Plutone è sempre stato considerato l'ultimo dei nove pianeti del Sistema Solare. Dall'assemblea svoltasi nel 2006 a Praga dell'UAI (Unione Astronomica Internazionale), si è stabilito che, date le sue piccole dimensioni, Plutone venga classificato come pianeta nano proveniente dalla fascia di Kuiper, e non come vero e proprio pianeta.


Caronte (in alto a destra) è l'unico satellite di Plutone (in basso a
sinistra). Immagine scattata dallo Hubble Space Telescope nel
1994.
Tradizionalmente, però, viene ancora considerato uno dei nove pianeti del Sistema Solare, pertanto abbiamo deciso di trattarlo in questa sezione.

Poichè scoperto recentemente le conoscenze circa Plutone sono ancora molto limitate, ma soprattutto negli ultimi anni il suo studio si sta intensificando e si progettano sonde capaci di raccogliere immagini e dati fondamentali per una maggiore e più dettagliata conoscenza di questo piccolo pianeta.

 

STUDI E SONDE

La scoperta di Plutone è stata possibile grazie ad un semplice errore di calcolo.Gli astronomi avevano calcolato le posizioni di Urano e Nettuno, ma queste non corrispondevano a quelle in seguito osservate. Si ipotizzò che le discordanze fossero dovute all'influenza gravitazionale di un pianeta non ancora scoperto. Percival Lowell, astronomo già noto per i suoi approfonditi studi su Marte e per la fondazione dell'Osservatorio di Flagstaff, in Arizona, nel 1894, dedicò quattordini anni della sua vita alla ricerca di questo ipotetico pianeta senza ottenere risultati rilevanti. Solo quattordici anni dopo la sua morte, uno studioso dell'Osservatorio di Flagstaff, Clyde William Tombaugh, scoprì Plutone. Il pianeta venne chiamato così non solo in onore del dio dell'Ade, ma anche, e soprattutto, per celebrare il suo più interessato studioso con le sue iniziale (Percival Lowell). Più tardi si comprese che la massa di Plutone fosse troppo piccola per poter generare gli squilibri precedentemente dichiarati e che, quindi, i calcoli considerati fossero errati.

Nessuna sonda ha mai raggiunto Plutone. Nei primi anni del 2000 si iniziò a progettare la Pluto Kuiper Mission, una sonda che avrebbe dovuto studiare la struttura e l'atmosfera di Plutone, il suo satellite Caronte e la fascia di Kuiper. Sarebbe stata sganciata nel dicembre 2004 e una volta raggiunto Giove nel giugno 2006, avrebbe ricevuto dal Gigante una spinta gravitazionale che le avrebbe permesso di raggiungere Plutone nel 2012. La missione è stata annullata per ragioni di bilancio ed è stata sostituita dalla New Horizons, missione attualmente in corso. Infatti la sonda è stata lanciata il 19 gennaio 2006, ha gli stessi obiettivi della Pluto Kuiper Mission e l'incontro con Plutone si prevede nel luglio 2015, dopo aver viaggiato per dieci anni e tre miliardi di miglia. Il costo totale della missione è previsto per $ 550 milioni.

 

STRUTTURA E CARATTERISTICHE

Non avendo ancora mai visitato tramite una sonda Plutone, della sua struttura si sa relativamente poco, ma grazie alle immagine scattate dallo Hubble Space Telescope gli astronomi hanno potuto costruire una mappatura dellla superficie del pianeta. Questo sarebbe composto da metano, azoto e ossido di carbonio ghiacciati. Sono state rilevate zone più scure a altre più luminose. Nelle ultime c'è una maggiore concentrazione di metano e azoto. Inoltre sono presenti regioni aventi una temperatura maggiore dovuta ad una maggiore quantità di metano.


Il percorso della sonda New Horizons è seguito quotidianamente e si possono osservare i suoi progressivi sviluppi ogni giorno sul sito della NASA: http://www.nasa.gov/home/index.html

L'atmosfera di Plutone è alquanto sottile ed è composta anch'essa da azoto principalmente, ma anche da metano e ossido di carbonio; infatti quando il pianeta nano è più vicino al Sole il materiale che costituisce la sua superficie evapora e diventa atmosfera. Al contrario, quando Plutone si trova ad una distanza maggiore dal Sole l'atmosfera può ghiacciarsi.

La temperatura del pianeta si aggira tra i -228° e i -238°. Queste temperature estremamente basse sono appunto dovute alla sua lontananza dal Sole. Il punto di maggior distanza dal Sole, chiamato afelio, raggiunge i 7.900 milioni di km, viceversa il perielio i 4.500 milioni di km. 

L'orbita di Plutone è particolarmente inclinata sull'eclittica ed è talmente ellittica che in alcuni periodi il pianeta si trova più vicino al Sole rispetto a quanto non lo sia Nettuno. Il periodo di rivoluzione, cioè il tempo impiegato da Plutone nel percorrere l'intera orbita, è di 248 giorni circa.

 

 

 

 

 

 

 

 

PLUTONE E CARONTE

L'unico satellite di Plutone è Caronte, e la distanza media fra i due corpi copre 19.640 km. É stato scoperto nel 1978 dallo studioso James Christy. La sua struttura è composta da acqua ghiacciata e non da metano come nel caso del pianeta. Inoltre non possiede un'atmosfera.

Plutone e Caronte sono due corpi particolari; infatti rispetto a tutti gli altri corpi del Sistema Solare possiedono speciali caratteristiche che potrebbero essere alla base del grande mistero dell'origine del Sistema Solare. Questi particolari ed unici parametri sono: l'elevata inclinazione della loro orbita sul piano dell'eclittica; le loro modeste dimensioni, Plutone ha un diametro di 2390 km e Caronte di 1190 km; l'accoppiamento spin-orbita, ovvero il fenomeno in cui il periodo di rivoluzione di Caronte attorno a Plutone (6 giorni circa) equivale al periodo di rotazione di Plutone, e quindi Caronte si mantiene sempre sopra lo stesso punto della superficie del pianeta. Tramite queste proprietà esclusive gli astronomi hanno ipotizzato che Plutone e Caronte si siano sviluppati all'interno della fascia di Edgeworth-Kuiper, una zona ai confini del Sistema solare in sui è presente una grande quantità di asteroidi e corpi celesti di dimensioni ridotte.