I popoli principali di questa regione sono i Bemba, i Tonga e i Chewa.

Medium animated flag of Namibia

Namibia

La Namibia,ex Africa del sud-ovest,con capitale Windhoek, è stata amministrata dal Sudafrica come fosse la sua quinta provincia fino al 1990. Inizialmente colonizzata dai tedeschi , nel 1920 la Namibia venne affidata dall'allora Società delle Nazioni,il futuro Onu, al Sudafrica perché la avviasse all'autogoverno fino a portarla all'indipendenza;il Sudafrica non ha mai inteso seguire la volontà dell'ONU per via delle ricchezze minerarie del territorio: i preziosi giacimenti di diamanti, concertati nell'area di Luderitz, le miniere di uranio nella regioni di Swakopmund, il rame,lo zinco e il piombo delle miniere di Tsumeb, il quarzo ed i minerali custoditi nel sottosuolo. Il paese è stato unificato completamente nel 1994, quando il Sudafrica ha restituito le ultime regioni annesse, fra le quali il porto di Walvisbaai. La Namibia è costituita da una fascia costiera desertica e spopolata affacciata sull'Atlantico e da un altopiano centrale che si eleva sino a 1000 metri; tra i due deserti, il
Suricati fotografati mentre giocano nel deserto del Kalahari.
Namib sulla costa atlantica e il Kalahari sul confine orientale con Botswana e Sudafrica, si estende l'altopiano dei Damara che prende il nome dai Damara,una delle popolazioni più antiche insieme agli Herero,ai Nama, e agli Ovambo. Sull'altopiano assieme all'agricoltura viene praticato l'allevamento,degli ovini karakul, dove è stato costruito durante l'occupazione tedesca la capitale. Il clima è arido,dominato dalle nebbie lungo la costa; è,inoltre, la terza nazione più ricca dell'Africa meridionale.

 
BotswanaMedium animated flag of Botswana
La sua capitale è Gaborone, è in gran parte desertica e spopolata,il suo territorio occupa un vasto altopiano cinto ad est da colline e dominato al centro ed a sud-ovest dal deserto del Kalahari; ha un clima secco con piogge tra aprile e ottobre;ex protettorato inglese del Bechuanaland è divenuta indipendente nel 1966. Sebbene,come tutti i paesi dell'area,possa contare su risorse minerarie,come ferro,rame,manganese,carbone e diamanti, e su una agricoltura, che produce cereali e cotone,deve la sua fama e la sua recente prosperità all'industria turistica; vi sono in questo stato alcuni fra i parchi più belli ed incontaminati di tutta l'Africa:il parco nazionale Gemsbok,quello del Kalahari, e il Chobe al confine settentrionale con la Zambia.Il Botswana,insieme al Malawi,allo Zambia ed allo Zimbabwe non ha sbocchi sul mare e soffre di un relativo isolamento che ne danneggia l'economia.

ZimbabweMedium animated flag of Zimbabwe
Ex Rhodesia del Sud,lo Zimbabwe,con capitale Harare, indipendente dal 1980, è il secondo paese dell'Africa australe ad aver visto l'insediamento stabile di coloni inglesi nel suo fertilissimo altopiano centrale. Dal 1965,da quando i bianchi rhodesiani proclamarono la propria indipendenza dalla Gran Bretagna,la sua storia è stata simile a quella del Sudafrica,col potere politico accentrato nelle mani dei discendenti degli europei e la maggioranza nera esclusa dalle leve del potere. Una situazione che ha prodotto una fase di lotta armata per la liberazione e l'indipendenza,patrocinata dalla Gran Bretagna.Il paese,mediamente popolato si presenta geograficamente come un enorme tavolato attraversato da una dorsale che parte a nord-est dai monti Inyanga e che divide le acque affluenti a settentrione verso lo Zambesi e a sud verso il Limpopo e il Save. Il clima è tropicale, rinfrescato dall'altitudine. Nel settore agricolo,il caffè,il tabacco ed il mais sono i principali prodotti coltivati,cui si affiancano l'allevamento e le risorse forestali .L'industria può contare su ricchezze minerarie come oro, diamanti, rame, amianto e carbone. I problemi economici più grandi che lo Zimbabwe ha dovuto affrontare dopo l'indipendenza sono legati all'instabilità politica dell'intera regione australe,sebbene sia un paese potenzialmente ricco per le risorse nel sottosuolo lo Zimbabwe è da anni sconvolto da tensioni e conflitti interni dovuti alla presenza di un regime dittatoriale,che hanno gravemente compromesso la sua economia. Negli ultimi anni il PNL è calato del 35%,la disoccupazione è dell'80% e l'inflazione è pari al 1016,7%. Così,non avendo il paese sbocchi sul mare, esso dipendeva e dipende dalla rete infrastrutturale che lo collega ai porti mozambicani ed angolani, bersagli per molti anni degli attacchi della guerriglia. A partire dal 2000 si è sviluppato un vasto movimento per l'occupazione delle terre dei bianchi,evitata negli anni precedenti poiché avrebbe portato ad una grave crisi economica. Il governo ha in parte appoggiato il movimento, osteggiato invece dall'opposizione. E' stata votata una legge che prevede la possibilità di espropri senza indennizzo. Tutto ciò ha prodotto un aggravarsi delle tensioni politiche, con restrizioni di libertà ed uccisioni di oppositori, e della situazione economica,con chiusure di fabbriche e forte crescita della disoccupazione. Nel dicembre 2003, lo Zimbabwe ha deciso di uscire dal Commonwealth, dopo esserne stato sospeso a causa di brogli verificatasi durante le elezioni presidenziali del 2002.

