Il  Museo Oceanografico di Monaco fu ufficialmente inaugurato il 29 marzo 1910 dal Principe Alberto I (1848-1922), le cui molteplici campagne oceanografiche gli consentirono di raccogliere nei decenni dati, informazioni e collezioni che espose nel museo e che sono ancora oggi fondamentali  per la ricerca scientifica. Il palazzo che ospita il Museo è un vero capolavoro di architettura monumentale: costruito sulla Rocca di Monaco, la maestosa facciata del palazzo domina a picco il mare da 85 metri; per la sua costruzione occorsero ben 11 anni di lavoro e 100.000 tonnellate di pietra bianca di La Turbie. Gli arredi interni non sono da meno: i lampadari a forma di polipo, i mosaici che ricordano l'ambiente marino, i fregi a tema delle porte e delle scalinate, i grandi quadri naturalistici, per la maggior parte opera di Louis Tinayere (1871-1942), il pittore ufficiale del Principe che seguiva con la sua arte Alberto I in tutte le spedizioni. Nel 1957 il comandante Jacques-Yves Cousteau è stato nominato direttore del Museo Oceanografico.


Museo Oceanografico di Monaco

CURIOSITÁ



Scheletro della balena

 Simbolo del Museo Oceanografico di Monaco è l'imponente scheletro della balena uccisa il 6 settembre 1896, da A. Ghirardi nel tratto di costa tra Pietra Ligure e Borgio Verezzi, acque che dal 1999 fanno parte dell'area marina protetta del Santuario Internazionale dei Cetacei. Appresa la notizia dell'uccisione della balena, Bosio – il sindaco di allora – avvisò immediatamente Corrado Parona, direttore del Museo di Storia Naturale di Genova; tuttavia Pontremoli, medico di Alberto I, riconobbe in tre costole rotte cicatrizzate i segni di un precedente tentativo di cattura del cetaceo compiuto dal Principe Alberto I il 26 maggio dello stesso anno. Il Principe, quindi, in base alle consuetudini del tempo, ne pretese lo scheletro per esporlo nel suo Museo. Esso rappresenta il primo reperto di grandi dimensioni esposto fin dall'inaugurazione: un notevole esemplare maschio di 20 metri dal peso di 2,8 tonnellate.

 Il famoso “Acquarium” offre al visitatore dei sotterranei del palazzo-museo, l'affascinante spettacolo di una flora e fauna esuberanti nella loro molteplice ricchezza e ben rappresentative dell'inesauribile biodiversità dell'ecosistema marino. Le specie più rare dei pesci dai mille colori, provenienti da tutte le acque del globo, si trovano in 90 vasche direttamente alimentate da acqua di mare; non lasciano certamente indifferenti le straordinarie le vasche dei coralli: l'acquario di Monaco è stato il primo al mondo a riprodurli in ambiente protetto. Dal 1989 una porzione di barriera corallina è stata prelevata dal Mar Rosso è sono state riprodotte in un vasca di 40.000 litri le stesse caratteristiche originarie e naturali di temperatura e luce. I coralli sono molto sensibili alle variazioni dei parametri ambientali, per questo è indispensabile un procedimento particolare per tenere sotto controllo tutti i valori, soprattutto quelli dei nitrati. Attualmente la collezione è composta da oltre 70 specie di coralli.

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