noi tuttora possiamo ammirare. Mentre l'esterno del battistero è realizzato, nella parte più alta, dal profilarsi di lesene che si risolvono in archetti pensili, l'interno, invece, è tutto un bel calcolato succedersi, dal basso in alto, di specchianti policrome, tarsie marmoree, di stucchi e di mosaici.

La cupola, stutturata con una serie di anelli di tubi fittili per rendere meno pesante la copertura, presenta un rivestimento musivo che può articolarsi in tre zone, ossia nel disco mediano ed i due fascie ad esso concentriche.

Nel medaglione, che spicca al sommo, è raffiguratala scena del battesima di Cristo. Egli sta in piedi , immerso nelle acque del Giordano, mentre San Giovanni Battista procede al rito e mentre la personificazione del fiume emerge dalle acque, pronta a porgere al Redentore un drappo verde con cui ascigarsi.

La prima grande fascia che circonda il medaglione presenta, su un fondo blu indaco, separate da esili candeliere floreali resa con tessere aure, dodici figure di apostoli, i quali, divisi in due schiere capeggiate rispettivamente da San Pietro e da San Paolo, avanzano lentamente, tenendo sulle mani velate dal pallio una simbolica corona gemmata. Ogni apostolo è identificabile per mezzo del nome scritto ai lati della testa.

La fascia più esterna concentrica a questa, contiene otto volte di abside:in queste, alternativamente, sono raffigurati un trono ed un altare, che alludono alla sovranità e alla divinità di Cristo. I troni sono affiancati da due viridari, simbolo del giordino celeste, recinti da una transenna; gli alberi sono invece affiancati da due saggi vuoti, alludenti a quelli preparati da Cristo per gli eletti.

Segue, più in basso, all'altezza delle finestre, una decorazione in stucco con motivi decorativi e figure di profeti entro edicole, la quale, al pari dei mosaici, è da assegnare all'epoca del vescovo Neone (451-475).

Ancora più sotto, concentrica al giro delle arcate delineatesi su ciascun lato dell'ottagono, si svolge una decorazione musiva con girali d' acanto verdi lumeggianti d'oro su sfondo blu scuro.

Osservando la decorazione della cupola nel suo insieme si nota come lo schema generale della composizione sia paragonabile ad una gran ruota raggiata, vorticante attorno ad un nucleo centrale fisso, ravvisabile in questo casonel medaglione mediano. Per effetto appunto della forza centrifugadi questa spinta ruotante,la decorazione suggerisce l'idea del continuo e dell'infinito.

 

 

 

 

Image5.jpg (4589 byte)
Battistero degli Ortodossi
veduta esterna
Image7.jpg (19723 byte)
Battistero degli Ortodossi
veduta interna

Image6.jpg (10886 byte)
Battistero degli Ortodossi
mosaico della cupola

 

prev.gif (7235 byte) next.gif (6890 byte) home.gif (6590 byte)