Malawi Medium animated flag of Malawi

Il Malawi è una repubblica senza sbocchi sul mare la cui capitale è Lilongwe; esso si estende tra Tanzania, Zambia e Mozambico, lungo il lago omonimo, il più meridionale dei grandi laghi della Rift Valley. Ex Nyassaland britannico, il paese ha raggiunto l'indipendenza nel 1964 ed è tra i più popolati dell'Africa australe. La sua economia è basata principalmente sull'agricoltura,che coltiva mais, tabacco, caucciù, cotone, canna da zucchero e caffè;la pesca, di fiume e di lago, è fondamentale per l'alimentazione della popolazione loca; il sottosuolo,inoltre, offra alcune risorse di carbone e bauxita; i suoi prodotti vengono commercializzati quasi esclusivamente in Sudafrica, nei confronti del quale il Malawi è sempre stato un paese "amico". Il Malawi occupa un lembo dell'altopiano sudafricano che ad est digrada verso il lago Malawi, esteso per un quinto dell'intera regione.

Mozambico Medium animated flag of Mozambique

E'un paese costiero, ex colonia portoghese dell'Africa australe, il Mozambico, che si estende sull'Oceano Indiano su una costa lunga circa 2500km, orlata di isole e banchi corallini. Nell'interno si alzano altipiani non particolarmente elevati, sormontati da cime isolate. Il paese, sebbene spesso soffra di siccità, è ricco di acque: fiumi che scendono dall'interno, i cui principali sono lo Zambesi,sul cui corso è stata costruita la diga di Cabora Bassa, e il Limpopo; a nord vi è inoltre una parte del lago Malawi. Dispone di vaste pianura alluvionali ma la superficie agricola non è molto estesa e viene utilizzata per la produzione di cotone, canna da zucchero, arachidi, cereali e palma da cocco. Vi sono ampie zone boschive, ricche di alberi pregiati e dove cresce l'anacardio,una delle principali risorse del paese.

Due elefanti fotografati nel deserto del Namib.
E' predominante la savana, solo parzialmente utilizzabile per l'allevamento a causa della mosca tse-tse.Il clima è tropicale. L'attività economica più redditizia è tradizionalmente quella portuale: il Mozambico funge da zona di transito merci per i paesi dell'entroterra cui lo collegano numerose ferrovie. L'intera vita del paese è stata sconvolta dalla lunga guerra con la RENAMO(resistenza nazionale del Mozambico), movimento armato di opposizione sostenuto dal Sudafrica. Il paese è uno fra i più poveri del mondo e la propria popolazione spesso deve abbandonare le proprie abitazioni per rifugiarsi in grandi città, come la capitale Maputo. Dopo l'indipendenza, il governo socialista mozambicano, si era unito sotto la guida di Samora Machel, che in un incidente aereo morì nel 1986, per riorganizzare l'economia e modernizzare la società. Il Sudafrica mirava a destabilizzare il governo di Maputo, organizzava attacchi ed attentati, e armava la RENAMO, che spesso attaccava villaggi e faceva massacri, tagliava le vie di comunicazione e sabotava gli impianti produttivi. Si stimano in un milione i mozambicani che hanno dovuto rifugiarsi nei paesi vicini, ed in 2 i contadini che vivono ai limiti della sopravvivenza. Grazie alla fine della presenza socialista ed al generale ristabilizzarsi dell'Africa australe, la situazione, negli ultimi anni, è migliorata. Fra il 1991 e il 1992 la RENAMO ha firmato, grazie all'intervento del governo italiano e della Comunità di Sant'Egidio, accordi per cessare il fuoco e per giungere ad una riappacificazione. Le prime elezioni pluraliste si sono svolte nell'ottobre del 1994; l'ONU,inoltre, per vigilare sul rispetto degli accordi di pace ha inviato un contingente di "caschi blu".Fra il 2000 e l'anno seguente vi sono stati scontri assai violenti e in quel periodo, dal 1999 al 2002, vi sono state inondazione e siccità e nel 2003 un violento ciclone che ha spazzato via i raccolti ed aggravato la carestia. Vi sono importanti relazioni commerciali con la Cina, che si è impegnata a costruire le infrastrutture di cui il paese ha estremo bisogno.

Lesotho e Swaziland Medium animated flag of Lesotho Medium animated flag of Swaziland

Sono due paesi nel Sudafrica ,le cui capitali sono Maseru e Mbabame; sono entrambe monarchie costituzionali, ex protettorati inglesi, divenuti indipendenti il Lesotho nel 1966, lo Swaziland due anni dopo. Le risorse principali sono il legname, l'allevamento, i diamanti e l'amianto. I due stati dipendono dal Sudafrica per le infrastrutture, i servizi e lo sviluppo economico. Nel Lesotho si trovano le cime più elevate dei Monti dei Draghi: il Castello del Gigante e il Monte delle Sorgenti(3280m),il più alto a sud dello Zambesi. L'agricoltura del Lesotho è prevalentemente di sussistenza; grande importanza ha l'allevamento del bestiame, il principale è quello ovino; i giacimenti di diamanti furono l'unica risorsa mineraria sino al 1982, quando le miniere si esaurirono. I prodotti più importanti dell'attività estrattiva dello Swaziland sono i diamanti ed il carbone, mentre l'industria è volta alla lavorazione dei prodotti agricoli, come ananas, cotone, zucchero o riso.

 

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